michael*santhers
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- Sommo poeta
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ciao Gilberto
grazie...michael
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- Sommo poeta
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PREGHIERE
I poveri troppi petulanti
pregano a raffica per elevarsi
a ogni costo all'indigenza
e intasano le orecchie dei Santi
e gli implori a saette ritornano
alle sdentate bocche
e rotolanti a marcire
nell'anima avvelenata
allora diventano atei
e spesso bestemmiano
-I ricchi sereni a turno pregano
(non costa niente)
per non perdere gli averi
e in molti casi questi raddoppiano
allora fervidi credenti
contribuiscono al restauro di chiese
e i preti contenti a benedirli
perciò non vi stupite a vedere
a ogni religiosa funzione
seriosi in prima fila
politici e faccendieri
-A peggiorare la situazione
quando i mendicanti
sulle scale dei templi
a chiedere offerte ai fedeli
destinate a Divinità celesti
-------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
www.santhers.com
pregano a raffica per elevarsi
a ogni costo all'indigenza
e intasano le orecchie dei Santi
e gli implori a saette ritornano
alle sdentate bocche
e rotolanti a marcire
nell'anima avvelenata
allora diventano atei
e spesso bestemmiano
-I ricchi sereni a turno pregano
(non costa niente)
per non perdere gli averi
e in molti casi questi raddoppiano
allora fervidi credenti
contribuiscono al restauro di chiese
e i preti contenti a benedirli
perciò non vi stupite a vedere
a ogni religiosa funzione
seriosi in prima fila
politici e faccendieri
-A peggiorare la situazione
quando i mendicanti
sulle scale dei templi
a chiedere offerte ai fedeli
destinate a Divinità celesti
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Da:Poesie Cialtrone
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CASELLI FERROVIARI
Nel tempo d'attesa
i casellanti curavano orti e giardini
ove occhi di viaggiatori
posavano ricordi,rimpianti,addii
tra il canto di un canarino in gabbia
su un davanzale fiorito
in galera come certa gente
affacciata ai finestrini
e che poteva scendere
ma sbarre invisibili impedivano
all'anima di volare
C'era sempre un cane
più veloce del telefono
abbaiava alle vibranti rotaie
e scodinzolava allo stridio dei freni
per carpire novità alla fermata
magari un suo simile nascosto
e fatto scendere a pisciare
poi anche una carta di caramella gettata
poteva raccontare al suo fiuto storie
allietanti al padrone
Lenta la sbarra s'alzava
come mano metallica
in un saluto collettivo di madre terra
e le facce che avevano gettato
per un attimo la maschera
si pietrificavano su un'incognita
lasciata o da scoprire
mentre un fumo nero
incensava enigma ai respiri
-------------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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i casellanti curavano orti e giardini
ove occhi di viaggiatori
posavano ricordi,rimpianti,addii
tra il canto di un canarino in gabbia
su un davanzale fiorito
in galera come certa gente
affacciata ai finestrini
e che poteva scendere
ma sbarre invisibili impedivano
all'anima di volare
C'era sempre un cane
più veloce del telefono
abbaiava alle vibranti rotaie
e scodinzolava allo stridio dei freni
per carpire novità alla fermata
magari un suo simile nascosto
e fatto scendere a pisciare
poi anche una carta di caramella gettata
poteva raccontare al suo fiuto storie
allietanti al padrone
Lenta la sbarra s'alzava
come mano metallica
in un saluto collettivo di madre terra
e le facce che avevano gettato
per un attimo la maschera
si pietrificavano su un'incognita
lasciata o da scoprire
mentre un fumo nero
incensava enigma ai respiri
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Da:Destini E Presagi
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- Sommo poeta
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PICCOLO MIGRANTE
Veniva dal mare
credo dalla Svezia
stremato,affamato
planando su vento a sbuffi,
vide la terra
smanioso cercando appiglio
finì contro una vetrata
e cadde svenuto
Lo raccolsi
sciolsi dello zucchero
forzatamente l'imbeccai
e adagio in un cartone lo ricoverai
Quando si riprese
nel pugno sentii il suo cuoricino
battere a mille
allora feci trespolo la mano
s'involò e cip cip
forse a ringraziarmi
Non feci in tempo a parlargli
di quella bionda Svedese
conosciuta in spiaggia
che mi fece nuotare nei suoi occhi azzurri
e asciugare sui vellutati capelli
mentre col sorriso in un'aureola
mi rubò il cuore
Non l'ho più rivista
-chissà se per gratitudine
in nuova migrazione
quel pollice piumato
con persuasivo canto
dal cielo a convincerla
a donarmi almeno un dente
a cimelio del sogno
Da questo scritto
è passato un anno
e proprio l'altro giorno con dolore
l'ho trovato impiccato a una trappola
a forma di dentiera
a imitare nero sorriso,
sono sicuro,era lui
aveva un dente in bocca
bianco come la neve
------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
www.santhers.com
credo dalla Svezia
stremato,affamato
planando su vento a sbuffi,
vide la terra
smanioso cercando appiglio
finì contro una vetrata
e cadde svenuto
Lo raccolsi
sciolsi dello zucchero
forzatamente l'imbeccai
e adagio in un cartone lo ricoverai
Quando si riprese
nel pugno sentii il suo cuoricino
battere a mille
allora feci trespolo la mano
s'involò e cip cip
forse a ringraziarmi
Non feci in tempo a parlargli
di quella bionda Svedese
conosciuta in spiaggia
che mi fece nuotare nei suoi occhi azzurri
e asciugare sui vellutati capelli
mentre col sorriso in un'aureola
mi rubò il cuore
Non l'ho più rivista
-chissà se per gratitudine
in nuova migrazione
quel pollice piumato
con persuasivo canto
dal cielo a convincerla
a donarmi almeno un dente
a cimelio del sogno
Da questo scritto
è passato un anno
e proprio l'altro giorno con dolore
l'ho trovato impiccato a una trappola
a forma di dentiera
a imitare nero sorriso,
sono sicuro,era lui
aveva un dente in bocca
bianco come la neve
------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
SCARPE
A bocca aperta di notte
tana dei sogni
stanchi di volare
Effigi al disordine
separate brutalmente
dalla bramosia degli amanti
e al dileguo intimate al silenzio
Bussole di mille idee
puntate all'ignoto
calamitate dall'anima
Soldati agli umori
in calci a porte da sfondare
e poi atterrite dai ladri
a felpato di volpi
Mire di occhi annoiati
scandiscono il tempo
in impatto di tacchi
Vuote lasciano ospedali
viaggiano in mani
mute a responsi
Battezzate da elogi,
vecchie al capolinea del vuoto
e qualcuna fortunata
al podio nelle fauci di un cane
------------------------------
Da:Vite Tremule
www.santhers.com
tana dei sogni
stanchi di volare
Effigi al disordine
separate brutalmente
dalla bramosia degli amanti
e al dileguo intimate al silenzio
Bussole di mille idee
puntate all'ignoto
calamitate dall'anima
Soldati agli umori
in calci a porte da sfondare
e poi atterrite dai ladri
a felpato di volpi
Mire di occhi annoiati
scandiscono il tempo
in impatto di tacchi
Vuote lasciano ospedali
viaggiano in mani
mute a responsi
Battezzate da elogi,
vecchie al capolinea del vuoto
e qualcuna fortunata
al podio nelle fauci di un cane
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Da:Vite Tremule
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
FUNGHI
Disoccupati
fumano la notte
per addomesticare i demoni
e al mattino presto
vanno in cerca di funghi
tra argentea rugiada
monete squagliate dalle stelle
al rifiuto d' essere pagate
meretrici di sogni
Reliquie d'ozio e scadenze
le scarpe s'inzuppano
e qualche suola fa da mento alla beffa
e lingua i calzini
dente un alluce
siringato a bestemmie
da una spina di rovo
Banchi di nebbia
ovatta ad agguati
oppio a speranze
e qualcuno si perde
e la bussola un cesto di vimini
punta allo stomaco
Diventa voci il silenzio
sigarette i respiri
ventagli al sudore ali invisibili
vibrano foglie,
coriandoli a presagi
-----------------------------
Da:Pietre E Utopie
http://www.santhers.com
fumano la notte
per addomesticare i demoni
e al mattino presto
vanno in cerca di funghi
tra argentea rugiada
monete squagliate dalle stelle
al rifiuto d' essere pagate
meretrici di sogni
Reliquie d'ozio e scadenze
le scarpe s'inzuppano
e qualche suola fa da mento alla beffa
e lingua i calzini
dente un alluce
siringato a bestemmie
da una spina di rovo
Banchi di nebbia
ovatta ad agguati
oppio a speranze
e qualcuno si perde
e la bussola un cesto di vimini
punta allo stomaco
Diventa voci il silenzio
sigarette i respiri
ventagli al sudore ali invisibili
vibrano foglie,
coriandoli a presagi
-----------------------------
Da:Pietre E Utopie
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
DISOCCUPATI
Guardano il sole
e pensano alla notte
nera come l'umore
e quando arriva
troppo lunga sfianca i sogni
troppo breve a ritardare
interrogazioni del giorno
Nell'ozio forzato
la mente è muratore
costruisce la propria prigione
senza finestre
e gli occhi le disegnano sul muro
Rumori,di macchine
aumentano vortici d' idee
cartavetrate
raschiano il cervello
stanco di pensare
e nel dolore si dilania
il proprio nome dimenticato
e lettere sillabate vagano
ognuna battente a una porta
sbattuta in faccia col sorriso
Trottola spuntata,l'anima
prova a ruotare nell'infanzia
poi sul fianco s'addormenta
e il cuore riavvolge la corda
a cuscino
Litografia del tempo
il calendario
letto con rughe allo specchio
e le feste nascoste
con vergogna nel cappello
campana rovesciata
suonata da un tintinnio
-----------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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e pensano alla notte
nera come l'umore
e quando arriva
troppo lunga sfianca i sogni
troppo breve a ritardare
interrogazioni del giorno
Nell'ozio forzato
la mente è muratore
costruisce la propria prigione
senza finestre
e gli occhi le disegnano sul muro
Rumori,di macchine
aumentano vortici d' idee
cartavetrate
raschiano il cervello
stanco di pensare
e nel dolore si dilania
il proprio nome dimenticato
e lettere sillabate vagano
ognuna battente a una porta
sbattuta in faccia col sorriso
Trottola spuntata,l'anima
prova a ruotare nell'infanzia
poi sul fianco s'addormenta
e il cuore riavvolge la corda
a cuscino
Litografia del tempo
il calendario
letto con rughe allo specchio
e le feste nascoste
con vergogna nel cappello
campana rovesciata
suonata da un tintinnio
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Da:Sorrisi Pignorati
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
SPENDING REVIEW
Come faine gli impiegati
sbirciano da dietro gli alberi del fitto bosco
e poi saette a nascondersi,
ogni tanto un flash a vuoto
di macchina fotografica dei finanzieri
I cani annusano l'ozio
e si perdono con gli imboscati
Il maresciallo minaccia un appello
e alcuni suoi uomini escono dai cespugli
e sollevano in alto birre e panini
A debita distanza i giornalisti
s'imbattono in un cinghiale
e lo scambiano per un maiale con la barba
S'alza in volo un fagiano
e qualcuno dice... dove c'è pollame
ci sono anche volpi
In alto l'elicottero dei carabinieri
via radio dà le direttive,
aquila uno chiama aquila due
e un contadino sussurra
stanno ripopolando le specie
in via d'estinzione
Una segretaria palpeggiata da un collega
muove a frusta una frasca
e minaccia denuncia ai militari
per abuso d'ufficio
Si fa sera e tutti agli uffici
a timbrare il cartellino
di presenza al film
----------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
http://www.santhers.com
sbirciano da dietro gli alberi del fitto bosco
e poi saette a nascondersi,
ogni tanto un flash a vuoto
di macchina fotografica dei finanzieri
I cani annusano l'ozio
e si perdono con gli imboscati
Il maresciallo minaccia un appello
e alcuni suoi uomini escono dai cespugli
e sollevano in alto birre e panini
A debita distanza i giornalisti
s'imbattono in un cinghiale
e lo scambiano per un maiale con la barba
S'alza in volo un fagiano
e qualcuno dice... dove c'è pollame
ci sono anche volpi
In alto l'elicottero dei carabinieri
via radio dà le direttive,
aquila uno chiama aquila due
e un contadino sussurra
stanno ripopolando le specie
in via d'estinzione
Una segretaria palpeggiata da un collega
muove a frusta una frasca
e minaccia denuncia ai militari
per abuso d'ufficio
Si fa sera e tutti agli uffici
a timbrare il cartellino
di presenza al film
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Da:Poesie Cialtrone
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
ULTIMO POZZO
Poesia nell'ultimo secchio
dorso di specchio
e il fango al pozzo
non riflette la luna
Muschio alla pietra,
fresca bottiglia di vino
col sorriso sul fondo
senza ascensore,
L'orto prega le nuvole
il rospo guarda il cappello
a nido sul fico
Secca al sole la corda
senza pugni a saltare
rosario interrotto
-Croupier il merlo
abbandona le carte,
becchino
fa una croce di paglia
imita la voce del vecchio
Tesse trame
la gramigna
ovatta le zolle,
ruba alle scarpe
l'impronte
Perle rosse i pomodori
al gran galà di corvi pirati
-----------------------------------
Da:Destini E Presagi
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dorso di specchio
e il fango al pozzo
non riflette la luna
Muschio alla pietra,
fresca bottiglia di vino
col sorriso sul fondo
senza ascensore,
L'orto prega le nuvole
il rospo guarda il cappello
a nido sul fico
Secca al sole la corda
senza pugni a saltare
rosario interrotto
-Croupier il merlo
abbandona le carte,
becchino
fa una croce di paglia
imita la voce del vecchio
Tesse trame
la gramigna
ovatta le zolle,
ruba alle scarpe
l'impronte
Perle rosse i pomodori
al gran galà di corvi pirati
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Da:Destini E Presagi
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
VECCHI CIRCOLI CONTADINI
Facce tagliate dal gelo
e rughe dune d'appostamento
barbe a stoppie di grano
minacciate da sigarette a falò
e occhi socchiusi in sfida al fumo
intorno a tavoli zebrati dal nero
di suole domate al consumo
con chiodi a testa di ceci
(punizione al riposo sconfinato nell'ozio)
che sul selciato raspavano il tempo
lubrificato da vino sgorgante
da verdi bottiglie impagliate
a celare vuoto imminente
Tra vibranti mani a tenaglia
carte da gioco così consumate
parevano pezze arlecchino
sorteggiate a rattoppi festivi
e vene ingrossate filo strappato
Ogni tanto uno sputo annerito
calpestato a mezzo giro di scarpa
un po' ad occultarlo e un po' a porlo
baro destino schiacciato
Al passaggio di qualche ragazza
con gonna poco ligia all'occulto
sguardi roventi all'idillio
e grugni ai pensieri al peccato
La campana scandiva le ore
e qualcuno con tre dita uncinate
sollevava il cappello al solito punto
cerato di unto e sudore
a conferma di sintonia ai giri dell'ombra
Qualche bestemmia, tuono al sereno
e ombrello mimiche a sfida,
un pugno sul tavolo, gong al contegno
e un sussurro ovattato a dare
della puttana a una carta
----------------------------------------------------
Da:Soste Precarie
www.santhers.com
e rughe dune d'appostamento
barbe a stoppie di grano
minacciate da sigarette a falò
e occhi socchiusi in sfida al fumo
intorno a tavoli zebrati dal nero
di suole domate al consumo
con chiodi a testa di ceci
(punizione al riposo sconfinato nell'ozio)
che sul selciato raspavano il tempo
lubrificato da vino sgorgante
da verdi bottiglie impagliate
a celare vuoto imminente
Tra vibranti mani a tenaglia
carte da gioco così consumate
parevano pezze arlecchino
sorteggiate a rattoppi festivi
e vene ingrossate filo strappato
Ogni tanto uno sputo annerito
calpestato a mezzo giro di scarpa
un po' ad occultarlo e un po' a porlo
baro destino schiacciato
Al passaggio di qualche ragazza
con gonna poco ligia all'occulto
sguardi roventi all'idillio
e grugni ai pensieri al peccato
La campana scandiva le ore
e qualcuno con tre dita uncinate
sollevava il cappello al solito punto
cerato di unto e sudore
a conferma di sintonia ai giri dell'ombra
Qualche bestemmia, tuono al sereno
e ombrello mimiche a sfida,
un pugno sul tavolo, gong al contegno
e un sussurro ovattato a dare
della puttana a una carta
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Da:Soste Precarie
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
FULMINI
Rombano i motori questa notte
cercano di portare le anime
fuori dalle carcasse
e aizzarle verso la pace
arbitro che assegna rigori
a favore dell'ingiustizia
Fulmini nel cielo
flash di Dio a fotografare
sogni che di giorno si vergognano
Viaggiano veloci le nuvole
verso un convegno di lacrime
e sospinte dal vento
sbuffi dei morti
che non hanno trovato pace
Tremano le luci dei lampioni
secondini dell'odio
indomito alle stolture dei governanti
Sul campanile, l'orologio segna
le marchette dei benpensanti
sotto un tetto sicuro
tra l'avallo intimato
a un crocefisso
Due gocce di pioggia
lubrificano e battezzano
intimità miscredenti
evase agli sguardi
----------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
www.santhers.com
cercano di portare le anime
fuori dalle carcasse
e aizzarle verso la pace
arbitro che assegna rigori
a favore dell'ingiustizia
Fulmini nel cielo
flash di Dio a fotografare
sogni che di giorno si vergognano
Viaggiano veloci le nuvole
verso un convegno di lacrime
e sospinte dal vento
sbuffi dei morti
che non hanno trovato pace
Tremano le luci dei lampioni
secondini dell'odio
indomito alle stolture dei governanti
Sul campanile, l'orologio segna
le marchette dei benpensanti
sotto un tetto sicuro
tra l'avallo intimato
a un crocefisso
Due gocce di pioggia
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intimità miscredenti
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Da:Sorrisi Pignorati
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
PEGGIO
Spocchioso ruffiano,galoppino d'ozio
osserva chi vittima soffre in manipolata sorte
e impara come si fa a vivere
nell'indifferenza con dignità nel peggio
domani al giro di ruota nefasta e giusta
in sorpresa fulmine potrebbe toccare a te,
approfitta della lezione gratuita
e chiediti raccomandato
con dignità al podio di suole
forse chi schivi più capace
in naturali lumi a rendere utile
la tua funzione al baro
inoltre pensa che al suo posto
a te meriti sgomenti al nulla
senza rientrare nemmeno al peggio
ignaro di paragone al meglio
invece lui al tuo in acclami
splendere onesto all'utilità sociale
--------------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
www.santhers.com
osserva chi vittima soffre in manipolata sorte
e impara come si fa a vivere
nell'indifferenza con dignità nel peggio
domani al giro di ruota nefasta e giusta
in sorpresa fulmine potrebbe toccare a te,
approfitta della lezione gratuita
e chiediti raccomandato
con dignità al podio di suole
forse chi schivi più capace
in naturali lumi a rendere utile
la tua funzione al baro
inoltre pensa che al suo posto
a te meriti sgomenti al nulla
senza rientrare nemmeno al peggio
ignaro di paragone al meglio
invece lui al tuo in acclami
splendere onesto all'utilità sociale
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Da:Poesie Cialtrone
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
EPITAFFIO LO SPAESATO
Non amai mai quel posto
dove rovi e canne si strappavano la terra,
le strade arrossivano a nomi d'illustri
il vento frullava pensieri sul peggio
e l'anima affamata li beveva di nascosto
-Unici amici due che si rimiravano
sul dorso di specchio
e non ricordavano il nome
tranne quando li chiamavo
e sorridevano sentendosi estrapolati
da un anonimato eterno
-poi un giorno trovai un cucciolo
di cane randagio e l'adottai
per strada solo due giorni
al fine di portarlo da mia madre
all'amato paese natio
ma qualcuno irritato
da quell'affetto sincero lo fece fuori
-L'unico amore rubato dal cuore
una donna col broncio ramato
che in silenzio fabbricava
e distruggeva principi azzurri
e io ultimo garzone di cernita
sul precipizio del peggio
-Passò il tempo
e straniero dove vissi
fino a diventarlo dove nacqui
e questa lapide una carta truccata
che accende stupori
fuori dal mazzo sbagliato
---------------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
www.santhers.com
dove rovi e canne si strappavano la terra,
le strade arrossivano a nomi d'illustri
il vento frullava pensieri sul peggio
e l'anima affamata li beveva di nascosto
-Unici amici due che si rimiravano
sul dorso di specchio
e non ricordavano il nome
tranne quando li chiamavo
e sorridevano sentendosi estrapolati
da un anonimato eterno
-poi un giorno trovai un cucciolo
di cane randagio e l'adottai
per strada solo due giorni
al fine di portarlo da mia madre
all'amato paese natio
ma qualcuno irritato
da quell'affetto sincero lo fece fuori
-L'unico amore rubato dal cuore
una donna col broncio ramato
che in silenzio fabbricava
e distruggeva principi azzurri
e io ultimo garzone di cernita
sul precipizio del peggio
-Passò il tempo
e straniero dove vissi
fino a diventarlo dove nacqui
e questa lapide una carta truccata
che accende stupori
fuori dal mazzo sbagliato
---------------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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SPIFFERI DI NOVEMBRE
Spifferi in avamposto
vorticano,suonano foglie
in suppliche a rimanere
poi vibranti rasoi
a caccia di facce
marmoree affilano lame,
abrasioni le rughe
I pioppi suonano
la conta degli avari
spiccioli in ricaduta al cumulo
mentre le nuvole imitano
pecore al salto di dirupi
e i raggi di sole
bastoni ad invogliarle
Gli uccelli si litigano
correnti ascensionali
e arruffano piume
per sembrare più grandi
e poi a testarle a impervi viaggi
e qualcuna cade avvitandosi
dissaldando una mano di bimbo
da madre indaffarata
ma il calcolo d'afferro errato,
broncio lo stupore
Cani e gatti
in guerra con annusi e uditi
su scacchiere barano
con rumori e fumi di comignoli
impregnati corrompono bocche
in diserzione a masticare
vuoti da riempire
Qualche gonna si solleva
accende occhi
subito bagnati da palpebre
e un indice a lucidarli
e a porsi sbarra a falso allarme
catenaccio al pudore
Riccioli del diavolo
rovi in periferie s'incatenano
ospitano scriccioli e lucertole
e topi ecologisti
-------------------------------------------
Da: Soste Precarie
www. santhers.com
vorticano,suonano foglie
in suppliche a rimanere
poi vibranti rasoi
a caccia di facce
marmoree affilano lame,
abrasioni le rughe
I pioppi suonano
la conta degli avari
spiccioli in ricaduta al cumulo
mentre le nuvole imitano
pecore al salto di dirupi
e i raggi di sole
bastoni ad invogliarle
Gli uccelli si litigano
correnti ascensionali
e arruffano piume
per sembrare più grandi
e poi a testarle a impervi viaggi
e qualcuna cade avvitandosi
dissaldando una mano di bimbo
da madre indaffarata
ma il calcolo d'afferro errato,
broncio lo stupore
Cani e gatti
in guerra con annusi e uditi
su scacchiere barano
con rumori e fumi di comignoli
impregnati corrompono bocche
in diserzione a masticare
vuoti da riempire
Qualche gonna si solleva
accende occhi
subito bagnati da palpebre
e un indice a lucidarli
e a porsi sbarra a falso allarme
catenaccio al pudore
Riccioli del diavolo
rovi in periferie s'incatenano
ospitano scriccioli e lucertole
e topi ecologisti
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Da: Soste Precarie
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- Sommo poeta
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FAMIGLIE ALLARGATE
Chiamano questo cornaio in giro
famiglie allargate
sconfinate foreste di cheratina
ove si nascondono figli depressi
da far rintracciare e curare
dal sistema sociale
già appesantito
sovraccarico di cervidi palchi
Gli animali s'accoppiano
a svezzo ultimato
gli umani prima che la prole
fermi agli occhi l'immagine
dei genitori gaglioffi al dileguo
Il Papa con l'aspersorio
una specie d'osso bucato
intinto in acqua Santa spruzza
tra infinite ramificazioni il perdono
e chi in solievo bagnato
e chi asciutto arrabbiato
Or dico se i suddetti
incapaci di custodire famiglia ristretta
figuriamoci quella allargata
in sconfinata foresta
Giudici e avvocati
con motoseghe fanno
quello che possono
a creare radure al sole nel bosco
a dar luce e ristoro ai dispersi
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Da:Poesie Cialtrone
www.santhers.com
famiglie allargate
sconfinate foreste di cheratina
ove si nascondono figli depressi
da far rintracciare e curare
dal sistema sociale
già appesantito
sovraccarico di cervidi palchi
Gli animali s'accoppiano
a svezzo ultimato
gli umani prima che la prole
fermi agli occhi l'immagine
dei genitori gaglioffi al dileguo
Il Papa con l'aspersorio
una specie d'osso bucato
intinto in acqua Santa spruzza
tra infinite ramificazioni il perdono
e chi in solievo bagnato
e chi asciutto arrabbiato
Or dico se i suddetti
incapaci di custodire famiglia ristretta
figuriamoci quella allargata
in sconfinata foresta
Giudici e avvocati
con motoseghe fanno
quello che possono
a creare radure al sole nel bosco
a dar luce e ristoro ai dispersi
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Da:Poesie Cialtrone
www.santhers.com