
Gianni Regalzi
Moderatori: Luca Necciai, ito nami
Re: Gianni Regalzi
Badate che faccio venire la Brambilla, veh!!! 

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Re: Gianni Regalzi
Bhé, Cara Sara,
lo suo rosso crine un po' mi turba, l'amore per li cani e gli animali, condivido, ma per il resto è meglio che io taccia.
Ciao, Cara Sara,
A presto.
Gianni Regalzi
lo suo rosso crine un po' mi turba, l'amore per li cani e gli animali, condivido, ma per il resto è meglio che io taccia.
Ciao, Cara Sara,
A presto.
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
A me mi turba (l'a me mi è evidentemente rafforzativo di quello che sto per dire) tutto della Brambilla, ma non certo nel senso che intendi tu, caro Gianni.
A prescindere dal crine e dalle idee politiche, argomenti -in particolare quest'ultimo- sui quali preferisco anch'io glissare, ella appartiene al genere di persone che preferirebbero testare su umani piuttosto che su animali -e, si badi bene, io gli animali li amo- l'efficacia e la tollerabilità dei farmaci.......
A prescindere dal crine e dalle idee politiche, argomenti -in particolare quest'ultimo- sui quali preferisco anch'io glissare, ella appartiene al genere di persone che preferirebbero testare su umani piuttosto che su animali -e, si badi bene, io gli animali li amo- l'efficacia e la tollerabilità dei farmaci.......
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Re: Gianni Regalzi
Cara Sara,
son perfettamente d'accordo con te. Anch'io amo gli animali, ho massimo rispetto e cura, ma di fronte a certe scelte non ho dubbi.
Grazie, Sara,
A presto.
Gianni Regalzi
(Libero pensatore,
un poco ribelle, un po' sognatore)
son perfettamente d'accordo con te. Anch'io amo gli animali, ho massimo rispetto e cura, ma di fronte a certe scelte non ho dubbi.
Grazie, Sara,
A presto.
Gianni Regalzi
(Libero pensatore,
un poco ribelle, un po' sognatore)
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Re: Gianni Regalzi
VIVO RICORDO
Su quel balcone
in una sera d’autunno
trovammo l’infinito.
Io lo sapevo, tu lo sapevi,
ma non osammo dirlo.
Poi un violento terremoto
mi sconvolse la mente.
La mia anima grigia
si fece nera per il desiderio
del tuo Paradiso.
Ombre e luci d’intorno
si riempirono della tua
essenza proibita.
Volevo e non volevo,
volevi e non volevi:
atroci sofferenze
nei nostri feriti cuori.
Giorni senza fine
nella trepidante attesa
della sera.
Paure, rimorsi, gioia infinita,
profonda disperazione:
inutile speranza di un domani
che non sarebbe mai arrivato.
Brevi sereni, violenti fulmini e
fugaci illusioni senza senso.
E venne la torrida estate,
rovente come il fuoco
che ci bruciò le vene.
Inesorabile però giunse la tua fine.
Coperta da sterili lini mi dicesti:
“DON’T FORGET TO REMEMBER ME”.
Ed è cosi.
Alessandria, 11 Gennaio 2004
Gianni Regalzi
*Non dimenticare di ricordarmi.
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri)
Su quel balcone
in una sera d’autunno
trovammo l’infinito.
Io lo sapevo, tu lo sapevi,
ma non osammo dirlo.
Poi un violento terremoto
mi sconvolse la mente.
La mia anima grigia
si fece nera per il desiderio
del tuo Paradiso.
Ombre e luci d’intorno
si riempirono della tua
essenza proibita.
Volevo e non volevo,
volevi e non volevi:
atroci sofferenze
nei nostri feriti cuori.
Giorni senza fine
nella trepidante attesa
della sera.
Paure, rimorsi, gioia infinita,
profonda disperazione:
inutile speranza di un domani
che non sarebbe mai arrivato.
Brevi sereni, violenti fulmini e
fugaci illusioni senza senso.
E venne la torrida estate,
rovente come il fuoco
che ci bruciò le vene.
Inesorabile però giunse la tua fine.
Coperta da sterili lini mi dicesti:
“DON’T FORGET TO REMEMBER ME”.
Ed è cosi.
Alessandria, 11 Gennaio 2004
Gianni Regalzi
*Non dimenticare di ricordarmi.
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri)
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Re: Gianni Regalzi
QUARTINE SENZA SENSO
Ho scorto un coprolite sopra l’onda
chissà chi l’ha “posato”, mi son chiesto,
qualcuno che correva sulla sponda
furtivamente col suo passo lesto.
I coproliti sai, sono preziosi
non è di tutti i giorni la scoperta,
li trovano soltanto gli studiosi
che salgono a fatica su per l’erta.
Alessandria, 3 marzo 2013
Gianni Regalzi
Ho scorto un coprolite sopra l’onda
chissà chi l’ha “posato”, mi son chiesto,
qualcuno che correva sulla sponda
furtivamente col suo passo lesto.
I coproliti sai, sono preziosi
non è di tutti i giorni la scoperta,
li trovano soltanto gli studiosi
che salgono a fatica su per l’erta.
Alessandria, 3 marzo 2013
Gianni Regalzi
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Re: Gianni Regalzi
VIGILIA DI NATALE
Se chiudo gl’occhi sento ancor l’aroma
di dolce, che dall’umile camino,
la cara vecchia casa profumava,
la buccia di quel giallo mandarino.
Le lente luci delle candeline,
che di magia adornavano l’abete,
specchiavan d’illusioni la parete
di mobili carezze ballerine.
Vigilia di Natale, ed io bambino,
su quel cortile spalancavo gl’occhi
cercando in quel turbinio di fiocchi
la tanto attesa Luce del mattino.
Guardavo quella calza ancora vuota
sognando di trovarla il giorno appresso
stracolma dei miei ingenui desideri
e gl’occhi di mia mamma e mio papà,
brillavano di tanta tenerezza
e in quella atmosfera di dolcezza
dicevano: “Addormentati piccino,
tra poco arriverà Gesù Bambino”.
Alessandria, 18 Novembre 2006
Gianni Regalzi
(da “Poesie d’Amore” dir. ris.)
Traduzione in portoghese
Del mio Amico brasiliano
Joao Francisco Carvalho
N A T A L - Gianni Regalzi
Se eu fechar meus olhos ainda sinto o aroma
doce, que a lareira humilde,
que da antiga casa cheirava,
a casca da tangerina-laranja.
A lenta luz dos candelabros,
que a magia adornava ao redor
espelhavam nas parede as ilusões
Móveis com aspecto de dançarinos.
Véspera de Natal, e eu criança,
Atrás da cortina ficava
olhando para o redemoinho de flocos
a luz da manhã muito aguardada.
NOITE
Olhei para o meia que ainda estava vazia
sonhando de encontrá-lo no dia seguinte
embalado meus desejos ingênuos
olhei para minha mãe e meu pai,
que diziam com tanta ternura
e em uma atmosfera de doçura
disse: "Vá dormir pouco,
Bebê Jesus virá em breve. "
Alexandria, 18 de novembro de 2006
Gianni Regalzi, ( tradução de João Francisco de Carvalho )
(De "Poemas de Amor" dir. Ris.)
Se chiudo gl’occhi sento ancor l’aroma
di dolce, che dall’umile camino,
la cara vecchia casa profumava,
la buccia di quel giallo mandarino.
Le lente luci delle candeline,
che di magia adornavano l’abete,
specchiavan d’illusioni la parete
di mobili carezze ballerine.
Vigilia di Natale, ed io bambino,
su quel cortile spalancavo gl’occhi
cercando in quel turbinio di fiocchi
la tanto attesa Luce del mattino.
Guardavo quella calza ancora vuota
sognando di trovarla il giorno appresso
stracolma dei miei ingenui desideri
e gl’occhi di mia mamma e mio papà,
brillavano di tanta tenerezza
e in quella atmosfera di dolcezza
dicevano: “Addormentati piccino,
tra poco arriverà Gesù Bambino”.
Alessandria, 18 Novembre 2006
Gianni Regalzi
(da “Poesie d’Amore” dir. ris.)
Traduzione in portoghese
Del mio Amico brasiliano
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N A T A L - Gianni Regalzi
Se eu fechar meus olhos ainda sinto o aroma
doce, que a lareira humilde,
que da antiga casa cheirava,
a casca da tangerina-laranja.
A lenta luz dos candelabros,
que a magia adornava ao redor
espelhavam nas parede as ilusões
Móveis com aspecto de dançarinos.
Véspera de Natal, e eu criança,
Atrás da cortina ficava
olhando para o redemoinho de flocos
a luz da manhã muito aguardada.
NOITE
Olhei para o meia que ainda estava vazia
sonhando de encontrá-lo no dia seguinte
embalado meus desejos ingênuos
olhei para minha mãe e meu pai,
que diziam com tanta ternura
e em uma atmosfera de doçura
disse: "Vá dormir pouco,
Bebê Jesus virá em breve. "
Alexandria, 18 de novembro de 2006
Gianni Regalzi, ( tradução de João Francisco de Carvalho )
(De "Poemas de Amor" dir. Ris.)
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Re: Gianni Regalzi
GEMINA ALBA
Una gemina alba
riflette il delirio
d’un breve mondo
legato d’arrugginite catene.
Il sole è oscurato
da butterata luna.
La colomba ferita,
sbatte l’inutili ali
nel proibito ricordo
d’orizzonti infiniti
mentre, dalla mia antica ferita,
sgorga ancora un gelo di sangue.
Alessandria, 15 Maggio 2005
Gianni Regalzi
Una gemina alba
riflette il delirio
d’un breve mondo
legato d’arrugginite catene.
Il sole è oscurato
da butterata luna.
La colomba ferita,
sbatte l’inutili ali
nel proibito ricordo
d’orizzonti infiniti
mentre, dalla mia antica ferita,
sgorga ancora un gelo di sangue.
Alessandria, 15 Maggio 2005
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Re: Gianni Regalzi
HO RESPIRATO ANCORA I SUOI SOSPIRI
Ho respirato ancora i suoi sospiri
riposti negli anfratti dei ricordi
in questa buia notte senza luna.
Rivedo quella spiaggia stesa al mare,
la sabbia ancora calda di quel sole
che ad occidente s’era coricato.
Cantava la risacca la canzone
che del silenzio si faceva coro
e l’onda accarezzava la sua pelle.
Coperta dalle stelle mi accoglievi
fin quando all’alba sorse un giorno nero.
E più non furon miei i suoi sospiri.
Alessandria, 26 dicembre 2013 (5774)
Gianni Regalzi
(Da “Silenzi e Pensieri” dir. ris.)
Ho respirato ancora i suoi sospiri
riposti negli anfratti dei ricordi
in questa buia notte senza luna.
Rivedo quella spiaggia stesa al mare,
la sabbia ancora calda di quel sole
che ad occidente s’era coricato.
Cantava la risacca la canzone
che del silenzio si faceva coro
e l’onda accarezzava la sua pelle.
Coperta dalle stelle mi accoglievi
fin quando all’alba sorse un giorno nero.
E più non furon miei i suoi sospiri.
Alessandria, 26 dicembre 2013 (5774)
Gianni Regalzi
(Da “Silenzi e Pensieri” dir. ris.)
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Re: Gianni Regalzi
SAETTA SULLA SOSTA D’UN PENSIERO
Saette sulla sosta di un Pensiero.
Si fonde si confonde, si fa muta,
subito dopo ride e urla e piange.
Sento che è mia, ma sfugge al mio senno.
Alessandria, 28 dicembre 2013
Gianni Regalzi
(Da “Silenzi e Pensieri”)
gianni.regalzi@libero.it
http://xoomer.virgilio.it/gianniregalzi/
Saette sulla sosta di un Pensiero.
Si fonde si confonde, si fa muta,
subito dopo ride e urla e piange.
Sento che è mia, ma sfugge al mio senno.
Alessandria, 28 dicembre 2013
Gianni Regalzi
(Da “Silenzi e Pensieri”)
gianni.regalzi@libero.it
http://xoomer.virgilio.it/gianniregalzi/
Re: Gianni Regalzi
Onirica! Surrealista! Fantastica! 

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Re: Gianni Regalzi
Cara Sara,
grazie, mi hai lasciato senza parole.
Gianni Regalzi
grazie, mi hai lasciato senza parole.
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Gianni Regalzi ha scritto:Cara Sara,
grazie, mi hai lasciato senza parole.
Gianni Regalzi
Mi auguro "senza [cattive] parole".......

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Re: Gianni Regalzi
Cara Sara,
le Tue parole mi servono da stimolo ad "inventarne" altre!
Con Amicizia,
Gianni Regalzi
le Tue parole mi servono da stimolo ad "inventarne" altre!
Con Amicizia,
Gianni Regalzi
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Re: Gianni Regalzi
SHOAH
(Per non dimenticare)
C’è freddo, tanto freddo in questo inferno,
volti scavati, membra come legno.
D’ogni speranza gli occhi ormai privati,
si specchiano in altri occhi senza luce.
Un abbaiar di lupi, un urlo, un pianto
ed eccomi schierato nella neve
vestito solamente di dolore
a attendere che un altro giorno muoia.
Per ore, ore ed ore ad aspettare
che mai nessuno nomini quei segni
che bruciano di numeri il mio braccio.
Passa un carretto carico di larve,
spente reliquie in grovigliate membra.
Anche per oggi il pianto mi divora
e intanto da quel fumo urla il silenzio.
D-o, D-o, D-o, chiedi perdono.
Alessandria, 27 gennaio 2014 (5774)
Gianni Regalzi
(Per non dimenticare)
C’è freddo, tanto freddo in questo inferno,
volti scavati, membra come legno.
D’ogni speranza gli occhi ormai privati,
si specchiano in altri occhi senza luce.
Un abbaiar di lupi, un urlo, un pianto
ed eccomi schierato nella neve
vestito solamente di dolore
a attendere che un altro giorno muoia.
Per ore, ore ed ore ad aspettare
che mai nessuno nomini quei segni
che bruciano di numeri il mio braccio.
Passa un carretto carico di larve,
spente reliquie in grovigliate membra.
Anche per oggi il pianto mi divora
e intanto da quel fumo urla il silenzio.
D-o, D-o, D-o, chiedi perdono.
Alessandria, 27 gennaio 2014 (5774)
Gianni Regalzi