Gianni Regalzi
Moderatori: Luca Necciai, ito nami
Re: Gianni Regalzi xOra una strana quiete mi divora
Questa strana quiete che ti divora e spegne tutto attorno a te è un'astenia che è presa al tuo fanciullino pascoliano che è in te.Brutto segno.Va rapidamente rianimato.Devi nutrirlo di curiosità,per tutto come facevi da bambino Cerca sempre la novità.A volte, dice lo psicoanalista selvaggio George Groddeck,è bene osservare ancora,come fosse nuovo,ciò che sembra naturale,noto da molto tempo.
Quanto al Gran Carro non temere che muoia ad occidente,infatti è la costellazione più grande di tutte quelle circumpolari,che notoriamente non tramontano mai.
Quanto al Gran Carro non temere che muoia ad occidente,infatti è la costellazione più grande di tutte quelle circumpolari,che notoriamente non tramontano mai.
ito nami
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Re: Gianni Regalzi
Caro Ito,
sembra che "Il Gran Carro" alla fine dell'estate tramonti, ma ciò è fortunatamente non corrisponde alla realtà. Pian piano rinasce.
Grazie Ito.
Gianni Regalzi
sembra che "Il Gran Carro" alla fine dell'estate tramonti, ma ciò è fortunatamente non corrisponde alla realtà. Pian piano rinasce.
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Gianni Regalzi
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Re: Gianni Regalzi
UN FISCHIO LONTANO, UN SOGNO FINITO
Sono arrivato e il treno è già partito.
Luci ed ombre confondono i pensieri
svaniti insieme all’ultima speranza.
Un fischio lontano, un sogno finito
smarrito in questa nebbia di novembre
che piange e gela come l’illusione
sfiorita in questa notte senza tempo.
Alessandria, 1 aprile 2013
Gianni Regalzi
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri”)
(Diritti riservati Legge 633 del 1941)
Sono arrivato e il treno è già partito.
Luci ed ombre confondono i pensieri
svaniti insieme all’ultima speranza.
Un fischio lontano, un sogno finito
smarrito in questa nebbia di novembre
che piange e gela come l’illusione
sfiorita in questa notte senza tempo.
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Re: Gianni Regalzi
ANELITO D’UN ALITO DI VITA
Anelito d’un alito di vita
in questo triste viaggio sparso a spine.
Soltanto colmi calici d’aceto
e della dolce Ambrosia, solo il sogno.
In fondo al breve Viale tutto tace
e quella fioca luce di speranza
è subito travolta
dalla bufera cruda e fredda e buia
che porta inesorabile all’oblio.
Alessandria, 11 aprile 2013
Gianni Regalzi
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Anelito d’un alito di vita
in questo triste viaggio sparso a spine.
Soltanto colmi calici d’aceto
e della dolce Ambrosia, solo il sogno.
In fondo al breve Viale tutto tace
e quella fioca luce di speranza
è subito travolta
dalla bufera cruda e fredda e buia
che porta inesorabile all’oblio.
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Re: Gianni Regalzi
IN QUELLA LUNGA, BREVE E CALDA ESTATE
Sulla Sua pelle brividi di mare,
nella mia pelle voglia di peccato.
Intorno solo Sabbia, Sole, Sale
e il lento divenir della risacca.
In armonia con l’onde
sfioravo le Sue ciglia con le labbra
mentre pian piano il Sole s’arrossiva
lasciandoci nell’ombra e nel delirio.
Giunse la notte calda e senza tempo
che fece dei sospiri unico canto.
Ritornò l’alba nuda e senza rosa.
Sguardi arrossati, lacrime, dolore
e accanto a noi le note dell’Addio.
Alessandria, 12 aprile 2013
Gianni Regalzi
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Sulla Sua pelle brividi di mare,
nella mia pelle voglia di peccato.
Intorno solo Sabbia, Sole, Sale
e il lento divenir della risacca.
In armonia con l’onde
sfioravo le Sue ciglia con le labbra
mentre pian piano il Sole s’arrossiva
lasciandoci nell’ombra e nel delirio.
Giunse la notte calda e senza tempo
che fece dei sospiri unico canto.
Ritornò l’alba nuda e senza rosa.
Sguardi arrossati, lacrime, dolore
e accanto a noi le note dell’Addio.
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Re: Gianni Regalzi
L’ALGIDO COLORE DELLA NEVE
Sul sospiro del vento
trascorrono le mie malinconie.
L’ombra del tempo, i voli, le magie,
le utili ed inutili illusioni
che, come tali, tingono i capelli
dell’algido colore della neve,
cancellano all’aurora il suo splendore.
Alessandria, 6 aprile 2013
Gianni Regalzi
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Sul sospiro del vento
trascorrono le mie malinconie.
L’ombra del tempo, i voli, le magie,
le utili ed inutili illusioni
che, come tali, tingono i capelli
dell’algido colore della neve,
cancellano all’aurora il suo splendore.
Alessandria, 6 aprile 2013
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Re: Gianni Regalzi
HAIKU
Stride il mio tempo.
Le membra mi son morso
e fuori spiove.
Alessandria, 18 aprile 2013
Gianni Regalzi
Stride il mio tempo.
Le membra mi son morso
e fuori spiove.
Alessandria, 18 aprile 2013
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Re: Gianni Regalzi
HAIKU
Stille di stelle,
le lacrime in bottiglia
e Fiori spenti.
Alessandria, 19 aprile 2013
Gianni Regalzi
Stille di stelle,
le lacrime in bottiglia
e Fiori spenti.
Alessandria, 19 aprile 2013
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
metrica perfetta ,il kigo(parola stagione) non è direttamente evidente,ma se le lacrime del cielo si manifestano principalmente a San Lorenzo(10 agosto) la stagione è indicata.Non così chiaro il testo:gioia o dolore?
ito nami
Re: Gianni Regalzi Stride ilmio tempo
Se fossimo in estremo oriente ,il kigo si ricaverebbe ,la stagione della fine dei monsoni(spiove).Il testo è un po' misterioso.Buona la metrica.
ito nami
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Re: Gianni Regalzi
Caro Ito, anche i "fiori spenti" potrebbero metaforicamente rappresentare una Stagione.
Grazie come sempre per il Tuo interessamento.
Gianni Regalzi
Grazie come sempre per il Tuo interessamento.
Gianni Regalzi
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Re: Gianni Regalzi
L’HO TROVATA NEL CALICE D’UN FIORE
L’ho trovata nel calice d’un Fiore
quando l’aprile si svelava al vento,
quando di notte consumavo il tempo
nell’inventar parole a ritmo lento.
Ora i miei versi si son fatti avari,
stringo il mio pugno, ma il pensiero fugge
verso quel luogo dove il Sole muore
…e il calice del Fiore è già appassito.
Alessandria, 21 aprile 2013
Gianni Regalzi
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L’ho trovata nel calice d’un Fiore
quando l’aprile si svelava al vento,
quando di notte consumavo il tempo
nell’inventar parole a ritmo lento.
Ora i miei versi si son fatti avari,
stringo il mio pugno, ma il pensiero fugge
verso quel luogo dove il Sole muore
…e il calice del Fiore è già appassito.
Alessandria, 21 aprile 2013
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Re: Gianni Regalzi
OLTRE LA FIAMMA IL GELO
Nel buio più profondo del mio tempo
m’apparve all’improvviso un’emozione.
L’azzurro ch’era in cielo si ritinse
di folli sincromie sconosciute
e tutto s’avvampò di tinte forti
fin quando ci travolse la follia.
Era l’aprile chiaro e la sua rosa
S’apriva spudorata al primo sole.
Giorni d’incanto, notti di passione,
ma inesorabilmente un velo nero
spense la fiamma…ed ora brucia il gelo.
Alessandria, 26 aprile 2013
Gianni Regalzi
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri”)
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Nel buio più profondo del mio tempo
m’apparve all’improvviso un’emozione.
L’azzurro ch’era in cielo si ritinse
di folli sincromie sconosciute
e tutto s’avvampò di tinte forti
fin quando ci travolse la follia.
Era l’aprile chiaro e la sua rosa
S’apriva spudorata al primo sole.
Giorni d’incanto, notti di passione,
ma inesorabilmente un velo nero
spense la fiamma…ed ora brucia il gelo.
Alessandria, 26 aprile 2013
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