Mi dispiace se non ti do il tempo che si deve ad un analisi di testo poetico.
Ti consiglio solo una cosa: scrivere con il verso sciolto sembra facile e bello, ma è un'eredità conquistata a fatica dai poeti del primo novecento, primo fra tutti Ungaretti.
Da anni ormai c'è la convinzione, per chi comincia a fare poesia, che il modo migliore sia seguire le tracce ungarettiane.
Io do questo consiglio: se non l'hai già fatto, interessati (se il tuo amore per la poesia è vero ed interessato) di come si è arrivati ad avere il verso sciolto o addirittura il versicolo (cioè versi che non si può più dire sian versi, tanto sono corti).
Cosa cercare dunque?
Cerca la poesia di
Ungaretti (e se hai tempo è bello vedere da dove comincia, a monte, la sua rivoluzione andando a scoprire
Baudelaire ed i poeti
simbolisti in Francia e rispettivamente
Pascoli in Italia e poi D'Annunzio con il decadentismo). E cerca di attraversarla, di capire perché scrive in quel modo, capire perché Ungaretti è un poeta cosiddetto
ermetico e da dove vengono quest'ermetismo e questa frammentazione del verso non solo a livello della storia di Ungaretti, ma anche a livello di eredità storico-letteraria di cui Ungaretti si fa carico portando così in avanti la sua opera.
Altri grandi con cui avere a che fare sono (ho già citato Baudelaire che è forse il più grande poeta moderno) di sicuro
Saba e
Montale, dopodiché può essere interessante vedere come si è sviluppata la cosa in
Luzi e
Zanzotto.
Questo è l'itinerario letterario da cui ti consiglio di passare perché avendo queste conoscenze coltiverai oltre ad un maggiore amore per la letteratura ed un più ampio campo conoscitivo cui ispirarti anche la consapevolezza del valore che ha il verso ed un
certo modo di scrivere, che non è affatto da prendere sotto gamba. Solo con una vera consapevolezza si può riuscire a scrivere qualcosa di bello, di davvero bello.
Per cui ripeto, io ti consiglio di scoprire prima di tutto cos'ha significato il simbolismo in Francia e a cosa rispondeva (era una reazione al realismo), che cosa rivoluzionava (anche se Baudelaire scrive sonetti metricamente perfetti opera una rivoluzione totale a livello di contenuti e figure retoriche: la sinestesia diventa la regina della poesia). E dunque di leggerti un po' di poesia simbolista di Baudelaire e di entrarci almeno un po' seriamente (cioè non leggere e basta, ma se riesci trova anche dei commenti letterari su qualche poesia, sulle tematiche di Baudelaire).
Detto ciò scopri il decadentismo pascoliano che è la riproposta del simbolismo in Italia.
Se vuoi, se ti piace, accostati pure a D'Annunzio.
E poi a questo punto, magari sapendo anche cos'è il futurismo, accostati seriamente a Ungaretti, con qualche spunto biografico e qualche analisi di testo fatta bene e interessandoti un po' di come si è evoluta la sua poesia. Se ti piace ti consiglio la sua raccolta
Vita d'un uomo.
Tutto ciò a meno che tu non conosca già tutto questo.
