Gianni Regalzi
Moderatori: Luca Necciai, ito nami
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Re: Gianni Regalzi
Caro Sabatino,
l'eterno divenir di Guerra e Pace... questa è la vita.
A Presto,
Gianni Regalzi
l'eterno divenir di Guerra e Pace... questa è la vita.
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Gianni Regalzi
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Re: Gianni Regalzi
VEDRO' UN'OMBRA
Se un giorno passerò per quella strada,
fra gente sconosciuta vedrò un'ombra
raminga e sconsolata.
Camminerà vicina
al vano mio pensier che lei ritorni.
Non so se parlerà,
certo mi guarderà fisso negl'occhi,
cercando i desideri
che mai avrò il coraggio di svelare.
E' l'ombra di quel sogno mai svanito
che un tempo tormentava il mio intelletto,
l'ombra di quel sospiro sconosciuto
tanto anelato ma, sempre negato.
Alessandria, 7 Dicembre 2005
Gianni Regalzi
Se un giorno passerò per quella strada,
fra gente sconosciuta vedrò un'ombra
raminga e sconsolata.
Camminerà vicina
al vano mio pensier che lei ritorni.
Non so se parlerà,
certo mi guarderà fisso negl'occhi,
cercando i desideri
che mai avrò il coraggio di svelare.
E' l'ombra di quel sogno mai svanito
che un tempo tormentava il mio intelletto,
l'ombra di quel sospiro sconosciuto
tanto anelato ma, sempre negato.
Alessandria, 7 Dicembre 2005
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
La trovo bella perché stilisticamente scorrevole, leggera come un velo, sottile sottile, che passa dentro alla mente e porta in sé pur in tanta leggerezza retorica una profonda tragicità.
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Re: Gianni Regalzi
AUTUNNO
Rancore nel mio opaco specchio.
Stormi di storni vergano deliri sull’infinito
mentre aghi di pino trafiggono lurida neve
intrisa di noia malata.
Rancore nel mio opaco specchio.
Alessandria, 2 Marzo 2006
Gianni Regalzi
Rancore nel mio opaco specchio.
Stormi di storni vergano deliri sull’infinito
mentre aghi di pino trafiggono lurida neve
intrisa di noia malata.
Rancore nel mio opaco specchio.
Alessandria, 2 Marzo 2006
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
vedo che non tutto ti va per il piaciuto in questa stagione,caro Gianni.
Il sole si sa che è eutimico per il nostro vivere.Verrà il momento che gli zefiri dissolveranno l'appannamento del tuo specchio e del tuo vivere.Nell'attesa un'ombra di buon vino che li non manca,o un grappino,riscalda
Il sole si sa che è eutimico per il nostro vivere.Verrà il momento che gli zefiri dissolveranno l'appannamento del tuo specchio e del tuo vivere.Nell'attesa un'ombra di buon vino che li non manca,o un grappino,riscalda
ito nami
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Re: Gianni Regalzi
L'ULTIMO SILENZIO
Quando l’ultimo silenzio tace
Apri il tuo cuore,
sentirai l’urlo disperato della mia Anima
che cerca l’eco d’un Tuo respiro
…per non morire.
Alessandria, 20 maggio 2003
Gianni Regalzi
Quando l’ultimo silenzio tace
Apri il tuo cuore,
sentirai l’urlo disperato della mia Anima
che cerca l’eco d’un Tuo respiro
…per non morire.
Alessandria, 20 maggio 2003
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Trovo che sia praticamente perfetta: nella sua semplicità esprime tutto l'affetto che può contenere una poesia che voglia condividere spirito e corpo di una persona. L'uso della parola respiro è molto importante in questo senso perché ambivalente.
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Re: Gianni Regalzi
LAMPI DI GRANO
Lampi di grano
nel grigio latte del mattino.
Questi bagliori
come acuminate spade,
feriscono la mia anima
d’impossibile speranza,
ma stracciano la mia monotonia.
Alessandria, 20 Gennaio 2005
Gianni Regalzi
Lampi di grano
nel grigio latte del mattino.
Questi bagliori
come acuminate spade,
feriscono la mia anima
d’impossibile speranza,
ma stracciano la mia monotonia.
Alessandria, 20 Gennaio 2005
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Mi ricorda Solitudine di Ungaretti, poesia influenzata dal simbolismo francese e chiaramente il passato di Ungaretti come futurista.
Ebbene, sì, ci sono molti contatti, a partire dalla versificazione, la sintassi e poi giù giù nei livelli linguistici fino al fonosimbolismo, ai richiami di significati (ferire, lampi) e alla funzione euristica della parola. Certo, in Ungaretti molto più sviluppata e messa a tema in maniera magistrale, ma presumo non fosse nemmeno quello il tuo intento, poiché dopo Ungaretti è la funzione euristica della poesia (ch'è il motivo della nascita della poesia moderna) s'è paradossalmente andata via via appiattendo e quel che rimane è solo la forma che fu data per esercitare proprio quel tipo di ricerca di significato attraverso la parola.
Ebbene, sì, ci sono molti contatti, a partire dalla versificazione, la sintassi e poi giù giù nei livelli linguistici fino al fonosimbolismo, ai richiami di significati (ferire, lampi) e alla funzione euristica della parola. Certo, in Ungaretti molto più sviluppata e messa a tema in maniera magistrale, ma presumo non fosse nemmeno quello il tuo intento, poiché dopo Ungaretti è la funzione euristica della poesia (ch'è il motivo della nascita della poesia moderna) s'è paradossalmente andata via via appiattendo e quel che rimane è solo la forma che fu data per esercitare proprio quel tipo di ricerca di significato attraverso la parola.
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Re: Gianni Regalzi
Caro Giò, mi metti in dificoltà. Questi accostamenti mi appaiono un poco azzardati. Mi considero un umile manoval del verso e le Tue considerazioni sui moei versi mi fanno arrossire. Mille grazie.
Re: Gianni Regalzi
Non volevo imbarazzare nessuno, volevo solo complimentarmi.
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Re: Gianni Regalzi
Tante grazie Giò. A Presto.
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Re: Gianni Regalzi
RARI LAMPI D’AZZURRO
Rari lampi d’azzurro, intorno nebbia.
Fuligginosa nebbia che confonde
le diafane figure a volto smunto
che tendono le mani magre e scarne
nel silenzioso brivido
del vicolo nascosto della sera.
La sera che minaccia Eterna Notte.
Regalzi Gianni
Alessandria, 15 giugno 2011
Rari lampi d’azzurro, intorno nebbia.
Fuligginosa nebbia che confonde
le diafane figure a volto smunto
che tendono le mani magre e scarne
nel silenzioso brivido
del vicolo nascosto della sera.
La sera che minaccia Eterna Notte.
Regalzi Gianni
Alessandria, 15 giugno 2011
Re: Gianni Regalzi
ho gia letto altrove questa tua breve ma intensa poesia ,e sai quanto mi piaccia.
Serenità caro Gianni
Serenità caro Gianni
ito nami
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Re: Gianni Regalzi
COL TUO FINTO FIORE
Col tuo finto fiore
hai fatto la mia anima a brandelli.
Ora l'Estate è amara
ed una strana quieta mi divora.
L'Aurora non ristorerà i miei giorni
e dietro quella nuvola, l'Azzurro,
m'appare freddo come fosse Inverno.
Gianni Regalzi
Alessandria, 17 giugno 2011
Col tuo finto fiore
hai fatto la mia anima a brandelli.
Ora l'Estate è amara
ed una strana quieta mi divora.
L'Aurora non ristorerà i miei giorni
e dietro quella nuvola, l'Azzurro,
m'appare freddo come fosse Inverno.
Gianni Regalzi
Alessandria, 17 giugno 2011