Yama
Moderatori: Luca Necciai, ito nami
- poesia n. 5 dell'aprile 2002
CASA
Brandelli di sogno
sfilano diafani
come crinali
in un’alba d’estate.
Brandelli di gioia,
del colore del grano,
s’intuiscono
nell’incipiente calura.
Brandelli di memoria,
come veli pastello,
s’insinuano in trasparenze
cristalline.
Tutto è lontano,
come volti che si accavallano
a voci antiche
della mia vita.
yama
CASA
Brandelli di sogno
sfilano diafani
come crinali
in un’alba d’estate.
Brandelli di gioia,
del colore del grano,
s’intuiscono
nell’incipiente calura.
Brandelli di memoria,
come veli pastello,
s’insinuano in trasparenze
cristalline.
Tutto è lontano,
come volti che si accavallano
a voci antiche
della mia vita.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 12:59, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 9 del luglio 2002
LE OCCASIONI PERDUTE
Amor mio dolce
sogno il tuo volto,
sogno ciò che m’è stato tolto
e sogno la tua voce.
Penso a quel che non sarà
a quel che il tuo sguardo prometteva
per rompere della vita la discesa,
ma che ormai più non verrà.
Dal mondo tanto ho avuto
che pur pensando alla rinuncia,
pur nell’oblio che s’annuncia,
lasciare non ho potuto.
Mi spiace solo che per compenso
non esista un intermedio sentire
che per l’umano gioire,
appaghi almeno un senso.
yama
LE OCCASIONI PERDUTE
Amor mio dolce
sogno il tuo volto,
sogno ciò che m’è stato tolto
e sogno la tua voce.
Penso a quel che non sarà
a quel che il tuo sguardo prometteva
per rompere della vita la discesa,
ma che ormai più non verrà.
Dal mondo tanto ho avuto
che pur pensando alla rinuncia,
pur nell’oblio che s’annuncia,
lasciare non ho potuto.
Mi spiace solo che per compenso
non esista un intermedio sentire
che per l’umano gioire,
appaghi almeno un senso.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 13:00, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 10 dell'agosto 2002
NUBI
É un gioco inseguir le nuvole,
vederle mutare,
adattarsi e ricombinarsi
in mille sembianze.
É un gioco vedere il vento
scolpire nembi e cirri
e lasciare il mondo
e nel biancore perdersi.
É un gioco lasciare il tempo
per scoprire in cielo
i tuoi occhi e le tue labbra
e i tuoi fianchi.
É un gioco ...
che non si può afferrare,
é un sogno che si può solo amare,
é un'emozione che si dissolve nel reale.
yama
NUBI
É un gioco inseguir le nuvole,
vederle mutare,
adattarsi e ricombinarsi
in mille sembianze.
É un gioco vedere il vento
scolpire nembi e cirri
e lasciare il mondo
e nel biancore perdersi.
É un gioco lasciare il tempo
per scoprire in cielo
i tuoi occhi e le tue labbra
e i tuoi fianchi.
É un gioco ...
che non si può afferrare,
é un sogno che si può solo amare,
é un'emozione che si dissolve nel reale.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 13:00, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 13 dell'agosto 2002
INTROSPEZIONE
Artificiosi istanti
segnano il tempo
che non sarà,
momenti di ragione
sfumano attimi
del non potrà,
pause di passione
inseguono tempi
di normalità.
yama
INTROSPEZIONE
Artificiosi istanti
segnano il tempo
che non sarà,
momenti di ragione
sfumano attimi
del non potrà,
pause di passione
inseguono tempi
di normalità.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 13:01, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 14 dell'agosto 2002
LUNA PIENA NEL BOSCO
Nere fronde si stagliano
sullo stellato cielo
e nitide sagome di
avite case.
Freddi fuochi di luna
e neri di bosco
e luci ed ombre
s’alternano tra i rami.
Ragli d’allocco
e fischiar di civette,
d’ombra in ombra
invisibili s’ingannano.
Rami ritorti ed aspri sassi
e battiti e striscii,
per ancestrale affanno,
intimoriscono l’anima.
yama
LUNA PIENA NEL BOSCO
Nere fronde si stagliano
sullo stellato cielo
e nitide sagome di
avite case.
Freddi fuochi di luna
e neri di bosco
e luci ed ombre
s’alternano tra i rami.
Ragli d’allocco
e fischiar di civette,
d’ombra in ombra
invisibili s’ingannano.
Rami ritorti ed aspri sassi
e battiti e striscii,
per ancestrale affanno,
intimoriscono l’anima.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 13:02, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 15 del settembre 2002
L’AMANTE
Col tuo sentire
pensi al passato
vedi il mondo
coi tuoi occhi.
L’illusione s’avanza
e si rafforza
dolce è l’oblio
del non pensare,
ma il tempo
passa inclemente,
segnando membra
e chiome ribelli.
Nulla muta,
virtuale è la battaglia
e tra le tue braccia
ascolto il vuoto.
yama
L’AMANTE
Col tuo sentire
pensi al passato
vedi il mondo
coi tuoi occhi.
L’illusione s’avanza
e si rafforza
dolce è l’oblio
del non pensare,
ma il tempo
passa inclemente,
segnando membra
e chiome ribelli.
Nulla muta,
virtuale è la battaglia
e tra le tue braccia
ascolto il vuoto.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 13:02, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 16 del settembre 2002
LUCE ED OMBRA
Triste è la notte,
mentre l’ombre strisciano
a soffocare il sole
e togliere colori alla vita.
Tristi le tenebre s’avanzano
e di lacrime,
nella cupa assenza di luce,
la solitudine avvolgono.
Ma bella è la notte
e bella è l’oscurità,
perché nell’accogliente intimità del buio
tra le tue braccia scivolo
e il sole più non mi serve.
yama
LUCE ED OMBRA
Triste è la notte,
mentre l’ombre strisciano
a soffocare il sole
e togliere colori alla vita.
Tristi le tenebre s’avanzano
e di lacrime,
nella cupa assenza di luce,
la solitudine avvolgono.
Ma bella è la notte
e bella è l’oscurità,
perché nell’accogliente intimità del buio
tra le tue braccia scivolo
e il sole più non mi serve.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 13:03, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 19 del settembre 2002
TRE NUVOLE
Tre nuvole
s’inseguono sui monti,
arditi rossi e forti turchesi
le dipingono.
Nitidi profili
di vette frastagliate
indicano al sole
il cammino del riposo.
Elettrici azzurri
striano il cielo,
mentre attimi lenti
segnano il tramonto.
La sera mi attende
e mi sorride,
con labbra turgide
e dolci occhi di donna.
yama
TRE NUVOLE
Tre nuvole
s’inseguono sui monti,
arditi rossi e forti turchesi
le dipingono.
Nitidi profili
di vette frastagliate
indicano al sole
il cammino del riposo.
Elettrici azzurri
striano il cielo,
mentre attimi lenti
segnano il tramonto.
La sera mi attende
e mi sorride,
con labbra turgide
e dolci occhi di donna.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 13:04, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 20 del settembre 2002
SOGNI
Sogni …
… sentieri di memorie antiche,
che affanno creano a camminatori
che del tempo esplorano le ombre.
Ed io tra loro, col fiato corto arranco,
tra rimpianti e compiacimenti,
di vecchie speranze e antiche azioni.
Nella foschia della memoria scorgo
di vecchi amori il pallido ricordo
e di nuove fiamme il ruggire cocente.
Sogni, come vane parole,
inetti a fermare della realtà l’avvento
o del quotidiano affanno lo sgomento.
Sogni che dall’anima antica
estraggono il conforto, con immagini
di dolci carni e di rotondi affetti.
Sogni, oblio d’inganni,
che da notte fino all’alba son condotti
e al giorno donati,
come fiori di salvezza
che all’animo cantano amore
e alla mente ricordano il dolore.
yama
SOGNI
Sogni …
… sentieri di memorie antiche,
che affanno creano a camminatori
che del tempo esplorano le ombre.
Ed io tra loro, col fiato corto arranco,
tra rimpianti e compiacimenti,
di vecchie speranze e antiche azioni.
Nella foschia della memoria scorgo
di vecchi amori il pallido ricordo
e di nuove fiamme il ruggire cocente.
Sogni, come vane parole,
inetti a fermare della realtà l’avvento
o del quotidiano affanno lo sgomento.
Sogni che dall’anima antica
estraggono il conforto, con immagini
di dolci carni e di rotondi affetti.
Sogni, oblio d’inganni,
che da notte fino all’alba son condotti
e al giorno donati,
come fiori di salvezza
che all’animo cantano amore
e alla mente ricordano il dolore.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 13:04, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 199 del novembre 2003
IL MARINAIO STANCO
Come stanco marinaio
seguo il canto delle sirene
e sono condotto
da un vento travolgente
tra scogli affilati
dov’è facile affondare
ma li io inseguo chimere
tra spruzzi salmastri
e vecchie bufere
per sfuggire plaghe
di stagnante bonaccia
dove nemmeno il mare
riesce a fluire.
yama
IL MARINAIO STANCO
Come stanco marinaio
seguo il canto delle sirene
e sono condotto
da un vento travolgente
tra scogli affilati
dov’è facile affondare
ma li io inseguo chimere
tra spruzzi salmastri
e vecchie bufere
per sfuggire plaghe
di stagnante bonaccia
dove nemmeno il mare
riesce a fluire.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 13:05, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 200 del novembre 2003
SCOGLIERE
Percorro a fatica
sentieri in salita
e il fiato mi sento mancare
tra rive scoscese
sul mare a calare.
Mare buio
pericoloso e inesplorato
eppure accattivante
desiderato
che schizzi di schiuma
scaglia al cielo
a catturare luce e colore.
Senza voltarmi indietro
al baratro m’affaccio
ad ammirare le gocce cadenti
su scoglio infrante
disegnare
arcobaleni iridescenti
così come gabbiano
stufo di camminare
l’ali dispiego
e nel vuoto mi lancio andare
a sfidare venti e spruzzi
con la sola speranza
di non finir
sugli scogli più aguzzi.
yama
SCOGLIERE
Percorro a fatica
sentieri in salita
e il fiato mi sento mancare
tra rive scoscese
sul mare a calare.
Mare buio
pericoloso e inesplorato
eppure accattivante
desiderato
che schizzi di schiuma
scaglia al cielo
a catturare luce e colore.
Senza voltarmi indietro
al baratro m’affaccio
ad ammirare le gocce cadenti
su scoglio infrante
disegnare
arcobaleni iridescenti
così come gabbiano
stufo di camminare
l’ali dispiego
e nel vuoto mi lancio andare
a sfidare venti e spruzzi
con la sola speranza
di non finir
sugli scogli più aguzzi.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 13:06, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 201 del novembre 2003
IL FREDDO
Gelo profondo
che ti entra nelle ossa
come sicario.
yama
IL FREDDO
Gelo profondo
che ti entra nelle ossa
come sicario.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 13:07, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 202 del novembre 2003
IL MIO AMICO DOWN
Dolci occhi
dai riflessi cobalto
sognano di sicuri affetti.
Occhi a mandorla
su sorriso a specchio
promettono doni di gioia.
yama
IL MIO AMICO DOWN
Dolci occhi
dai riflessi cobalto
sognano di sicuri affetti.
Occhi a mandorla
su sorriso a specchio
promettono doni di gioia.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 13:07, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 203 del novembre 2003
RICORDI 1
Sogni sbiaditi,
come vaghi cimeli
del mio passato.
yama
RICORDI 1
Sogni sbiaditi,
come vaghi cimeli
del mio passato.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 13:08, modificato 1 volta in totale.