Gruppo Amici della Poesia

DELLE GINESTRE

pietà delle ginestre al nuovo sole.

si sbriciola nel solco di una mano il tempo usato.

l'età del viaggio è parte del dolore.

PUNTO, A CAPO

"ma lo sai!? son stato punto!" ..." disse il matto dal balcone

" non mi dire!" fece Ignaro, era forse un calabrone?

"non capisci proprio un acca!" " gridò il matto con furore

"se mi avesse avvelenato sarei forse uno scrittore? "

STORMO

le macchie inflitte al blu si fanno cielo ...

conflitto di speranza storna l'ombra un canto nero.

TAGLIO LUCE

tre le stelle, polvere,

dal tetto cesellato un taglio luce,

e pure tace.

COME TELA

ordito da una trama infusa al vento

se ne và.

non è misericordia di un lamento

e non pietà .

ma vita nel sentir quello che sento.

PARENTESI

di stanza alla continuità l'anima mia

( promiscuo e affine il cuore )

non al riposo.

SUPPORTO

l'aria ha speso un alito per me,

un fiato ancora

mentre mi abbraccia, mentre mi ignora.

ULTIMO FRULLIO

laddove il verde stanco si riposa

tra la poltrona in raso e il davanzale

un ultimo frullio d'insetto approda

tra la stagione vecchia che non muore

e un'altra ancora che non so cantare.

ALLA VITA

la via dell'alba, nessun rumore

dal fondovalle un canto se ne va.

nessun rumore.

STANZE DI MEMORIA

perduto tra le stanze

il tempo sfiata l'armonia quanto mi duole ...

mi resta il cuore

PIANO INCLINATO

luce l'ombra dove più forte in me s'inclina il blu

PIANO INCLINATO

luce l'ombra dove più forte in me s'inclina il blu

APPOGGIO

non è che il vento,

ti pota e ti darà conforto

se non il tempo.

FURTO

e infine leverò quest'arco al sole ... l'alba mi freccia.

PESANTEZZA ( una dedica )

volesse il cielo quello sguardo così blu

ma oscuro è il suolo

e fitto l'abito.