Damiano Rossi

[damiano rossi]

TUTT'ALTRO

quiete in questo tempo non m'appare ... tutt'altro il cuore.

[damiano rossi]

NARCISO

1)

quel che abbiamo

non il tempo

ci salverà

2)

che sia per ora

un primo si

o null'altro

3)

guardai la luna

come chiamassi me

m'eclissai

4)

via da dove

prima mi specchiava

s'è riflessa

5)

flesso il prato

da un pendio

ora m'appare

6)

e chi mi stanca

ora negli occhi

la rugiada?

7)

sempre l'attesa

stipata come pioggia

non ripara

8)

che poi sia d'altro

il tempo si rifà

come null'altro

9)

e chi separa l'ombra

delle stelle

schiarirà ...

10)

... narciso è il vento.

[damiano rossi]

CROCIATA

un divario di luce

da una fonte fende fragile

una croce.

[damiano rossi]

HAIKU

strappo nel vento

il mio stendardo in volo

notti d'inverno

[damiano rossi]

NE DI VENTO

io districato amo come un cuore

che non mi sa di pioggia ne di vento

e non mi spegne il cantico che sale

e più divento uomo e più lo sento.

[damiano rossi]

TREBLINKA

via da dove l'ombra si distrugge

carcerata pelle contro il sale

in piaghe di dolore un altro affonda ...

un altro sale.

[damiano rossi]

MIGRANTE D'ALI

libero
dal
volo
in
gabbia
il
sole.

[damiano rossi]

COME

s'alza la noia un no,

difetta un solo sguardo

ed un assenso ...

come vivrò?

[damiano rossi]

FIAMME IN POSA

ho scritto un nome su di una parola

scossa come scorsa da un fantino

e senza attesa

e c'era arena e c'eran fiamme in posa

sospinte a egual misura alla pazzia

come chi parte o si riposa

[damiano rossi]

VETRI D'OCCHI

per vie di-stanze aperte

alle finestre vetri d'occhi

come sale reiterato

mossa quiete

da un cartiglio a pergamena

sulla pelle posa e stelle aperte

e notte il suo tremore vi trattiene

ancora un pò di casa attesa ...

mi manca il sole.

[damiano rossi]

PRIMA NOTTE

che poi la notte sia dicotomia

lo dicono le fronde tormentate

lo dice il vento rantolo asfissia

lo dicono le zolle rivoltate.

s'incrina un tralcio alla mia Lilith d'Eva

un balzo ch'è singulto e che riappare

alla sua veglia muta ch'era mia

del primo nato d'ultimo mortale.