L'uomo pescatore
Le reti che abbracciano i fondali
come braccia che stringono un bambino:
tanto dolci per sorreggerlo sicuro,
tanto ferme per imporre a lui il controllo.
Le barche illuminate nella notte,
ad attirare in massa stolte prede:
traghetti luminosi per chi, ignaro,
trapassa dalla vita nella morte.
La gente rumorosa, che lavora,
con movimenti rapidi e sicuri:
squadre di formiche indaffarate,
frenetiche ma in fila, ad eseguire.
Riti ancestrali e vecchie tradizioni,
gesti tramandati e mai imparati:
istinti primordiali ricevuti
alla nascita dell’uomo pescatore.
Vincenzo
Moderatori: Luca Necciai, ito nami
Vincenzo
Ultima modifica di amicipoesia il 17/02/2011, 12:14, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: creazione cartella autore
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Re: L'uomo pescatore
Mi chiamo Vincenzo Ferraro e saluto tutti con una mia poesia, sperando piaccia. A presto, V.
Re: Vincenzo
Una bella poesia che vale anche come metafora.Argomento
che ha interessato, poeti ,prosatori e pittori.
Anche la scultura non lo ha ignorato.Io stesso vi ho dedicato questi pochi versi:
Come pescatore l'unica sua rete
scorro paziente la memoria,offesa
sulle secche del tempo,a riallacciarne
le maglie,trame per remoti ricordi.
Qui caro amico ti troverai bene.Ti porgo i saluti miei e quelli dell'Amin.
Buona permanenza
che ha interessato, poeti ,prosatori e pittori.
Anche la scultura non lo ha ignorato.Io stesso vi ho dedicato questi pochi versi:
Come pescatore l'unica sua rete
scorro paziente la memoria,offesa
sulle secche del tempo,a riallacciarne
le maglie,trame per remoti ricordi.
Qui caro amico ti troverai bene.Ti porgo i saluti miei e quelli dell'Amin.
Buona permanenza
ito nami