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Gruppo Amici della Poesia • Gianni Regalzi - Pagina 99
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Re: Gianni Regalzi

Inviato: 15/12/2018, 13:33
da Gianni Regalzi
Si sente un pianto,
nella gola è sospeso
un mesto canto.

Alessandria, 7 Tevet 5779 (15/12/2018)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 19/12/2018, 20:42
da Gianni Regalzi
Vischiosa ragnatela
m'avvolge i timpani
e ho gli occhi miei feriti
d'allucinante luce d'obitorio.

Alessandria, 11 Tevet 5779 (19/12/2018)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 22/12/2018, 23:13
da Gianni Regalzi
Secchi riflessi d'ombre inesistenti.
Invano cerco l'alba
attorno solo echi senza voce.

Alessandria, 14 Tevet 5779 (22/12/2018)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 24/12/2018, 20:21
da Gianni Regalzi
Ora c'è vento, vedo dei colori,
sento mormorii sconosciuti.

Non voglio più finir nel fiume in piena,
è troppo fredda e limacciosa l'acqua.

Alessandria, 16 Tevet 5779 (24/12/2018)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 24/12/2018, 22:45
da Gianni Regalzi
COLTRI DI MUSCHIO

Spesse coltri di muschio
sulle mura sbrecciare
nascondono le ombre
di un glorioso passato.

Ora il silenzio tace
e uno strano languore intorno sparge.

Alessandria, 12 Marzo 2018
Gianni Regalzi
(Cittadella Militare di Alessandria)

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 25/12/2018, 10:10
da Gianni Regalzi
E fu silenzio e fu silenzio e quiete.
Infine un'altra Alba mi raggiunse,
un'Alba con diverse armonie
avvolte da colori sconosciuti.

Alessandria, 17 Tevet 5779 (25/12/2018)
Gianni Regalzi
(Diritti Riservati Legge 633 del 1941)

(Comunque "Ora il Silenzio Tace" era un mio verso...A buon intenditor... Legge 633 del 1941)

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 25/12/2018, 20:44
da Gianni Regalzi
PADRE

Aspetta, non andare
il mondo è troppo grande,
non è ancor giunto il tempo,
ti devo ancora dire molte cose.

FIGLIO

Non sono più bambino
ormai mi sento pronto
a fare la mia strada
il tempo delle mele è ormai finito.

PADRE

Mi fai tornare in mente
le stesse mie parole
quando col sole in fronte
sfidai le mie paure e mi imbarcai.

In terre sconosciute
leggero mossi il passo
e dopo mille affanni
percorsi la mia strada a fato alterno.

FIGLIO

Papà, la Tua esperienza
farà per me da stella,
ma è giunto il mio momento
devo sfidar le insidie per l'alloro.

PADRE

Sappi soltanto che
il mondo è molto strano,
un giorno era miseria,
ma c'era tanta solidarietà.
Oggi il danaro è un mito
il tempo mai non basta
e se qualcuno piange
invano sparge al vento i suoi sospiri.

FIGLIO

Lo so papà, però io devo andare.

PADRE

Accetta questa mia benedizione,
e non dimenticarti
che anche quando tornerò alla terra,
sarò sempre con Te.

Ora puoi andare incontro alla Tua Aurora.
Ti voglio Tanto bene figlio mio,
non lo dimenticare.

FIGLIO

Grazie Papà sarai il mio timone,
Ti voglio tanto bene.

Alessandria, 25 Tevet 5778 (23/1/2018)
Gianni Regalzi
(Da “Silenzi e Pensieri” dir.ris. Legge 633 del 1941)

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 25/12/2018, 21:00
da Gianni Regalzi
Giorni distratti e virgole
sparse a caso nel turbinio del tempo.

Mi guardo attorno e attendo un'altra Aurora.

Alessandria, 17 Tevet 5779 (25/12/2018)
Gianni Regalzi
(dir.ris. Legge 633 del 1941)

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 26/12/2018, 11:25
da Gianni Regalzi
Dalla gelida coltre di un addio
può rispuntare un fiore.

Alessandria, 18 Tevet 5779 (26/12/2018)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 29/12/2018, 18:36
da Gianni Regalzi
U SÓ PRUFŰM
(Dedicata a Mia moglie Marisa nel giorno
del nostro anniversario di matrimonio)

‘Na vota u noster mar a Burmia l’era
andavu ‘n bicicleuta a la maten,
con dói subric el pón e la barbera,
‘na lёsa ‘d burgunzóla e i salamen.

La strà l’era ‘ngeraija e ‘l gròn puvrón,
a m’allurdava ‘l braiji e la camiza,
ma con la me murusa an su stangón,
a stava propi ben; l’era Marisa.

Con l’aria cóuda, i sò cavì durà
im caresavu j’ògg e u só prufüm
in divu ch’j’era propi annamurà.

Quònt’acqua cu j’è pasà propi ‘n cul fiüm,
ades són ciospu, griz e an po’ ansansà,
ma le l’è ‘ncur con me, co’u só prufüm.

Lisòndria, 1 Mars 2007
Gianni Regalzi
(da “Poesie d'Amore” dir.ris.)
(Foto By Gianni Regalzi)

TRADUZIONE
(Purtroppo la traduzione in lingua
non segue la metrica propria
dell'originale Sonetto in dialetto alessandrino).


IL SUO PROFUMO

Una volta il nostro mare era a Bormida
andavo in bicicletta alla mattina,
con due frittatine il pane e la Barbera,
una fetta di gorgonzola e i salamini.

La strada era inghiaiata e il gran polverone,
mi sporcava i pantaloni e la camicia,
ma con la mia fidanzata seduta sulla canna della bicicletta
mi sentivo felice, era MARISA.

Con l’aria calda, i suoi capelli biondi
mi accarezzavano gli occhi e il loro profumo
confortavano in mio amore.

Quanta acqua è passata in quel fiume,
ora sono brontolone, canuto e un poco rimbambito,
ma Lei è ancora con me, con il suo Profumo.

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 30/12/2018, 19:10
da Gianni Regalzi
QUEL TOCCO GRAVE

Stasera il lago è muto
e intorno aleggia un'atmosfera greve.

C'è nel suo specchio scuro un volto amaro,
un volto col terrore in fondo agli occhi.

Sarà il riflesso della stanca luna?
Sarà la triste fine di una vita?
Sarà solo un miraggio,
o l'ultimo sospiro d'un Amore?

Tremante immergo lento la mia mano
come a voler portargli un po' di quiete,
ma la mia guancia frema al tocco grave.

Alessandria, 9 Iyyar 5777 – (5/5/2017)
Gianni Regalzi
(Da “Silenzi e Pensieri” dir.ris.)

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 02/01/2019, 18:39
da Gianni Regalzi
PRUFŰM D’IN RICORD

U j’è in ricord cum riturna ant’la ment
tutt el siri quónd ch’a vagh a drumì.

A l’è in ricord ch’lè divers da tücc j’ater,
l’è ‘l prufüm d’in amur ch’j’hó pèrdì.

L’era frёsch cme na róza d’Avrì
e pulid acme l’aria ‘d muntagna, ma
forse le a l’hai nenta capì
e ta m’ha dacc in dulur infinì.

A me um basta stèi auzen ogni tónt
e parlèi con la vuz del me cór,
dedichei quater vers ‘d Puesia
e ricurdet che sensa le me a mór.

Lisòndria, 3 Mars 2004
Gianni Regalzi
(El fió del Bosch e l’anvud du smój)


(Traduzione dell'Autore)
(La traduzione in lingua non segue
alcuna regola metrica privandola
dell'armonia propria dell'originale)

PROFUMO D’UN RICORDO

C’è un profumo che mi torna alla mente
tutte le sere quando vado a dormire.
E’ un ricordo diverso dagli altri,
è il profumo di un amore perduto.
Era fresco come una rosa d’aprile
e pulito come l’aria di montagna, ma
forse lei non l’ha capito
e m’ha dato un dolore infinito.
A me basta starle vicino ogni tanto
e parlarle con la voce del mio cuore,
dedicarle quattro versi di Poesia
e ricordarle che senza lei io muoio.
P.S. La traduzione in lingua
non rispetta la metrica né la rima
e conseguentemente perde l’armonia.

Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 06/01/2019, 10:43
da Gianni Regalzi
E' rovinato il cielo sulla terra,
soltanto lame e acuminate spine.

Nessuna forma o Ambrosia dell'Eterno.

Alessandria, 28 Tevet 5779 (5/01/2019)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 07/01/2019, 10:48
da Gianni Regalzi
avanza l'onda
violenta ciò che incontra
e torna mare.

Alessandria, 7/1/2019
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 14/01/2019, 23:54
da Gianni Regalzi
E sull'antica quercia
altro non resta
che i segni disperati d'un Amore.

Alessandria, 8 Shevat 5779 (14/1/2019)
Gianni Regazli