Gianni Regalzi

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Gianni Regalzi
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M’ACCENDI E MI SPEGNI

M’accendi,
e mi spegni,
m’accendi,
e mi spegni.
Con luce accecante m’accendi,
con soffio di morte mi spegni.
Crudele creatura, chi sei?
Sei demone intriso d’azzurro?
Sei il nero più nero?
Sei gelo, sei sole?
Rugiada di bosco il tuo sguardo,
ma subito dopo l’inferno.
Ti leggo la mente e in un solo momento mi perdo,
non so decifrare il tuo dire,
e in un solo istante, ti prendo e ti perdo.
Sei un instabile bilico, il riflusso continuo di un’onda
e su questa dannata altalena s’offusca il mio senno.


Alessandria, 31/7/2005
Gianni Regalzi
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SENZA OMBRA NE LUCE

Anche quest’ultima illusione
di lacrime vane senza ombra né luce,
sale da rovi assassini
verso bave di nuvole sparse.
E’ un sospiro strozzato,
un silenzio, un saluto negato,
un bacio mai dato…………
è un lamento lontano
d’un sogno mai nato.

Alessandria, 21 Settembre 2005
Gianni Regalzi
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SPLEEN

M’avvolge all’improvviso
col suo intenso profumo di miele
quando l’aria cambia colore
nei tramonti e nelle aurore.
Quando stormi di storni
disegnano miraggi
nelle basse nuvole ottobrine,
ed il fioco bagliore d’un lume,
specchia sul muro dell’umida stanza
fatui fantasmi d’ombra.

Alessandria, 25 Luglio 2003 (5763)
Gianni Regalzi
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PAGINE NERE

Un freddo alito d’angoscia mi ghiaccia l’anima,
mentre a ponente si perde l’ultimo occaso.
Subdola tenebra foriera di paure
mi s’intarla nella mente e la divora.
Dov’è quel bambino felice,
quel ragazzo sereno d’un tempo,
quei narcisi a trombetta d’aprile,
quel profumo di felci e di muschio,
quel leggiadro torrente tra i monti,
quelle bave di nuvole chiare,
quel mare smeraldo nei tuoi occhi?.
Tutto è annegato nel cieco pozzo
delle inesorabile stagioni.
Ora, solo impenetrabile nebbia,
lurida neve, colomba malata,
bambola rotta,
impuri residui di vento nei miei occhi
ed un libro… un libro con le ultime pagine nere.

Gianni Regalzi
Alessandria, 22 Maggio 2004 (A.E. 5764)
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L’ULTIMO SILENZIO

Quando l’ultimo silenzio tace
apri il tuo cuore,
sentirai l’urlo disperato
della mia anima
che cerca l’eco di un tuo respiro
per non morire.

Alessandria, 27 Giugno 2004
Gianni Regalzi
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MARIE

Marie, brivido d’un sospiro.
Marie, incolmabile abisso d’ombra.
Marie, inquieto silenzio.
Marie, dolceaspro miele.
Marie, vertigine d’assoluto.
Marie, oblio notturno.
Marie, profumo di colori.
Marie, occhi gelidi come il fuoco.
Marie, tu est ma vie.

Alessandria, 26 Giugno 2004
Gianni Regalzi
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Et pourqoi non toute en français?
Avec titre:Sidi-Bel-Abbes?
ito nami
Gianni Regalzi
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IERI

M'immergo in quel passato
lontano dal tempo vile
fra l'ombre tanto amate
in quel sole d'aprile.
Tra l'acqua che scorreva
fra quelle sponde lenta
e il vento che cantava
nell'aria quasi spenta
in quel vecchio cortile
col fico e l'alto pino
ov'io correvo beato
quand'ero ancor bambino.
Correvo e non pensavo
al tempo che fuggiva,
ridevo e non badavo
al giorno che moriva.

Alessandria, 28 Novembre 2008
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Meno male che in giovane età non ci si accorge del rovinare del tempo,se no,addio cari ricordi di quel tempo,caro Gianni.Altro pregio di quella età è il tenace ingrammarsi nella memoria di essi.
ito nami
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QUEL RAGAZZO CON LA FISARMINICA

Suona un’armonica sull’umida strada.
Profumo d’antico pian piano m’inonda la mente.
Dolce-Amaro sale m’imperla gl’occhi.
Infinito desiderio di malinconia.
Voglia di nulla.
Voglia di tutto.
Voglia di vita.
Voglia di Te.

Alessandria, 10 Febbraio 2007
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MATTINO

Sento vibrar nell’aria
l’aurora profumata
…ed è mattino.

Eremo del deserto (Varazze)
Estate 1996
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NON VOGLIO PIU’ NULLA


Non voglio più vedere la luce del sole,
le sue spade mi feriscono l’anima.
Oscurate con un velo di nuvole nere
quella pallida luna:
un tempo mi donava notti di quiete,
ora mi perseguita col suo ambiguo languore.
Recidete con l’affilata falce,
i fiori di tutti i giardini:
rose, viole e tulipani,
né il loro colore, né il loro profumo
m’inteneriscono più il cuore.
Essiccate le rogge,
spegnete gli arcobaleni,
mutate i sorrisi col pianto,
soffocate le note del vento
…non resta che l’oblio
a ristorare la mia mente.

Gianni Regalzi
Alessandria,
Data: un maledetto giorno
di poco tempo fa.

Gianni Regalzi
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ARIDO GIARDINO

Non crescono più fiori
nel mio arido giardino
in questo gelido Aprile.
Solo tormentati lamenti di ferite eco lontane,
rinsecchite da quell’unico e diverso astro,
spento dalla tua crudele mano.


Alessandria, 18 Aprile 2004
Gianni Regalzi
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FELICITA’

Raggiungibile come le stelle.
Reale come un sogno.
Palpabile come un’ombra.
Presente come un’eco
ed eterna come un battito di ciglia.

Alessandria, 5 Ottobre 2008
Gianni Regalzi
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RICORDO

L'ombra d'un istante senza tempo
e l'eco d'un respiro,
colmano di vertigine
il ricordo d'un momento
che credevo infinito.

Alessandria, 5 Ottobre 2008
Gianni Regalzi
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