michael*santhers
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- Sommo poeta
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NOIA D'INVERNO
C'è chi si sposa per noia
per sentire un cuore
battere
nei paraggi
e per non sembrare
l’unico superstite
nelle notti d’inverno
quando il freddo
gela ansie e paure
e i pensieri
si sottomettono
alle tenebre
in certi posti
dove si vive
solo per non incontrare
la morte
che peggio
sembra
un eterno
..far niente...
---------------------------
Da: Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
www.santhers.com
per sentire un cuore
battere
nei paraggi
e per non sembrare
l’unico superstite
nelle notti d’inverno
quando il freddo
gela ansie e paure
e i pensieri
si sottomettono
alle tenebre
in certi posti
dove si vive
solo per non incontrare
la morte
che peggio
sembra
un eterno
..far niente...
---------------------------
Da: Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
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- Sommo poeta
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IL MIO GIOIELLO
Amore, dici sempre
che siamo due metà
di unica entità
allora perché il conto in banca
e intestato interamente a te ?
Dici che sei il mio gioiello
e io sono d’accordo
allora perché ti arrabbi
quando per paura di perderti
ti lascio sicura a casa
in custodia a tua madre
e ti sostituisco con bigiotteria?
Porto sempre una tua foto
per alleviare la nostalgia
quando mi assento per lavoro,
la guardo così mi convinco
che il posto ove mi trovo
col calore della tua immagine
non è peggio di quello
ove devo tornare
Al nostro idillio
fa da collante,la suocera
ovvero nostra amatissima madre
che a volte esagera
mette troppa colla
al punto che rimane anch'essa
attaccata alla nostra vita
------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
www.santhers.com
che siamo due metà
di unica entità
allora perché il conto in banca
e intestato interamente a te ?
Dici che sei il mio gioiello
e io sono d’accordo
allora perché ti arrabbi
quando per paura di perderti
ti lascio sicura a casa
in custodia a tua madre
e ti sostituisco con bigiotteria?
Porto sempre una tua foto
per alleviare la nostalgia
quando mi assento per lavoro,
la guardo così mi convinco
che il posto ove mi trovo
col calore della tua immagine
non è peggio di quello
ove devo tornare
Al nostro idillio
fa da collante,la suocera
ovvero nostra amatissima madre
che a volte esagera
mette troppa colla
al punto che rimane anch'essa
attaccata alla nostra vita
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Da:Poesie Cialtrone
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- Sommo poeta
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DUE NOVEMBRE
Tutte foto fatte prima dell’ultimo fiato
ma preparate severe al dolore
occhi nel vuoto riempito di tutto
Oggi si passeggia a discolpa
parlano i fiori con frasi
che forse non hanno voglia di dire
In questo circo di mimiche
ognuna aggiustata allo sguardo
che più plagia a coscienze il distacco
severo ci sono anch’io
a non dare indulti a severi giudizi
Osservo imponente il mausoleo
del palazzinaro pelliccia
senza pietà mi sfrattò a dicembre
col gelo che rendeva vetro
implori al salto di bocca
Più avanti a due passi
sotto marmi Indiani
intarsiati di angeli alati
lo strozzino Spennacorvi
lasciò mezzo paese al pianto in mutande
Insomma come tra i vivi
in questa bolgia di silenzi forzati
di sfarzi e stenti mai domi
ci sono anime buone e carogne
e i visitatori dispensano a tutti il rimpianto,
un maquillage all’ipocrisia
a renderla sentita pietà
Dopo lungo giro m’avvio all’uscita
sperando, a chi eterna pace
a chi sicuro l’inferno
e col solito ..amen,sigillo il congedo
---------------------------------------
Da:Vetriolo
www.santhers.com
ma preparate severe al dolore
occhi nel vuoto riempito di tutto
Oggi si passeggia a discolpa
parlano i fiori con frasi
che forse non hanno voglia di dire
In questo circo di mimiche
ognuna aggiustata allo sguardo
che più plagia a coscienze il distacco
severo ci sono anch’io
a non dare indulti a severi giudizi
Osservo imponente il mausoleo
del palazzinaro pelliccia
senza pietà mi sfrattò a dicembre
col gelo che rendeva vetro
implori al salto di bocca
Più avanti a due passi
sotto marmi Indiani
intarsiati di angeli alati
lo strozzino Spennacorvi
lasciò mezzo paese al pianto in mutande
Insomma come tra i vivi
in questa bolgia di silenzi forzati
di sfarzi e stenti mai domi
ci sono anime buone e carogne
e i visitatori dispensano a tutti il rimpianto,
un maquillage all’ipocrisia
a renderla sentita pietà
Dopo lungo giro m’avvio all’uscita
sperando, a chi eterna pace
a chi sicuro l’inferno
e col solito ..amen,sigillo il congedo
---------------------------------------
Da:Vetriolo
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- Sommo poeta
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BIGOTTI CRITICI E ASINI
A primavera
quando il torpore si arrende
alla luce che irradia i cuori
al risveglio d'amore
un asino trovò comodo in mancanza
di femmina raffreddare gli istinti
piuttosto feroci e sfuggiti al controllo
del richiamo di carne
in una pozzanghera che si offriva specchio
deforme per smorfie di irrequieti monelli
poi al sole si scosse con tremolii
volti a far scivolare l'acqua dalla malconcia
pelliccia e redarguire il sangue ribelle desto
troppo presto,brusco dal gelido inverno
e s'incamminò per un sentiero affiancato
di case e vicino a una di esse
grattò con forza la schiena
preparata a espellere il pelo in esubero
fiaccato dal gelo e pronto a far posto
a un nuovo manto di miglior estetica
indispensabile a un'auspicabile corteggiamento
inoltre tal gesto serviva ad addolcire
il sangue disertore al richiamo di compostezze
che mai sfuggivano a sera agli occhi di un padrone
esigente severo che del decoro aveva
fatto suo vanto alla comunità
e con la coda alla parete pennellò un fango
infiltrato pronto a seccarsi
..sul muro si compose una strana figura
subito notata da alcuni oziosi bigotti
scambiata per un passaggio marcato voluto
di Santità..ma tal notizia giunse all'orecchio
di un giornale locale stanco di inventare
letture per la noia di un paese fin troppo
tranquillo alla ricerca di nuove emozioni
-Alcuni critici si scrollarono antiche pigrizie
e parlarono subito di un'opera d'arte
di un errante geniale pittore votato all'anonimato
onde evitare che la sua fama prendesse
sopravvento sull'ingegno omaggiato
-Ora in quel luogo è accesa ancora una disputa
tra chi lo vuole oggetto di culto
e chi soltanto un posto prescelto da
un artista sublime
col solo intento di rivitalizzare un paese
dormiente e farlo conoscere oltre confine
-Io come sempre passai per caso
ed ebbi modo di dire..in fondo non c'è
differenza tra...Bigotti,Critici, Asini e
.........qualche lettore...........
-------------------------------------------------
Da:Voci Scomode
www.santhers.com
quando il torpore si arrende
alla luce che irradia i cuori
al risveglio d'amore
un asino trovò comodo in mancanza
di femmina raffreddare gli istinti
piuttosto feroci e sfuggiti al controllo
del richiamo di carne
in una pozzanghera che si offriva specchio
deforme per smorfie di irrequieti monelli
poi al sole si scosse con tremolii
volti a far scivolare l'acqua dalla malconcia
pelliccia e redarguire il sangue ribelle desto
troppo presto,brusco dal gelido inverno
e s'incamminò per un sentiero affiancato
di case e vicino a una di esse
grattò con forza la schiena
preparata a espellere il pelo in esubero
fiaccato dal gelo e pronto a far posto
a un nuovo manto di miglior estetica
indispensabile a un'auspicabile corteggiamento
inoltre tal gesto serviva ad addolcire
il sangue disertore al richiamo di compostezze
che mai sfuggivano a sera agli occhi di un padrone
esigente severo che del decoro aveva
fatto suo vanto alla comunità
e con la coda alla parete pennellò un fango
infiltrato pronto a seccarsi
..sul muro si compose una strana figura
subito notata da alcuni oziosi bigotti
scambiata per un passaggio marcato voluto
di Santità..ma tal notizia giunse all'orecchio
di un giornale locale stanco di inventare
letture per la noia di un paese fin troppo
tranquillo alla ricerca di nuove emozioni
-Alcuni critici si scrollarono antiche pigrizie
e parlarono subito di un'opera d'arte
di un errante geniale pittore votato all'anonimato
onde evitare che la sua fama prendesse
sopravvento sull'ingegno omaggiato
-Ora in quel luogo è accesa ancora una disputa
tra chi lo vuole oggetto di culto
e chi soltanto un posto prescelto da
un artista sublime
col solo intento di rivitalizzare un paese
dormiente e farlo conoscere oltre confine
-Io come sempre passai per caso
ed ebbi modo di dire..in fondo non c'è
differenza tra...Bigotti,Critici, Asini e
.........qualche lettore...........
-------------------------------------------------
Da:Voci Scomode
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- Sommo poeta
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TIPOLOGIA DI CANI
Cani da salotto
hanno tutto tranne la libertà
-Cani da pagliaio
legati a una catena
pregano la memoria del fattore somaro
affinchè non li dimentichi a digiuno
-Cani da pagliaio a mezzadria
spugne per calci e insulti
del padrone e del mezzadro
al suo propendere per l'uno e per l'altro
-Cani da recinto a guardia di ville
sanno che ferocia e voce da tenore
è premio di zuppone
e stritolare umani
significa essere abbattuti per liberarsi
-Cani da passeggio
ogni giorno si guadagnano l'indulto,
sfidano il sorteggio delle macchine
sperano che uno starnuto
apra le mani al naso del secondino e fuggire
-Cani status symbol
attori d'ogni giorno,prestano
la faccia a un coglione per renderlo visibile,
-Cani randagi
filosofi,meglio un giorno da cani
e non cento da zombie dal nome
........umani
--------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
www.santhers.com
hanno tutto tranne la libertà
-Cani da pagliaio
legati a una catena
pregano la memoria del fattore somaro
affinchè non li dimentichi a digiuno
-Cani da pagliaio a mezzadria
spugne per calci e insulti
del padrone e del mezzadro
al suo propendere per l'uno e per l'altro
-Cani da recinto a guardia di ville
sanno che ferocia e voce da tenore
è premio di zuppone
e stritolare umani
significa essere abbattuti per liberarsi
-Cani da passeggio
ogni giorno si guadagnano l'indulto,
sfidano il sorteggio delle macchine
sperano che uno starnuto
apra le mani al naso del secondino e fuggire
-Cani status symbol
attori d'ogni giorno,prestano
la faccia a un coglione per renderlo visibile,
-Cani randagi
filosofi,meglio un giorno da cani
e non cento da zombie dal nome
........umani
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Da:Poesie Cialtrone
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
SAGGEZZE AL VINO
Ogni porta ha la sua serratura
con la sua chiave
ma la fantasia entra dalla finestra
disse sbronzo il Barone Macera Vreccia Selciascarrupa
non che Conte di Giuncaglia di Secchiosiero
Duca di Vragliaverpera di Lupinella
Principe di Rotomballa di Zeccionia
Sono tutti matrimoni di convenienza
scudati dalla parola amore
ma in realtà
le donne amano i polli,
preti e politici le pecore,
le pantegane i maiali,
gli statali i boschi,
le volpi gli asini,
i cani le bistecche,
Io ad esempio,un vecchio trombone
suonato con filigrana
sposato a un farfalla
che andava di fiore in fiore
-mah! rispose la Contessa Pericle Degli Acchiappi
tra un sorriso a tagliola,
se proprio vuoi ragionare a metafore
possiamo dire si tratti
del connubio tra una volpe e un cervo
In questo Regno
ci sono più corna che capelli,
tutti falsi adulatori
per un ducato
venderebbero la madre
sul più squallido marciapiede
-------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
www.sannthers.com
con la sua chiave
ma la fantasia entra dalla finestra
disse sbronzo il Barone Macera Vreccia Selciascarrupa
non che Conte di Giuncaglia di Secchiosiero
Duca di Vragliaverpera di Lupinella
Principe di Rotomballa di Zeccionia
Sono tutti matrimoni di convenienza
scudati dalla parola amore
ma in realtà
le donne amano i polli,
preti e politici le pecore,
le pantegane i maiali,
gli statali i boschi,
le volpi gli asini,
i cani le bistecche,
Io ad esempio,un vecchio trombone
suonato con filigrana
sposato a un farfalla
che andava di fiore in fiore
-mah! rispose la Contessa Pericle Degli Acchiappi
tra un sorriso a tagliola,
se proprio vuoi ragionare a metafore
possiamo dire si tratti
del connubio tra una volpe e un cervo
In questo Regno
ci sono più corna che capelli,
tutti falsi adulatori
per un ducato
venderebbero la madre
sul più squallido marciapiede
-------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
COMARE
Penso
occhi azzurri
come cieli
raccontati
flebile amore
deriso da comare
e immesso
nel lungo tempo
delle mancate attese
...mi sottopongo
al massacro
incantano le loro voci
seppur maligne
celebrano
il matrimonio dei nomi
giocano a unire
due cuori
che hanno trovato
porte chiuse
in ogni sogno
----------------------
Da:Silenzi Che Hanno Parlato Al Vento
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occhi azzurri
come cieli
raccontati
flebile amore
deriso da comare
e immesso
nel lungo tempo
delle mancate attese
...mi sottopongo
al massacro
incantano le loro voci
seppur maligne
celebrano
il matrimonio dei nomi
giocano a unire
due cuori
che hanno trovato
porte chiuse
in ogni sogno
----------------------
Da:Silenzi Che Hanno Parlato Al Vento
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
AQUILONI
Aquiloni al cielo
pezze di Dio Arlecchino
immolato a clown
per strappare sorrisi
a bimbi che si difendono
nel cruccio
e vecchi senza denti
lasciati ai mercati generali
per non mangiare
Pensieri colorati
in balia del vento
disegnano sogni
che si possono guidare
Cuori di pezze
nel librarsi
diventano senza tempo
Migrazioni
guinzaglio
di arrivi e partenze
in una mano al capolinea
statica speranza
----------------------------------------
Da:Soste Precarie
www.santhers.com
pezze di Dio Arlecchino
immolato a clown
per strappare sorrisi
a bimbi che si difendono
nel cruccio
e vecchi senza denti
lasciati ai mercati generali
per non mangiare
Pensieri colorati
in balia del vento
disegnano sogni
che si possono guidare
Cuori di pezze
nel librarsi
diventano senza tempo
Migrazioni
guinzaglio
di arrivi e partenze
in una mano al capolinea
statica speranza
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Da:Soste Precarie
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
POPOLO
Popolo,occhiali al c..o
e fiori alle corna
un occhio bendato
e l’altro incollato alla toppa
mano al calendario
e l’altra in andirivieni
-Palle e palloni
in sostituzione a crani
-Civiltà
in alba ad Atene
s’inchiodò per secoli
a mezzo giorno a Roma
cadde morente ad Arcore
si spense a Bettola
…….AMEN……
----------------------------
Da:Poesie Cialtrone
www.santher.com
e fiori alle corna
un occhio bendato
e l’altro incollato alla toppa
mano al calendario
e l’altra in andirivieni
-Palle e palloni
in sostituzione a crani
-Civiltà
in alba ad Atene
s’inchiodò per secoli
a mezzo giorno a Roma
cadde morente ad Arcore
si spense a Bettola
…….AMEN……
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Da:Poesie Cialtrone
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- Sommo poeta
- Messaggi: 1053
- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
SGUARDI D'OLTRE
I cani si litigano le ombre
e con la coda giocano
a ping pong le mosche
che col ronzio doppiano pensieri
accatastati da labbra
facchini a despoti desideri
Tonfi di palloni
su selciato mola di scarpe
e catrame sconfinato
rende calura al sole
occhio guercio beffardo
dietro tetti,copertine di libri
narrano morti
in storie col finale da ereditare
Anemie di pazienze
ruscelli lacrime di cielo
lacci di placente
legano sassi cinerei
vedette all’incompiuto
Corvi
secondini al nefasto
gracchiano a inquadrare
rigorose libertà al pascolo
Mirini d’oltre morente
croci su monti di pietà
estorte al perdono
d’adatte cupidigie consapevoli
Carta carbone la notte
fedele ,copia anime
da restituire all’alba
affamata di novità regresse
------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
e con la coda giocano
a ping pong le mosche
che col ronzio doppiano pensieri
accatastati da labbra
facchini a despoti desideri
Tonfi di palloni
su selciato mola di scarpe
e catrame sconfinato
rende calura al sole
occhio guercio beffardo
dietro tetti,copertine di libri
narrano morti
in storie col finale da ereditare
Anemie di pazienze
ruscelli lacrime di cielo
lacci di placente
legano sassi cinerei
vedette all’incompiuto
Corvi
secondini al nefasto
gracchiano a inquadrare
rigorose libertà al pascolo
Mirini d’oltre morente
croci su monti di pietà
estorte al perdono
d’adatte cupidigie consapevoli
Carta carbone la notte
fedele ,copia anime
da restituire all’alba
affamata di novità regresse
------------------------------
Da:Destini E Presagi
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
I GATTI
I gatti anarchici solitari
non amano nè i padroni
nè i sindacati
e quando s'assoggettano
barattano la loro compagnia col pasto
Pigri,diffidenti ci riportano alle origini
prima di diventare schiavi del progresso
e cani ruffiani leccapiedi dei politici,
sono gli occhi della notte
che fa l'amore con se stessa
Scrivono al tempo con le fusa
vanno a capo con la coda
mettono qualche topo a virgola
affidano al vento le missive
poi vagabondi si nascondono
per sfuggire ogni risposta
stremata sugli alberi e sui tetti
-declamano con artigli il silenzio
...della libertà
------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
www.santhers.com
non amano nè i padroni
nè i sindacati
e quando s'assoggettano
barattano la loro compagnia col pasto
Pigri,diffidenti ci riportano alle origini
prima di diventare schiavi del progresso
e cani ruffiani leccapiedi dei politici,
sono gli occhi della notte
che fa l'amore con se stessa
Scrivono al tempo con le fusa
vanno a capo con la coda
mettono qualche topo a virgola
affidano al vento le missive
poi vagabondi si nascondono
per sfuggire ogni risposta
stremata sugli alberi e sui tetti
-declamano con artigli il silenzio
...della libertà
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Da:Poesie Cialtrone
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
UMANOIDI
Molti animali regolano il numero di nidiate
a seconda della stagione se proficua o meno,
i così detti umani mettono figli al mondo
in povertà assoluta con scarsità di cibo
Gli animali rubano per mangiare
e quando a mal modo vengono puniti
conservano paura eterna trasmessa ai simili
i così detti umani sono così stupidi
che perseverano depredi sociali
convinti di farla franca
ignari che la storia prima o poi svela tutto
Certo è anche l’impunità a evitare rinsavio
d’umanoidi i quali se venissero bastonati in piazza
oltre al dolore,deterrente sarebbe la vergogna
---------------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
www.santhers.com
a seconda della stagione se proficua o meno,
i così detti umani mettono figli al mondo
in povertà assoluta con scarsità di cibo
Gli animali rubano per mangiare
e quando a mal modo vengono puniti
conservano paura eterna trasmessa ai simili
i così detti umani sono così stupidi
che perseverano depredi sociali
convinti di farla franca
ignari che la storia prima o poi svela tutto
Certo è anche l’impunità a evitare rinsavio
d’umanoidi i quali se venissero bastonati in piazza
oltre al dolore,deterrente sarebbe la vergogna
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Da:Poesie Cialtrone
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
HOTEL ALBA
L’albergo segnava il confine
tra periferia dolente e città frenetica,
l’nsegna corrosa dal gelo
con lettere scoppiate al sole
appiglio a tele di ragno
rese nere da smog e polvere
Il portiere con sguardo da faina
e movenze da macellaio d’un tempo
scrutava la prateria per individuare
agnellini alla mattanza,
si frugava le mani e poi concave
a simulare peso di carni fresche
alla bilancia stanca del ballo macabro
Un fioraio si ribadì l’indirizzo
trovando l’omaggio sprecato al posto
poi come a dire anche l’inferno
ha la sua etica entrò nella hall
e scomparve come topo in cantina
richiamato dall’odore di formaggio
Poco dopo uscì un angelo ribelle
con un'età tra un fiore e un cipresso
guidava due tacchi senza patente,
il pericolo di cadere era evidente,
aveva una rosa tatuata sulle labbra
e una parrucca douple face
mamma a mostrare il grugno
e figlia scapricciata al sorriso finto
visto che i denti allenati
solo ad azzannare la vita
Strinse sotto l'ascella la borsetta
copertina del suo vangelo di paradisi finti
----------------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
tra periferia dolente e città frenetica,
l’nsegna corrosa dal gelo
con lettere scoppiate al sole
appiglio a tele di ragno
rese nere da smog e polvere
Il portiere con sguardo da faina
e movenze da macellaio d’un tempo
scrutava la prateria per individuare
agnellini alla mattanza,
si frugava le mani e poi concave
a simulare peso di carni fresche
alla bilancia stanca del ballo macabro
Un fioraio si ribadì l’indirizzo
trovando l’omaggio sprecato al posto
poi come a dire anche l’inferno
ha la sua etica entrò nella hall
e scomparve come topo in cantina
richiamato dall’odore di formaggio
Poco dopo uscì un angelo ribelle
con un'età tra un fiore e un cipresso
guidava due tacchi senza patente,
il pericolo di cadere era evidente,
aveva una rosa tatuata sulle labbra
e una parrucca douple face
mamma a mostrare il grugno
e figlia scapricciata al sorriso finto
visto che i denti allenati
solo ad azzannare la vita
Strinse sotto l'ascella la borsetta
copertina del suo vangelo di paradisi finti
----------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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IO RICCO
Sono un uomo ricco e felice
ho una villa che affaccia sul parco comunale
qualcuno la chiama baracca
Ho una piscina che chiamano vasca
ai piedi di una cascata definita sporca doccia
Un campo da baseball
ma c’è chi si ostina a dire si tratti
di un orto abusivo che zappo
Sono un attore western
e le malelingue dicono
che col pollice alzato
e l’indice puntato allo specchio,scoreggio
Ho una limousine con quaranta posti
con la quale attraverso il paese,
i denigratori chiamano autobus
Ho una collezione di oggetti antichi
che i soliti osano definire rottamaio
Quante male lingue
se la gente pensasse ai fatti propri
e mi lasciasse in pace…
Semplicemente…sognare
-------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
http://www.santhers.com
ho una villa che affaccia sul parco comunale
qualcuno la chiama baracca
Ho una piscina che chiamano vasca
ai piedi di una cascata definita sporca doccia
Un campo da baseball
ma c’è chi si ostina a dire si tratti
di un orto abusivo che zappo
Sono un attore western
e le malelingue dicono
che col pollice alzato
e l’indice puntato allo specchio,scoreggio
Ho una limousine con quaranta posti
con la quale attraverso il paese,
i denigratori chiamano autobus
Ho una collezione di oggetti antichi
che i soliti osano definire rottamaio
Quante male lingue
se la gente pensasse ai fatti propri
e mi lasciasse in pace…
Semplicemente…sognare
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Da:Poesie Cialtrone
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CERTI CRITICI
Certi critici allergici al lavoro
per darsi una professione
elogiano schifezze
e studiano come renderle
uniche, sublime e decantarle,
il pubblico non capisce
di sicuro si stupisce
del prezzo alle stelle
come il prestigio del compratore
perciò in certe case appendono
quadri da far vergognare le pareti
Come pure elogiano poesie
per il semplice fatto
siano incomprensibili allo stesso autore
e allora danno spiegazioni
e nel farlo ignari si forzano a poeti
e danno senso a farneticazioni
Insomma alla fine i critici
sono buoni pittori e poeti
ma per emergere dal mediocre
hanno bisogno d’aver meriti a elogiare
l’incomprensibile a ogni costo
è l’unico recipiente senza fondo
ove si può versare il pensiero a ogni tempo
e renderlo immortale
Ogni mito ha creatori
e questi essi stessi miti del creare
perciò spesso,osannati
cercati,riveriti e ben pagati
Al popolo si può fare credere di tutto
persino palline di pecore
per gustose olive del Salento
come pure bulbi di ciclamini
per raro tartufo nero dell’Himalaia
--------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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per darsi una professione
elogiano schifezze
e studiano come renderle
uniche, sublime e decantarle,
il pubblico non capisce
di sicuro si stupisce
del prezzo alle stelle
come il prestigio del compratore
perciò in certe case appendono
quadri da far vergognare le pareti
Come pure elogiano poesie
per il semplice fatto
siano incomprensibili allo stesso autore
e allora danno spiegazioni
e nel farlo ignari si forzano a poeti
e danno senso a farneticazioni
Insomma alla fine i critici
sono buoni pittori e poeti
ma per emergere dal mediocre
hanno bisogno d’aver meriti a elogiare
l’incomprensibile a ogni costo
è l’unico recipiente senza fondo
ove si può versare il pensiero a ogni tempo
e renderlo immortale
Ogni mito ha creatori
e questi essi stessi miti del creare
perciò spesso,osannati
cercati,riveriti e ben pagati
Al popolo si può fare credere di tutto
persino palline di pecore
per gustose olive del Salento
come pure bulbi di ciclamini
per raro tartufo nero dell’Himalaia
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Da:Poesie Cialtrone
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