NOTTE D'ALVEARI
Inviato: 27/04/2013, 5:57
Le undici di sera
nel piccolo centro storico
vegliato da lampioni appisolati,
nel tremolio masticavano il buio
disegnavano ombre di compagnia
-Su una vecchia antenna TV
croce del sapere regresso
e punto cardinale di nessuna rotta,
stanca di non aver cambiato
le coscienze,
sostava appallottato di presagi
un gufo,lanciava sinistro canto
di sciagure
sulle ali di un vento
tiepido d’implori
infuriato a voler giungere
in anticipo al recapito funereo
mentre pigre nuvole
nell’orgasmo di dissolversi
su preghiere rifiutate
scoprivano oasi di stelle
tremanti come se tra esse
ci fosse una designata
a lugubre maleficio acclamato
...D’un tratto
delle urla sbarbarono
l’intonaco cadente
delle case
ma io non volli indagare
in una notte come tante
con qualche vita che se ne andava
anonima senza tempo per salutare
in uno dei tanti alveari di respiri
del mondo col finto sollievo
avrebbe estorto
in rimembranze affievolite
quattro chiacchiere soffiate
convertite in mani congiunte
dita saltanti a palline
effigi di biascichii
sotto teste chinate
- Imperterrito
il gufo lanciò spilli ai cervelli
fino alle prime luci del mattino
--------------------------------
Da:Soste Precarie
www.santhers.com
nel piccolo centro storico
vegliato da lampioni appisolati,
nel tremolio masticavano il buio
disegnavano ombre di compagnia
-Su una vecchia antenna TV
croce del sapere regresso
e punto cardinale di nessuna rotta,
stanca di non aver cambiato
le coscienze,
sostava appallottato di presagi
un gufo,lanciava sinistro canto
di sciagure
sulle ali di un vento
tiepido d’implori
infuriato a voler giungere
in anticipo al recapito funereo
mentre pigre nuvole
nell’orgasmo di dissolversi
su preghiere rifiutate
scoprivano oasi di stelle
tremanti come se tra esse
ci fosse una designata
a lugubre maleficio acclamato
...D’un tratto
delle urla sbarbarono
l’intonaco cadente
delle case
ma io non volli indagare
in una notte come tante
con qualche vita che se ne andava
anonima senza tempo per salutare
in uno dei tanti alveari di respiri
del mondo col finto sollievo
avrebbe estorto
in rimembranze affievolite
quattro chiacchiere soffiate
convertite in mani congiunte
dita saltanti a palline
effigi di biascichii
sotto teste chinate
- Imperterrito
il gufo lanciò spilli ai cervelli
fino alle prime luci del mattino
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Da:Soste Precarie
www.santhers.com