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Re: Gianni Regalzi
Inviato: 05/03/2013, 10:54
da Gianni Regalzi
TRA UN NULLA E IL NULLA
Tra un nulla e il nulla
soltanto un bacio e un fiore
e per un solo istante un breve lampo.
Subito dopo ombra e foglie amare.
Alessandria, 5 marzo 2013
Gianni Regalzi
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri”)
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 11/03/2013, 9:56
da Gianni Regalzi
LA VAL DI RATT
Ala maten-na quònd ch’a sa svigiuma,
Lisòndria l’è pü bèla
che Ruma.
Sònta Maria ‘d caste
còl campanen du Dom, i fon DIN – DON.
An via Milazzo ui stava la Giuana
ch’la fava la pitana con sò mama
e, an sel purtòn co’l con,
u j’era sò frade cui tniva a mon.
An popi ‘n la, ui stava la Gazia
ch’la bestemmiava semper
an mèz la via e, se stavi nent atent,
ut dava in pe ‘n tel cü e in couz ez an ti denc.
Celeste, ans el cantòn us ripusava
dop tütt u dì sü e zü pèr la sità.
Con lü dòi gross bursòn semper al purtava,
ma cul cu j’era andrenta
ansёn u la mai scuatà.
Na vota, j’era citt, tònc ani fa,
am viz ch’a scuratlava per la via,
curinda dre a ‘n balón arciapatà;
Celeste u ma ciamà con la vuz basa:
“Fanciott ven chi ch’at digh la verità”.
J’hò vist ‘n ti sò ògg
tristёsa ed emusiòn,
e dop an po’ u ma dicc,
fondmi vighi i dói bursón:
“Sat se ca j’hò chi ‘ndrenta?
……tütt la me disperasión.
Lisòndria, 18 G-ügn 2004
Gianni Regalzi
(El fiò del Bosch e l’anvud du Smój)
Traduzione. LA VALLE DEI TOPI
Al mattino quando ci svegliamo, Alessandria è più bella di Roma.
S.Maria di Castello e il campanile del Duomo fanno Din-Don.
In v. Milazzo abitava la Giovanna che faceva la prostituta con sua mamma, e sul portone col cane c’era suo fratello, il protettore.
Poco più avanti abitava la Gaggia che bestemmiava sempre per la via
e se non stavi accorto, ti dava i calci sul sedere e sui denti.
Celeste all’angolo della via si riposava dopo aver trascorso la giornata
In giro a elemosinare. Portava sempre appresso due borsoni di cui nessuno sapeva il contenuto.
Ricordo, ero un bambino, giocavo a palla per la via. Celeste mi chiamò con la sua voce roca: “Ragazzo vieni qui che ti dico la verità”.
Scorti nei suoi occhi tristezza ed emozione e dopo un poco mi disse, mostrandomi i due borsoni: “Sai cosa contengono? Tutta la mia disperazione”.
(N.B. La traduzione non rispetta assolutamente la metrica originale perdendo conseguentemente tutta la musicalità dei versi in dialetto).
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 13/03/2013, 21:44
da ito nami
purtroppo una traduzione ci voleva,caro Gianni,Io che ho vissuto un po' qua e là,e ho parenti sparsi lungo tutta l'Italia, capisco solo tre quarti di quanto dice questa bella poesia.
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 14/03/2013, 9:48
da Gianni Regalzi
NELL'ANGOLO PIU' ANGUSTO DELLA SERA
Un prato verde, un fiore; è primavera.
Velluto la sua pelle, chiaro è il sole
e il vento che ci canta la canzone.
Erano i giorni dei ciliegi in fiore,
dei canti d’usignoli e d’onde lente,
di calda sabbia pronta a farci letto.
Nell'angolo più angusto della sera
son queste le emozioni
che portano il tramonto a un nuovo giorno.
Alessandria, 14 marzo 2013
Gianni Regalzi
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri”)
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 16/03/2013, 13:11
da Gianni Regalzi
SPENGO LA LUCE E MORFEO M’APRE L’ALI
Ma quanto pesa il profumo d’un fiore?
Dove finisce l’azzurro del mare
quando le stelle salutano il sole?
Come ritorna a fiorire la viola
nel breve spazio d’un timido aprile?
Come fa il mondo a volar nell’immenso
se nella mente dell’uomo c’è il male?
Queste domande non hanno ragione,
spengo la luce e Morfeo m’apre l’ali.
Alessandria, 16 marzo 2013
Gianni Regalzi
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri”)
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 18/03/2013, 10:20
da Gianni Regalzi
NEI MIEI PENSIERI STRANI MI RIFUGIO
Nei miei pensiere strani mi rifugio
ogni qualvolta attorno e in ogni dove
comincia ad apparir l’eterna noia.
Mi fondo con il vento e volo via
cullato dalla dolce melodia
del sussurrar di foglie a primavera.
Inseguo un aquilone rosso in cielo
e salgo, salgo in alto fino a quando
m’appare il mondo un piccolo granello.
M’inebrio di stelle, d’altri mondi,
parlo alla Luna, strano, non risponde
e annego nelle nuvole di panna.
Precipito all’istante, il suolo s’apre
e in fondo al buio pozzo senza fondo
con la corolla china un fiore muore.
D’intorno è tutto gelo e grigio e pianto,
cornice di delirio a tanto nulla.
Nelle mie vene brucia il Paradiso.
Alessandria, 18 marzo 2013
Gianni Regalzi
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri”)
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 21/03/2013, 19:09
da Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 23/03/2013, 10:09
da Gianni Regalzi
QUELL’OCCHIO A TINTE FORTI CHE IPNOTIZZA
Riflesso in mille specchi ovunque sparsi,
c’è un occhio a tinte forti che ipnotizza
quei burattini appesi a un falso filo.
E’ un filo tutto intriso d’illusioni,
d’inutili promesse fatte a caso,
di stelle e lune e luci artificiali.
E i burattini corrono contenti
convinti di trovare l’Eldorado.
Rovineranno invece in fondo al pozzo
travolti dalla più tremenda sorte.
Alessandria, 22 marzo 2013
Gianni Regalzi
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri”)
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 24/03/2013, 12:08
da Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 25/03/2013, 11:56
da Gianni Regalzi
A lato della strada c’era un Fiore
che stava a capo chino ad aspettare
la mano forse fredda e sconosciuta
che lo cogliesse in cambio d’un sorriso.
Al posto del sorriso giunse un grido
un grido, un urlo e un pianto disperato
e di quel Fior rimase infame scempio.
Ora la strada è nuda, ma ogni tanto
si sente di quel Fiore il suo profumo.
Alessandria, 24 marzo 2013
Gianni Regalzi
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri”)
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 27/03/2013, 12:44
da Gianni Regalzi
MI SON SDRAIATO SULL’ALI DEL TEMPO
Mi son sdraiato sull’ali del tempo
e in un solo momento
ho rivissuto le mie ore passate,
i miei giorni, i mei anni,
le roventi illusioni e gli affanni
che han nutrito d’Ambrosia il mio cuor.
Ora l’Alba è un miraggio,
il Tramonto mi porge il suo manto
e la tiepida pioggia d’aprile
è null’atro che pianto.
Alessandria, 27 marzo 2013
Gianni Regalzi
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri”)
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 02/04/2013, 9:39
da Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 03/04/2013, 12:34
da Gianni Regalzi
LE SUOLE CONSUMATE DELLA VITA
Le suole consumate della vita
m’hanno condotto in un giardino spoglio
con fiori a capo chino, erbe, sterpaglie
e muti gorgheggiar d’ali arlecchine.
In fondo, dietro l’edera ingiallita,
c’è un segno nero inciso contro il muro
che come per incanto prende forma
e m’apre tutto a un tratto all’infinito.
All’infinito spazio e al buio tempo,
dentro a una luce, a un urlo, a un canto e a un pianto.
Alessandria, 3 marzo 2013
Gianni Regalzi
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri”)
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 04/04/2013, 12:01
da Gianni Regalzi
SEGNI SENZA SENSO
E come la Passione
s’infiamma, s’assopisce e si dilegua,
così le mie Parole
si son mutate in segni senza senso
lasciandomi l’amaro nella mente.
Alessandria, 4 aprile 2013
Gianni Regalzi
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri”)
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 05/04/2013, 10:52
da Gianni Regalzi