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Re: Gianni Regalzi
Inviato: 21/03/2012, 10:07
da Gianni Regalzi
Cara Eli,
la primavera è sempre promessa di vita, nuovo inizio, dolce ristoro dopo il freddo inverno.
A Presto
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 27/03/2012, 10:17
da Gianni Regalzi
AL BUIO INVETO PAROLE
Nel miele della notte ho colto un fiore.
Un fiore rosso fuoco col profumo
di mille inebrianti Primavere.
In quel profumo intenso ho perso il senno.
Seguiron mille notti ed albe a mille
e ancora mille notti di delirio.
Infine giunse, freddo come il male,
un giorno opaco avvolto dal dolore.
La brace s'era ormai del tutto spenta
coperta dal sipario dei pensieri
ancor più neri del profondo pozzo.
Ora ho la mente che inventa parole,
le canto, le grido, poi urlo il Suo nome,
ma Lei non mi risponde, è tutto buio.
S'è spenta ormai per sempre la mia Luce.
Alessandria, 27 marzo 2012
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 27/03/2012, 22:03
da Sara
E' devastante il dolore per la perdita di una persona cara.
Ciao, Gianni.

Re: Gianni Regalzi
Inviato: 28/03/2012, 10:12
da Gianni Regalzi
Cara Sara, non sempre la Poesia è soggettivazione dell'autore. A volte sgorga violenta ed....inventa parole.
Grazie mia Cara.
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 29/03/2012, 19:16
da Sara
Meglio così, caro Gianni.

Re: Gianni Regalzi
Inviato: 30/03/2012, 10:13
da Gianni Regalzi
TRA UN BATTITO DI CIGLIA ED UN SOSPIRO
Quel pesante silenzio che affatica
nello spazio infinito
tra un'alba ed un tramonto,
riporta prepotente nella mente
quel lontano ricordo
vergato su una quercia antica e ombrosa.
Era un settembre caldo e a tinte forti
il vento ci baciava
mentre eravamo preda del delirio.
Violenta la passione ci accendeva
lasciando accanto a noi
soltanto intensa ambrosia di peccato.
Per molti e molti giorni quella quercia
ci fece da riparo
nella radura in fondo alla collina.
Sulla corteccia sua d'antica data
un giorno di novembre
vergammo due iniziali e un solo cuore.
Giunse l'inverno col suo muto gelo
e avvolta in bianchi lini
lasciasti questa valle per l'eterno.
Soltanto due iniziali son rimaste
nell'infinito spazio
tra un battito di ciglia ed un sospiro.
Alessandria, 28 marzo 2012
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 04/04/2012, 9:46
da Gianni Regalzi
INUTILMENTE SPARGO VERSI AL VENTO
All'ombra di una Eco ormai lontana
s'è chiuso il molle calice del fiore
che un giorno senza senso e senza tempo
donava tempo e senso alla mia mente.
Di quel profumo intenso non rimane
che un rantolo sbiadito di tormento.
Non più profondi abissi e ardite cime,
... ... ma inaridite lande senza nome.
Ora son giorni amari e grigi e buii
tanto che a volte NOIA m'è gradita.
Arrugginiti specchi sempre uguali
ripetono riflessi opachi e muti.
Tutto è ovattato e tutto è sempre uguale.
Qualcuno sta gridando, ma non sento.
M'hanno legato mani e piedi a un letto
e inutilmente spargo Versi al vento.
Alessandria, 2 aprile 2012
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 05/04/2012, 10:05
da Gianni Regalzi
TRA UN Sì E NO C'E' UN FORSE
Tra un sì e un no c'è un forse.
Tra il bianco e il nero, un grigio.
Tra veglia e sonno, un sogno.
Tra notte e giorno, l'alba.
Tra questo e quello, l'altro.
Tra dolce e amaro, il sale.
Tra il l'alto e il basso, il medio.
Tra il pianto ed un sorriso c'è la noia.
Tra il vivere e il morire, a volte il nulla.
Tra me e te, il silezio.
Alessandria, 30 marzo 2012
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 06/04/2012, 10:21
da Gianni Regalzi
LA BAMBOLA ROTTA
Ho barattato il groviglio delle mie emozioni
con una Bambola rotta
sull'asfalto bagnato della strada.
La sua fredda indifferenza
mi ha tarpato l'ali ed ore
vago ramingo lungo
l'inquietante labirinto del tempo.
Fari riflessi, stridere di freni
e freddo, tanto freddo in fondo all'Anima
m'inseguono in ogni dove.
Un Cigno appassito, un Cane azzoppato,
il vicolo ferito
da un Colombo malato
e quel malsano fetore di folla
appiattita dalle abitudini, mi feriscono.
Non posso più volare,
non posso più sognare
e le mie Aurore son diventate grigie.
Dov'è, dov'è il mio Sole,
non sento più l'Ambrosia del mio Mare,
non vedo più il turchino del mio cielo
e il sospiro dell'Estate s'è già spento.
Ormai tutto è annegato
in quel Ghigno maligno
d'una Bambola rotta
sull'Amaro asfalto della sera.
Alessandria, 5 aprile 2012
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 10/04/2012, 9:41
da Gianni Regalzi
INCUBO
L'ho rivista vagare senza meta
nel buio della notte e all'improvviso
attorno a me è tornata la tormenta.
Fantasmi senza ombra e senza voce
mi fischiano emozioni di dolore,
paure arcane e perle di sudore,
mi frustano violente la ragione.
E Lei e lì col lungo manto nero
che guarda a sguardo fisso quella porta e
cammina avanti e indietro a passo lento.
Protende verso me le mani scarne
come volesse dilaniarmi il viso.
Io stringo forte gli occhi ed indietreggio,
ancora un breve passo e sento il legno
di quella vecchia porta sempre chiusa.
Sono bloccato e Lei mi sta di fronte
ormai non ci divide che un sospiro.
Mi sento perso e con mani tremanti
mi copro disperato gli occhi e il viso.
Drin, drin, drin, drin, sono le sette e fuori
sta sorridendo il Sole, è ormai Mattino.
Alessandria, 9 aprile 2012
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 12/04/2012, 10:08
da Gianni Regalzi
QUELLA LONTANA ESTATE
Ricordo quell'estate senza tempo
che già al primo mattino ci attendeva
con tutto il suo calore e suoi colori.
Ricordo quel sentiero di campagna
che lento ci portava all'alta quercia
con la sua fresca chioma a fronda ombrosa.
Ricordo quando presi la sua mano
e con la voce mia che tremava
le sussurrai "Ti voglio tanto bene".
Era la prima volta che dicevo
quelle parole brevi, ma infinite
e Lei con gli occhi bassi non parlava.
Furtivamante giunsero i sospiri
che presto si mutarono in ardore
per tanti e tanti giorni e giorni ancora.
L'estate ci lasciò e Lei partì.
Passaron molti mesi e tanti anni.
Pian piano la sua immagine svanì.
Ma oggi l'ho incontrata a mille e mille
miglia di lontananza da quei luoghi,
con qualche onda argentata tra i capelli.
Volevo avvicinarmi, riabbracciarla,
sfiorare con le labbra le sue gote,
ma qualche cosa dentro mi bloccò.
La folla, tanta folla ci divise,
la sua figura venne a folla uguale.
Con gli occhi rossi continuai la via.
Alessandria, 11 aprile 2012
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 13/04/2012, 10:12
da Gianni Regalzi
L'INCOMPRENSIBILE DOPO
Le streghe con la falce
fan paura e sul ponte
la fitta nebbia mi ferisce gli occhi.
Voglio lasciar la riva,
dall'altra parte attende
l'ignoto incomprensibille del dopo.
Qui tutto è inferno e male
s'è spenta ogni ragione
spine nel petto e spilli nelle mani.
Non voglio più sentire
l'olezzo della strada
con i suoi freddi mostri di lamiera.
Non voglio più vedere
le torri di cemento
che sputano veleni sulla via.
E l'Angelo ribelle
ormai sìè rifiutato
di farci dono del suo Freddo Raggio.
Ma il fiume scorre forte,
la sua corrente uccide
e le streghe con la falce fan paura.
Alessandria, 12 aprile 2012
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 18/04/2012, 9:54
da Gianni Regalzi
HO SCIOLTO LE CATENE
Per dare un po' di luce al mio pensiero
mio sono spento i giorni
ed ora libro libero nel vento.
D'incanto si son sciolte le catene
che ormai da troppo tempo
ferivano il mio piede e le mie mani.
Ora d'azzurro il cielo m'ha dipinto
e spiro i miei sospiri
negli infiniti spazi dei..."Ricordo".
Alessandria, 15 aprile 2012
Gianni Regalzi
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 19/04/2012, 9:54
da Gianni Regalzi
UN Dì C'ERA LA LUNA
Pallida e solitaria,
profonda quiete e oblio
da quando l'uomo urlava.
Carezza per chi sogna
celeste melodia per la mente.
Ma l'uragano infuria, è qui vicino
tra breve ingoierà l'argentea luce.
La notte sarà buia più del nero
e spegnerà con l'alito di gelo
quell'ultima speranza di salvezza.
Un dì c'era la luna, ora il Profondo.
Alessandria, 18 aprile 2012
Gianni Reaglzi
Re: Gianni Regalzi
Inviato: 24/04/2012, 10:08
da Gianni Regalzi
NOTTURNO DI CHOPIN
Come un notturno di Chopin
m'illumina la mente,
così nel tuo ricordo
annega la mia anima
col più rovente fuoco delle notti
perdute ormai per sempre
nell'eco di quell'ultimo sospiro.
Alessandria, 23 aprile 2012
Gianni Regalzi