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Gruppo Amici della Poesia • Gianni Regalzi - Pagina 20
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Re: Gianni Regalzi

Inviato: 22/07/2010, 13:01
da Sara
Caro Gianni,
quanto possa ancora durare il tempo che potrò tenerla vicino non so, ma so quanto mi mancherà quando non sarà più con noi. Ti sono solidale.
Ciao. :-)

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 23/07/2010, 9:26
da Gianni Regalzi
SOGNO CONFUSO

Sogno confuso tra nebbia e reale.
Nascosta armonia d’improbabili cromie,
confonde l’alba d’un desiderio dai vaghi contorni.
Il nulla e il tutto si fondono in uno sconosciuto delirio.
Luce e tenebre,
chiaro e scuro,
lento e stridente,
assordente silenzio.

Ora tutto tace.
Irreale dolceaspro oblio.

Alessandria, 19 Agosto 2006
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 27/07/2010, 11:33
da Gianni Regalzi
SEMENTI DI SPERANZA

Ho sparso a piene mani
sementi di speranza ed ambizioni
in quei mattini rosei d’attese.

Ora l’autunno avanza
e il seme resta muto.

Alessandria, 27 luglio 2010
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 27/07/2010, 12:24
da Sara
:-)

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 29/07/2010, 11:34
da Gianni Regalzi
SCIMMIA D’AURORA

La notte è lunga e buia.
L’oriente e muto,
ancor non s’intravvede
quella fredda scimmia d’aurora.

Alessandria, 29 luglio 2010
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 29/07/2010, 12:33
da Sara
Graziosissima.

Certo che quell'aurora è proprio una scimmia a farsi desiderare tanto! (da noi si dice: brutta scimmia, perché si fa distinzione tra scimmie brutte e scimmie belle :lol: )

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 13/08/2010, 16:02
da Gianni Regalzi
A PICCO SUL MARE

Scaglia di mare alterna a stormir di foglia.
L’Euro mi umetta il volto, l’Austro mi scalda
in questo pomeriggio di languore
confuso come “PAN”
fra balsami marini
e intensi verdeggiar d’antiche felci.

Varazze, 12 Agosto 2010
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 13/08/2010, 21:31
da ito nami
Le stesse sollecitazioni sensoriali che si hanno a Portofino.

Varazze,ci venivo a fare surf a corpolibero negli anni '50-'60.Quando c'era bandiera rossa,noi ci buttavamo in mare da quelle piccole scogliere tra i bagni a pagamento:Poichè i bagnanti tedeschi ci vedevano prendere le onde si buttavano in acqua anche loro e dovevano essere salvati dai bagnini che incavolati ci prendevano a sassate e dovevamo prendere terra molto lontano.Noi arrivavamo da Genova.
Giornate indimenticabili.

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 20/08/2010, 16:09
da Gianni Regalzi
SULL’ANTICA QUERCIA

Sulla scura corteccia
di quell’Antica Quercia
ho ritrovato i segni
di quel lontano Amore
che un tempo ha illuminato il mio cammino.

Quel tempo ormai sfumato
nascosto nel ricordo
confuso nella mente
ed ora ritrovato.
Aveva un nome intenso e breve insieme;

Rammento, si chiamava Giovinezza.


Alessandria, 20 Agosto 2010
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 24/08/2010, 9:13
da Langthar
Gianni Regalzi ha scritto:SOGNO CONFUSO

Sogno confuso tra nebbia e reale.
Nascosta armonia d’improbabili cromie,
confonde l’alba d’un desiderio dai vaghi contorni.
Il nulla e il tutto si fondono in uno sconosciuto delirio.
Luce e tenebre,
chiaro e scuro,
lento e stridente,
assordente silenzio.

Ora tutto tace.
Irreale dolceaspro oblio.

Alessandria, 19 Agosto 2006
Gianni Regalzi
Ti faccio i miei complimenti, interessanti versi.
Leggendoli, mi ha fatto immaginare un luogo situato nel mezzo tra altri due, dove uno è l'opposto dell'altro.
Ora, sta a voi scegliere come volete che siano questi due luoghi, se naturalmente condividete l'interpretazione.

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 14/09/2010, 13:28
da Hywe
L'associazione tra la quercia, albero noto per la sua longevità, e la lunga vita che il poeta ha percorso porta con sé profumi di bosco.
È facile quindi associare nella mente del lettore, con queste immagini, una sensazione di lontananza nel tempo che si disperde in una foresta fitta e densa di ricordi.
Ma su questa quercia giace il ricordo più importante di tutti, impresso sulla corteccia, cosa che richiama appunto un gesto che gli innamorati facevano. Infatti d'amore parla la poesia, anche se non di un amore verso una data persona, ma qualcosa di più, se vogliamo usare un termine pessimo, egocentrico.

Curiosa questa frase:
Gianni Regalzi ha scritto:Rammento, si chiamava Giovinezza.
Perché mette in contrasto la non brevità della parola con la brevità effettiva del periodo, la giovinezza, agli occhi di chi vede la lunghezza della sua vita metaforizzandola con una quercia.

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 20/09/2010, 10:20
da Sara
Caro Gianni, potrei sapere dove sei finito e perché non posti più?
Spero di leggerti presto.

Ciao :-)

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 22/09/2010, 10:27
da Gianni Regalzi
LA RUOTA DELLE MIE STAGIONI

Ho sparso a piene mani le parole
in quel mattino nuovo senza tempo.
Era l’Aprile chiaro e in un momento
la porta ancora chiusa ha visto il Sole.

Dapprima raggi caldi, poi roventi
m’han riscaldato versi sconosciuti.
Parevano infiniti, ma i miei minuti
si stavano però sperdendo ai venti.

Di porpora si tinse un dì l’Aurora,
il Sole a Mazzodì si fece oscuro,
nel meriggiare poi m’apparve un Muro
con una scritta Nera; E’ GIUNTA L’ORA.

E’ giunta l’Ora della spiaggia vuota
con l’inquietante soffio dell’Inverno
dall’ alito imminemte dell’Eterno.
Compì così il suo giro la mia Ruota.

Alessandria, 22 Settembre 2010
Gianno Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 22/09/2010, 10:33
da Gianni Regalzi
Cara Sara,
dopo aver fuso deu portatili, ho deciso di non acquistarne più e mi devo accontare dei computer che trovo occasionalmente sulla mia strada.
W La POESIA che considero cibo dell'anima.

Gianni Regalzi
Umila manoval del verso.

Grazie Sara.

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 22/09/2010, 10:41
da Sara
:lol: :lol: :lol:

E come hai fatto a fondere ben due portatili? Ci devi avere messo un bel po' d'impegno!

E ora, per ringraziarti di aver risposto al mio appello, e se non ti dispiace, pubblicherei tra i tuoi un mio modesto componimento (da men che "manovale", come dici tu).




Il sole continua a sorgere....


…..e le nuvole a rincorrersi
e le gemme a schiudersi.
Una lepre si affaccia sul sentiero
e balza via in un lampo.
Lo scoiattolo dalla lunga coda
si arrampica veloce lungo il tronco
del vecchio faggio ombroso.
Mamma cerva con accanto il figlio
si mostra solo per un attimo.
E’ ricco di storia questo colle
solcato dalla Flaminia minor.
I nostri piedi calcano la stessa roccia
percorsa in tempi lontani
da legioni di uomini liberi e schiavi .
In quella che un tempo era una valle boscosa
ora si snoda un lungo serpente grigio
sul quale si inseguono le auto
come tante formiche.
Ma il sole continua a sorgere
….e le nuvole a rincorrersi.
e le gemme a schiudersi.



Sara (2009)