Caro Giovanni,
ho letto e riletto entrambe le parti e confermo l'opinione che ti ho enunciato ieri: bella bellissima la prima per stile, ritmo e scelta dei vocaboli.
Aggiungo inoltre che non la trovo affatto "colloquiale" (tu ce l'hai su con questo "colloquiale"

, come se "colloquiale" fosse qualcosa di indegno e di sommamente estraneo alla poesia), anche se mi piacerebbe di capire meglio il senso che tu dai a questo attributo.
Della seconda parte una considerazione che condivido l'hai già espressa tu; infine, non riesco a non percepire la cesura di cui scrivevo ieri.
Poi si sa che ognuno di noi recepisce in modo differente e formula giudizi anche opposti su uno stesso argomento di discussione.......
E' comunque un piacere fermarsi a dibattere seduti al tavolo di un virtuale caffè letterario.....
........e, davanti a un buon caffè espresso e prima di congedarmi, ti auguro una proficua e serena giornata.
Sara
Non è un caffè espresso, quello nel bicchiere della demoiselle, ma fingiamo che lo sia e fingiamo anche che i comprimari stiano conversando e non siano persi ognuno nei propri pensieri.......
di Edgar Degas, L'absinthe
