Sul volto scie d'anni migliori
poggiati raffinate collane
e rughe,perle salde all'anemico collo
desideri d'appiglio di bocche
scivolate socchiuse
in risvegli drammatici
Il tempo circense
aveva trastullato pensieri
per addolcire anarchici battiti
che mi lacerarono il petto
e al rivederla improvviso
svegliò l'animale ricordo
L'affetto trasportato ripiego dagli occhi
su oggetti che presero vita
aveva bruciato il nome
ma imbalsamato all'anima la figura
Il tempo sconfitto o corrotto
conservava fiamma al dolore
bellezza intatta al tormento
addomesticato malinconia al letargo
Dio che mai s'era mostrato clemente
al richiamo di pene d'amore
mi strappò ultimo appello,
fare di due vite erranti
per l'ultima volta una sola
e nel saldo di mani imploranti
due dita ribelli,indice e mignolo
puntarono a terra le tenebre
mentre al cielo alato,lo sguardo
Sordo,silenzioso
ci mise in un cerchio
ci assegnò due strade diverse
con unico traguardo in preghiere
monete per la sua banca
per lievitare il suo nome
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Da:Voci Dall'Inferno
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