Giancarlo ha scritto:TU COSI’ NUDA
Non chiedermi se sarai tu,
in un giorno di pioggia,
a sollevare il vento e ad aprire le nuvole.
Per te ho scritto tutto il mio declino
ed ora invento canzoni mute
di amori lontani in attesa che
alghe lunari sfiorino la pelle.
Non chiedermi se sarai tu
a prendermi per mano
sull’onda alta del mare sconosciuto.
E’ simile ad un ballo indiano della prateria
la tua purissima voglia di vivere
nata di buon mattino senza scarpe ai piedi.
Non chiedermi se sarai tu
ad inventare albe autunnali
come sassi erosi dal tempo.
Nella voglia di gelato
(che riaffiora dai ricordi dell’infanzia),
nella nebbia insonne,
nelle labbra mendicanti,
nelle fusa sovrumane
non sai quanti sogni sgualciti
mi hanno parlato della tua immobile fragilità.
Non chiedermi se sarò io
ad attenderti nel cielo senza angeli
davanti ad un altare vuoto.
Scriverò con la punta verde del ramarro
di questo mio cuore che è ancora in ansia
e non sa più come parlarti
mentre noi,
uniti da un illogico destino,
continuiamo ad amarci come la prima volta:
tu così nuda,
io così smarrito.
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Non riesco a commentarla,perchè vedo in ogni strofa un foglio di fisarmonica, come la stessa vita che ci sovrasta tutti e che ci ingarbuglia, a volte, i fili;
sembra un amore che sa parlarsi ,ma c'è qualcosa dentro questi versi,oltre l'apparenza, che m'intristisce infinitamente l'anima, ed io profondamente, sento bisogno di silenzio.
Lo stesso finale mi ha travolto, con quel suo volo, così dolce, così amaro.
Bravo Poeta,
TRA I VINCITORI DEL PREMIO NOSSIDE 2004.
E'' un onore leggerti,
un insegnamento la discrezione del tuo silenzio.
irene pizzimenti.