Gianni Regalzi
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Re: Gianni Regalzi
PESANTE SOFFITTO
M’ero smarrito al limitar d’un sogno
e l’onda ripeteva il suo lamento.
Garrivano le rondini lontane.
Del rododendro intorno
spargeva il suo carminio la natura.
Quel sogno mi trafisse e l’onda amica
si trasformò in tempesta rovinosa.
Ora accarezzo il sole con la mente,
nessuno non mi spegne mai la luce,
questo soffitto bianco pesa e preme.
Alessandria, 28 maggio 2013
Gianni Regalzi
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http://xoomer.virgilio.it/gianniregalzi/
M’ero smarrito al limitar d’un sogno
e l’onda ripeteva il suo lamento.
Garrivano le rondini lontane.
Del rododendro intorno
spargeva il suo carminio la natura.
Quel sogno mi trafisse e l’onda amica
si trasformò in tempesta rovinosa.
Ora accarezzo il sole con la mente,
nessuno non mi spegne mai la luce,
questo soffitto bianco pesa e preme.
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Re: Gianni Regalzi
E’ SORTA UN’ALTRA AURORA
In quel luogo velato dal rimpianto
dove ogni spina narra la sua croce,
ho colto un dolce suono d’arpe e viole.
Ora m’appare tutto colorato
e muto d’ogni eco di dolore.
Sarà per caso sorta un’altra aurora?
Alessandria, 30 maggio 2013
Gianni Regalzi
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In quel luogo velato dal rimpianto
dove ogni spina narra la sua croce,
ho colto un dolce suono d’arpe e viole.
Ora m’appare tutto colorato
e muto d’ogni eco di dolore.
Sarà per caso sorta un’altra aurora?
Alessandria, 30 maggio 2013
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Re: Gianni Regalzi
AL TRAMONTAR DI MAGGIO
Nel vuoto incolmabile d’un addio,
germoglia sempre un fiore.
Alessandria, 31 maggio 2013
Gianni Regalzi
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Nel vuoto incolmabile d’un addio,
germoglia sempre un fiore.
Alessandria, 31 maggio 2013
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Re: Gianni Regalzi
VISIONI
Tre papaveri,
turiboli di fiamme
nell’aria scura.
Rintocca un suono,
gela sul vetro un viso
e tutto tace.
L’acido brucia,
ruscello di montagna,
l’Aurora è muta.
Ho visto un fiore
e in quell’eternità
mi sono perso.
Alessandria, 2 giugno 2013
Gianni Regalzi
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Tre papaveri,
turiboli di fiamme
nell’aria scura.
Rintocca un suono,
gela sul vetro un viso
e tutto tace.
L’acido brucia,
ruscello di montagna,
l’Aurora è muta.
Ho visto un fiore
e in quell’eternità
mi sono perso.
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Re: Gianni Regalzi
E LA FINESTRA RESTA SEMPRE CHIUSA
La fitta nebbia delle mie illusioni
galleggia sul silenzio di quell’onda.
Nemmeno un breve raggio di speranza
potrà ferir la disumana quiete
che grava come noia sulla spiaggia.
E la finestra resta sempre chiusa.
Alessandria, 4 giugno 2013
Gianni Regalzi
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La fitta nebbia delle mie illusioni
galleggia sul silenzio di quell’onda.
Nemmeno un breve raggio di speranza
potrà ferir la disumana quiete
che grava come noia sulla spiaggia.
E la finestra resta sempre chiusa.
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Re: Gianni Regalzi
STUPENDO
Stupendo quello stormo che si spande
e si trasforma in mille strane forme.
Stupende quelle nubi bianco latte
che senza far rumore
stracolmano l’Azzurro di candore.
Stupendo tutto ciò che sa di luce.
Stupenda infine quella giovinezza
che serba nel suo seno la Speranza.
Alessandria, 6 giugno 2013
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Stupendo quello stormo che si spande
e si trasforma in mille strane forme.
Stupende quelle nubi bianco latte
che senza far rumore
stracolmano l’Azzurro di candore.
Stupendo tutto ciò che sa di luce.
Stupenda infine quella giovinezza
che serba nel suo seno la Speranza.
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Re: Gianni Regalzi
SOLTANTO UN RAGGIO TIMIDO D’APRILE
Soltanto un raggio timido d’aprile
può raccontare l’eco della notte
e un’ala spenta e persa nella sera
riaccenderà quel brivido di vita
che s’era sciolto all’ombra d’un rimpianto.
Alessandria, 8 giugno 2013
Gianni Regalzi
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Soltanto un raggio timido d’aprile
può raccontare l’eco della notte
e un’ala spenta e persa nella sera
riaccenderà quel brivido di vita
che s’era sciolto all’ombra d’un rimpianto.
Alessandria, 8 giugno 2013
Gianni Regalzi
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Re: Gianni Regalzi
IL GELO TRASPARENTE DEL TUO SGUARDO
Il Miele del passato
intriso dal dolore del presente,
squarcia quel velo a ciò che mi circonda.
M’appare tutto assurdo.
M’attende dietro l’angolo qualcosa
che mi terrà sospeso
per un istante esteso quanto il tempo.
Aspetto a fiato mozzo quell’evento.
Non so cos’esso sia,
forse sarà la luce,
oppure l’inquietante eterna eco
d’un attimo vissuto nella Gioia,
ma all’improvviso spento
dal gelo trasparente del tuo sguardo.
Alessandria, 31 Marzo 2008
Gianno Regalzi
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri”)
(Diritti riservati Legge 633/1941)
Traduzione in portoghese (brasiliano) di
Joao Francisco Carvalho.
FRIA TRANSPARÊNCIA DO SEU OLHAR (Gianni Regalzi)
Mel do passado
impregnada pela dor do presente,
perfura o véu sobre o que está ao meu redor.
Parece-me um absurdo.
Algo me espera ao virar da esquina
que vai me manter suspenso
por um momento como um tempo prolongado.
Aparecendo no fôlego esse evento.
Eu não sei que coisa é isto ,
talvez seja a luz,
ou o eterno assombrando ecos
De um momento vivido de alegria,
mas de repente desligado
Pela fria transparência de seu olhar.
Alexandria, 31 mar 2008
Gianni Regalzi
(Do "Silêncio e Pensamentos" Collection)
Il Miele del passato
intriso dal dolore del presente,
squarcia quel velo a ciò che mi circonda.
M’appare tutto assurdo.
M’attende dietro l’angolo qualcosa
che mi terrà sospeso
per un istante esteso quanto il tempo.
Aspetto a fiato mozzo quell’evento.
Non so cos’esso sia,
forse sarà la luce,
oppure l’inquietante eterna eco
d’un attimo vissuto nella Gioia,
ma all’improvviso spento
dal gelo trasparente del tuo sguardo.
Alessandria, 31 Marzo 2008
Gianno Regalzi
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Traduzione in portoghese (brasiliano) di
Joao Francisco Carvalho.
FRIA TRANSPARÊNCIA DO SEU OLHAR (Gianni Regalzi)
Mel do passado
impregnada pela dor do presente,
perfura o véu sobre o que está ao meu redor.
Parece-me um absurdo.
Algo me espera ao virar da esquina
que vai me manter suspenso
por um momento como um tempo prolongado.
Aparecendo no fôlego esse evento.
Eu não sei que coisa é isto ,
talvez seja a luz,
ou o eterno assombrando ecos
De um momento vivido de alegria,
mas de repente desligado
Pela fria transparência de seu olhar.
Alexandria, 31 mar 2008
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Re: Gianni Regalzi
DESERTA E’ LA CITTA’
Deserta è la città ed il mio sguardo
s’affanna senza posa per cercare
qualcosa che mi rechi quel ricordo
che m’ero imposto di dimenticare.
E muta innanzi a me m'appar la via,
solo fantasmi, solo sconosciuti;
ho nella mente tanta nostalgia
e scorrono a rilento i miei minuti.
Foglia d’autunno secca come il sale
la fredda terra ti farà da culla,
anch’io tacerò il profondo male
e a capo chino tornerò nel nulla.
Mai primavera a quella sarà uguale
e il tempo che m’avanza, già s’annulla.
Alessandria, giugno 2005
Gianni Regalzi
(Dalla raccolta “Silenzi e Pensieri”)
Traduzione in brasiliano di Joao Francisco Carvalho
A CIDADE ESTA DESERTA
A cidade está deserta e meu olhar
estou incansavelmente tentar
algo para que me traga essa memória
que eu tinha imposto para esquecer.
Ela muda a forma antes de me pertencer,
apenas fantasmas, apenas desconhecidos;
Tenho em mente tanta saudade
e fluxo lentamente meus minutos.
Outono; folhas secas como sal
a terra fria será o seu berço,
Vou esconder a mágoa profunda
e com a cabeça inclinada para trás em nada.
Nunca se afastará será sempre igual
e o tempo que me resta, já se finda.
Alexandria, junho de 2005
Gianni Regalzi
(Do "Silêncio e Pensamentos" coleção)
Deserta è la città ed il mio sguardo
s’affanna senza posa per cercare
qualcosa che mi rechi quel ricordo
che m’ero imposto di dimenticare.
E muta innanzi a me m'appar la via,
solo fantasmi, solo sconosciuti;
ho nella mente tanta nostalgia
e scorrono a rilento i miei minuti.
Foglia d’autunno secca come il sale
la fredda terra ti farà da culla,
anch’io tacerò il profondo male
e a capo chino tornerò nel nulla.
Mai primavera a quella sarà uguale
e il tempo che m’avanza, già s’annulla.
Alessandria, giugno 2005
Gianni Regalzi
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A CIDADE ESTA DESERTA
A cidade está deserta e meu olhar
estou incansavelmente tentar
algo para que me traga essa memória
que eu tinha imposto para esquecer.
Ela muda a forma antes de me pertencer,
apenas fantasmas, apenas desconhecidos;
Tenho em mente tanta saudade
e fluxo lentamente meus minutos.
Outono; folhas secas como sal
a terra fria será o seu berço,
Vou esconder a mágoa profunda
e com a cabeça inclinada para trás em nada.
Nunca se afastará será sempre igual
e o tempo que me resta, já se finda.
Alexandria, junho de 2005
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Re: Gianni Regalzi
IL TIGLIO AMICO
Per una volta ancora il tiglio amico,
con quell’inebriante suo respiro,
m’ha detto chi il miraggio dell’estate
da sogno s’è mutato in realtà.
Ora l’Azzurro chiama e immensi sfondi
trasformeran la noia in gioia e quiete.
Alessandria, 12 giugno 2013
Gianni Regalzi
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Per una volta ancora il tiglio amico,
con quell’inebriante suo respiro,
m’ha detto chi il miraggio dell’estate
da sogno s’è mutato in realtà.
Ora l’Azzurro chiama e immensi sfondi
trasformeran la noia in gioia e quiete.
Alessandria, 12 giugno 2013
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Re: Gianni Regalzi
Il tresto è mio e la voce narrante è di Gianni Moi, regista e attore teatrale.
http://www.youtube.com/watch?v=nOS_YKO9IA0
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Re: Gianni Regalzi
LA NOTTE NON È VETRO E L’ALBA È ROSA
La notte non può essere di vetro
neppure quando piove di traverso,
ma quando l’Alba nasce, si fa rosa
e vela di profumi tutti i fiori.
Alessandria, 14 giugno 2013
Gianni Regalzi
La notte non può essere di vetro
neppure quando piove di traverso,
ma quando l’Alba nasce, si fa rosa
e vela di profumi tutti i fiori.
Alessandria, 14 giugno 2013
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Re: Gianni Regalzi
SPERANZA ALLO SPECCHIO
M’ha chiesto un giorno un cieco se uno specchio
riflette solo immagini e colori
o mostra anche i fori dei pensieri,
chi i desideri scavan nella mente.
Risposi che quei fori, freddi e fondi,
si colmano soltanto di speranza,
che nessun specchio mai può rivelare
Alessandria, 14 giugno 2013
Gianni Regalzi
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M’ha chiesto un giorno un cieco se uno specchio
riflette solo immagini e colori
o mostra anche i fori dei pensieri,
chi i desideri scavan nella mente.
Risposi che quei fori, freddi e fondi,
si colmano soltanto di speranza,
che nessun specchio mai può rivelare
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Re: Gianni Regalzi
(Eravamo agli albori
Della mia Poesia)
MISERA OMBRA
Da quell'uscio socchiuso
ho visto gli occhi sbarrati d'un bimbo,
il volto rassegnato d'una mamma
ed un fioco cono di luce
che feriva il povero desco.
Tutt'intorno...misera ombra.
Alessandria, 1965
Gianni Regalzi
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(Diritti Riservati Legge 633 del 1941)
Traduzione in brasiliano
di Joao Francisco Carvalho
João. Esta data de poema de 1965, eu era criança.
(Estávamos na alvorada
Minha poesia)
SOMBRA INFELIZ
De uma porta entreaberta
Eu .olhando para os olhos de uma criança,
Vi o rosto de uma mãe renunciado
e um cone de luz não ofuscante
que machucara o pobre desconhecido.
De toda a volta.. de uma pobre sombra.
Alexandria, 1965
Gianni Regalzi
Della mia Poesia)
MISERA OMBRA
Da quell'uscio socchiuso
ho visto gli occhi sbarrati d'un bimbo,
il volto rassegnato d'una mamma
ed un fioco cono di luce
che feriva il povero desco.
Tutt'intorno...misera ombra.
Alessandria, 1965
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Traduzione in brasiliano
di Joao Francisco Carvalho
João. Esta data de poema de 1965, eu era criança.
(Estávamos na alvorada
Minha poesia)
SOMBRA INFELIZ
De uma porta entreaberta
Eu .olhando para os olhos de uma criança,
Vi o rosto de uma mãe renunciado
e um cone de luz não ofuscante
que machucara o pobre desconhecido.
De toda a volta.. de uma pobre sombra.
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Re: Gianni Regalzi
UN ATTIMO ROVENTE COME UN ASTRO
Un attimo rovente come un Astro
illumina d’incanto il mio pensiero.
Ristora questa valle quando il vento,
pregno d’intensi tigli e sale e mare,
mi reca ancora l’eco dell’istante,
che dai suoi occhi colmi di dolore,
sgorgò l’ultima lacrima d’addio.
Ed ora un’ombra lenta come il tempo,
inesorabilmente s’avvicina.
Alessandria, 20 giugno 2013
Gianni Regalzi
(Dalla Raccolta “Silenzi e Pensieri”)
(Diritti riservati Legge 633 del 1941)
Un attimo rovente come un Astro
illumina d’incanto il mio pensiero.
Ristora questa valle quando il vento,
pregno d’intensi tigli e sale e mare,
mi reca ancora l’eco dell’istante,
che dai suoi occhi colmi di dolore,
sgorgò l’ultima lacrima d’addio.
Ed ora un’ombra lenta come il tempo,
inesorabilmente s’avvicina.
Alessandria, 20 giugno 2013
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