michael*santhers
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- Sommo poeta
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UTOPIE
Al ristorante
quattro poeti veri
sussurravano certezze
sconfitte dalla fame
mentre perdevano gli occhi
sulle portate a un tavolo vicino
di cercatori d’oro
che maledicevano un fiume
che abbondava in piombo
-Mi parve subito
uno strano posto
e trovai tale conferma
da una luce fioca al risparmio
metteva ombre nelle fosse del viso
di un vecchio filosofo
che si ripassava il saluto di decenza
-Lo stesso locale invocava
la chiusura ripetuta da un merlo Indiano
-Capii subito che tutte le pecore zoppe
rimangono all’indietro
e la menomazione induce
allo stesso posto di minor fatica
anche se l’erba è amara
..eravamo quelli che avevano perso
dietro al tempo gli ideali
..ora nello stesso luogo
per tumulare con poetico distacco
le utopie...lo confermò anche l’oste
quando ci sommò con uno sguardo
e capì che non valevamo
la sua giornata di lavoro
---------------------------------------
Da:Voci Scomode
www.santhers.com
quattro poeti veri
sussurravano certezze
sconfitte dalla fame
mentre perdevano gli occhi
sulle portate a un tavolo vicino
di cercatori d’oro
che maledicevano un fiume
che abbondava in piombo
-Mi parve subito
uno strano posto
e trovai tale conferma
da una luce fioca al risparmio
metteva ombre nelle fosse del viso
di un vecchio filosofo
che si ripassava il saluto di decenza
-Lo stesso locale invocava
la chiusura ripetuta da un merlo Indiano
-Capii subito che tutte le pecore zoppe
rimangono all’indietro
e la menomazione induce
allo stesso posto di minor fatica
anche se l’erba è amara
..eravamo quelli che avevano perso
dietro al tempo gli ideali
..ora nello stesso luogo
per tumulare con poetico distacco
le utopie...lo confermò anche l’oste
quando ci sommò con uno sguardo
e capì che non valevamo
la sua giornata di lavoro
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Da:Voci Scomode
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- Sommo poeta
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IO IN PARADISO
Lungo il viale del Signore
con i mandorli in fiore
tra lo sbatter d'ali
di angeli che gareggiavano
con gli uccelli
tra suoni celestiali
e parole di poeti
ai quali in vita riuscì
di non peccare
io con la faccia che le donne
mi avevano strappato
per prendersi la parte migliore
e ora ricomposta
per un'espressione giusta
da fare a Dio
per eludere la noia della pace
e di amori celestiali senza amplessi
me ne andai all'osservatorio
dove dal mio mondo sospeso
potevo vedere le anime
che in vita s'erano servite
d'ogni male
Mi affacciai
e vidi il mio padrone
che mi legò senza corda
ora tra mille fuochi
e con la lingua arsa
col pollice capovolto
come quando abbassava
le mie gioie
ma stavolta voleva dire altro
manda giù dell'acqua
Attorno mi girai
per cercare un litro di benzina
ma in paradiso le ali
sostituiscono i motori
Pensai..sarebbe stato bello
usare il mio indice come contagocce
per quel liquido che avrebbe funzionato
per il bastardo come elisir di illusioni
da lui adoperate in vita al mio gran dolore
Intervenne Dio e mi disse..
io ho capito le tue intenzioni
e se oggi sei quì lo devi a lui
per questa volta ti perdono
Capii la lezione
e col rancore ancora
attanagliato nello stomaco
me ne andai dal mio amore
dal quale anche nel cielo
ero fuggito
..mi rassegnai al suo eterno abbraccio
che mai al sesso
avrebbe portato
------------------------------------
Da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
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con i mandorli in fiore
tra lo sbatter d'ali
di angeli che gareggiavano
con gli uccelli
tra suoni celestiali
e parole di poeti
ai quali in vita riuscì
di non peccare
io con la faccia che le donne
mi avevano strappato
per prendersi la parte migliore
e ora ricomposta
per un'espressione giusta
da fare a Dio
per eludere la noia della pace
e di amori celestiali senza amplessi
me ne andai all'osservatorio
dove dal mio mondo sospeso
potevo vedere le anime
che in vita s'erano servite
d'ogni male
Mi affacciai
e vidi il mio padrone
che mi legò senza corda
ora tra mille fuochi
e con la lingua arsa
col pollice capovolto
come quando abbassava
le mie gioie
ma stavolta voleva dire altro
manda giù dell'acqua
Attorno mi girai
per cercare un litro di benzina
ma in paradiso le ali
sostituiscono i motori
Pensai..sarebbe stato bello
usare il mio indice come contagocce
per quel liquido che avrebbe funzionato
per il bastardo come elisir di illusioni
da lui adoperate in vita al mio gran dolore
Intervenne Dio e mi disse..
io ho capito le tue intenzioni
e se oggi sei quì lo devi a lui
per questa volta ti perdono
Capii la lezione
e col rancore ancora
attanagliato nello stomaco
me ne andai dal mio amore
dal quale anche nel cielo
ero fuggito
..mi rassegnai al suo eterno abbraccio
che mai al sesso
avrebbe portato
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Da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
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- Sommo poeta
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MISURE
Compassi di dita
ruotano armonie
su filigrana
Tempo trafitto
da buchi di serrature
Mutande e reggiseni
lancette mosse
da meccanismi
al caglio
Calendari segnano
pelli da scoprire
Clessidre di corna
vidimate da toghe
misurano ombre
ruotanti ad amplessi
Figli sbocciati da eclissi
diatribe risolte
in equinozi
tra corvi del foro
----------------------------
Da:Vetriolo
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ruotano armonie
su filigrana
Tempo trafitto
da buchi di serrature
Mutande e reggiseni
lancette mosse
da meccanismi
al caglio
Calendari segnano
pelli da scoprire
Clessidre di corna
vidimate da toghe
misurano ombre
ruotanti ad amplessi
Figli sbocciati da eclissi
diatribe risolte
in equinozi
tra corvi del foro
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Da:Vetriolo
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- Sommo poeta
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FIAT 127
Fumo nero
di copertoni
sulle scie di qualche sogno
con ancora il cordone ombelicale
al cervello avariato del committente
Le fiamme in danza alle gambe
lisce per l'eccesso di adopero
delle madonne per bimbi adulti
in cerca della porta del rientro
nel grembo che li sguinzagliò
Mi avvicinai a chiedere il prezzo
e la bionda guardò l'orologio
esitante con voce metallica rispose
...modica è la finzione ma
ho due colonne ad un cancello
che posso aprirti sul giardino
del tempio dove non ci sono fiori
nè tempo per far riaffiorare le atmosfere
del tuo viaggio indietro nel tempo
alla Gerusalemme dei perdenti
La centoventisette si avviò
come un canguro sparato
mentre un gatto morto,nero
scagliato in sacrificio
ai vizi del diavolo
sfiorò il parabrezza e si incollò
all'asfalto
Due corpi impegnati in una trasfusione
di calore fuori da armonie
diedero solo gioco alle ossa
e qualche sussulto indicò il decollo
di illusioni atterrite
dalle ombre deformi riprodotte
dalla luna guardona
Finisce questo film
con due ciak....
l'apertura di un portafoglio
e al chiusura di una borsetta
------------------------------
Da:Vetriolo
www.santhers.com"
di copertoni
sulle scie di qualche sogno
con ancora il cordone ombelicale
al cervello avariato del committente
Le fiamme in danza alle gambe
lisce per l'eccesso di adopero
delle madonne per bimbi adulti
in cerca della porta del rientro
nel grembo che li sguinzagliò
Mi avvicinai a chiedere il prezzo
e la bionda guardò l'orologio
esitante con voce metallica rispose
...modica è la finzione ma
ho due colonne ad un cancello
che posso aprirti sul giardino
del tempio dove non ci sono fiori
nè tempo per far riaffiorare le atmosfere
del tuo viaggio indietro nel tempo
alla Gerusalemme dei perdenti
La centoventisette si avviò
come un canguro sparato
mentre un gatto morto,nero
scagliato in sacrificio
ai vizi del diavolo
sfiorò il parabrezza e si incollò
all'asfalto
Due corpi impegnati in una trasfusione
di calore fuori da armonie
diedero solo gioco alle ossa
e qualche sussulto indicò il decollo
di illusioni atterrite
dalle ombre deformi riprodotte
dalla luna guardona
Finisce questo film
con due ciak....
l'apertura di un portafoglio
e al chiusura di una borsetta
------------------------------
Da:Vetriolo
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- Sommo poeta
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DUE LACRIME
Le quaglie arrotolate
nel grasso di maiale
furono servite
...nei soli gesti del maitre la sola poesia
sprecata per quelle figure
così distanti dall'umano
Lui con l'unghia del mignolo sinistro
pulì le feritoie dei denti
diede sulle guance un bacio alla donna
e sulla pelle di velluto
rimase l'impronta lucida dell'unto
e pensò a un anticipo
per aprire le porte ai deliri della notte
Lei si sentì per un momento
una preda marchiata ma ancora salva
in balia di un assassino saturo
mentre la luce di un diamante
poggiato nella valle del seno
gli illuminò il domani
fatto di privilegi
Si disse....
il mio corpo è un'opera d'arte
per aste alte
e non potrà mai finire nella mediocrità
quasi sempre parente della povertà
e si consolò mentre due lacrime
evadevano dalla cornice ovale di occhi finti
poi andarono a morire lente,prosciugate
sul bagliore intenso del diamante
il suo sole....artificiale.....
------------------------------------
Da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
www.santhers.com
nel grasso di maiale
furono servite
...nei soli gesti del maitre la sola poesia
sprecata per quelle figure
così distanti dall'umano
Lui con l'unghia del mignolo sinistro
pulì le feritoie dei denti
diede sulle guance un bacio alla donna
e sulla pelle di velluto
rimase l'impronta lucida dell'unto
e pensò a un anticipo
per aprire le porte ai deliri della notte
Lei si sentì per un momento
una preda marchiata ma ancora salva
in balia di un assassino saturo
mentre la luce di un diamante
poggiato nella valle del seno
gli illuminò il domani
fatto di privilegi
Si disse....
il mio corpo è un'opera d'arte
per aste alte
e non potrà mai finire nella mediocrità
quasi sempre parente della povertà
e si consolò mentre due lacrime
evadevano dalla cornice ovale di occhi finti
poi andarono a morire lente,prosciugate
sul bagliore intenso del diamante
il suo sole....artificiale.....
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Da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
Due innamorati s’incontrarono
nonostante avessero del tempo
in fretta con un bacio si salutarono
e verso casa d’ognuno si dileguarono
a facebook per parlarsi si collegarono
e il loro eterno amore scritto si giurarono
poi , il computer stretto abbracciarono
trasognanti,felici s’addormentarono
-Tanti mesi in tal modo seguirono
fin quando decisero sposarsi un giorno
e gli schermi accesi del pc impattarono
mentre loro per vie diverse si dileguarono
-Poi a batterie scariche ignari divorziarono
-------------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
www.santhers.com
nonostante avessero del tempo
in fretta con un bacio si salutarono
e verso casa d’ognuno si dileguarono
a facebook per parlarsi si collegarono
e il loro eterno amore scritto si giurarono
poi , il computer stretto abbracciarono
trasognanti,felici s’addormentarono
-Tanti mesi in tal modo seguirono
fin quando decisero sposarsi un giorno
e gli schermi accesi del pc impattarono
mentre loro per vie diverse si dileguarono
-Poi a batterie scariche ignari divorziarono
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Da:Poesie Cialtrone
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Re: michael*santhers
Fantastica! 

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- Sommo poeta
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Ciao Sara
michael
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- Sommo poeta
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RICORDI AGRESTI
Le vacche, ruminanti ruotavano sull’aia
la pesante pietra per trebbiare il grano,
roventi al sole i chicchi sembravano
voler resistere nelle dorate spighe
Infiniti giri sminuzzavano la paglia
lettiera e pasto d’inverno
quando neve e fame si sposavano
Poi a proteggersi dalla polvere
uomini incappucciati,
con forconi lanciavano in aria il tutto
sperando il vento ammucchiasse lontano il triturato
mentre pesante il grano s’accumulasse ai piedi
ma spesso nessun alito di vento
e tutto ricadeva piombo a terra
tra lo sconforto di sforzi inutili
allora si ruotavano al cielo gli occhi
torvi tra sfida imploro e speranza
Immobili gli alberi col fogliame imbalsamato
dormivano nella calura sorridente ai miraggi
e quando scossi da un uccello al posarsi sui rami
che al vibrare davano illusione di qualche brezza
Verso il tramonto come per magia
c’era sempre qualche soffio in premio
forse generato dal saluto tra giorno e notte
e allora si sentiva la pioggia dei chicchi
separati da svolazzanti pagliuzze
bandiere di resa alle fatiche
-------------------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.sanhters.com
la pesante pietra per trebbiare il grano,
roventi al sole i chicchi sembravano
voler resistere nelle dorate spighe
Infiniti giri sminuzzavano la paglia
lettiera e pasto d’inverno
quando neve e fame si sposavano
Poi a proteggersi dalla polvere
uomini incappucciati,
con forconi lanciavano in aria il tutto
sperando il vento ammucchiasse lontano il triturato
mentre pesante il grano s’accumulasse ai piedi
ma spesso nessun alito di vento
e tutto ricadeva piombo a terra
tra lo sconforto di sforzi inutili
allora si ruotavano al cielo gli occhi
torvi tra sfida imploro e speranza
Immobili gli alberi col fogliame imbalsamato
dormivano nella calura sorridente ai miraggi
e quando scossi da un uccello al posarsi sui rami
che al vibrare davano illusione di qualche brezza
Verso il tramonto come per magia
c’era sempre qualche soffio in premio
forse generato dal saluto tra giorno e notte
e allora si sentiva la pioggia dei chicchi
separati da svolazzanti pagliuzze
bandiere di resa alle fatiche
-------------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
PRIMAVERA IN MOLISE
E' facile vedere sangue letargico ribollire
in vecchi asini claudicanti che appoggiano a terra
la quinta gamba pensionata e con orecchie
che si toccano alle punte consumate da nerbate
per un segnale stradale d'attenzione a nascere in loco
oppure contadini mettere a mollo nei torrenti
anellati di copertoni,berretti unti serviti a forme di formaggio
-Possenti si fanno gli abbai raucedine di spelacchiati cani
con padroni a cottimo e bavosi rasentano vicoli fessurati
bombardati da perditempo imbrillantati da moccoli
argentei alle narici e pepite radicate agli occhi
-Iniziano competizioni alle pulizie di Pasqua,
scope di miglio a caccia di acari e scheletri di mosche
gettoni remunerati da capi-covo osannati,
Politici,faccendieri,dispensieri a frattaglie e raggiri ambiti
poi tanto meglio se nel safari ci casca un San Giuseppe
alibi di dolci che puzzano a un miglio di miserie antiche
che vogliono uscire da stenti intitolati tradizioni
-Forte è nell'aria l'odore nauseabondo di porcili e pollai
in combinazione chimica con smog,incenso blasfemo di miraggi
-Al belar di pecore su sentieri impallinati a rosari
s'odono corvi gracchiare alla conta di piccioni spennati,
delirio di massaie che mimano sciagure con calchi di mani
a zingari copricapo neri di vedovanze appassite
-Si fa rigogliosa l'erba,mira di bestiame sguinzagliato
incredulo sia finito l'inverno,disertore ai rigori d'istruzioni
sconfina e il gesto è grave reato d'avvocati sogghignanti
e cibo di una stampa-vinile, annoiata,maggiordomo,galoppina
d'un potere eletto a baratti sommari di cui
l'inquantificabile è cultura-faro
-Cantano sul precario usignoli sfuggiti a frecce,clave,fucili,
veleni fatati
-Soprammobili a cadenti muraglioni muschiati,i vecchi
scuotono a termometro di cuoia qualche dente zeppola
e con sguardo a fessura dosano raggi di sole
e di tanto in tanto con gomma al piede di bastone
disegnano qualche figura geometrica a forma di vagina
per riaccendere ricordi sbiaditi o leggere
(visto si sentono funghi azzannati e schifati da cinghiali)
una storia coaudiuvata da solchi facciali,
che li sputò sorpresi al mondo
-----------------------------------------------------------
Da:Avanguardie Irriverenti
www.santhers.com indietro
in vecchi asini claudicanti che appoggiano a terra
la quinta gamba pensionata e con orecchie
che si toccano alle punte consumate da nerbate
per un segnale stradale d'attenzione a nascere in loco
oppure contadini mettere a mollo nei torrenti
anellati di copertoni,berretti unti serviti a forme di formaggio
-Possenti si fanno gli abbai raucedine di spelacchiati cani
con padroni a cottimo e bavosi rasentano vicoli fessurati
bombardati da perditempo imbrillantati da moccoli
argentei alle narici e pepite radicate agli occhi
-Iniziano competizioni alle pulizie di Pasqua,
scope di miglio a caccia di acari e scheletri di mosche
gettoni remunerati da capi-covo osannati,
Politici,faccendieri,dispensieri a frattaglie e raggiri ambiti
poi tanto meglio se nel safari ci casca un San Giuseppe
alibi di dolci che puzzano a un miglio di miserie antiche
che vogliono uscire da stenti intitolati tradizioni
-Forte è nell'aria l'odore nauseabondo di porcili e pollai
in combinazione chimica con smog,incenso blasfemo di miraggi
-Al belar di pecore su sentieri impallinati a rosari
s'odono corvi gracchiare alla conta di piccioni spennati,
delirio di massaie che mimano sciagure con calchi di mani
a zingari copricapo neri di vedovanze appassite
-Si fa rigogliosa l'erba,mira di bestiame sguinzagliato
incredulo sia finito l'inverno,disertore ai rigori d'istruzioni
sconfina e il gesto è grave reato d'avvocati sogghignanti
e cibo di una stampa-vinile, annoiata,maggiordomo,galoppina
d'un potere eletto a baratti sommari di cui
l'inquantificabile è cultura-faro
-Cantano sul precario usignoli sfuggiti a frecce,clave,fucili,
veleni fatati
-Soprammobili a cadenti muraglioni muschiati,i vecchi
scuotono a termometro di cuoia qualche dente zeppola
e con sguardo a fessura dosano raggi di sole
e di tanto in tanto con gomma al piede di bastone
disegnano qualche figura geometrica a forma di vagina
per riaccendere ricordi sbiaditi o leggere
(visto si sentono funghi azzannati e schifati da cinghiali)
una storia coaudiuvata da solchi facciali,
che li sputò sorpresi al mondo
-----------------------------------------------------------
Da:Avanguardie Irriverenti
www.santhers.com indietro
Re: michael*santhers
Un magnifico quadro d'insieme "dipinto" in poesia........come Il vecchio Pieter Bruegel "poetava" in pittura.


Re: michael*santhers
Il dipinto qui risulta frammentato: manca una buona parte del lato destro. Se ti interessa vederlo nell'insieme, non è difficile; basta cercare alla voce Pieter Bruegel il Vecchio "I proverbi".
Un narratore-poeta come te dovrebbe trovar posto in un grande affresco dove siano rappresentati tutti coloro che hanno narrato in poesia vizi e virtù della propria gente.
Un narratore-poeta come te dovrebbe trovar posto in un grande affresco dove siano rappresentati tutti coloro che hanno narrato in poesia vizi e virtù della propria gente.
-
- Sommo poeta
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Re: michael*santhers
con la fotocamera ho scattato delle foto al tuo quadro poi le riprodurrò,troppo forte e così simile ai miei scenari danteschi descritti,veramente mi hai fatto un regalo...grazie michael
-
- Sommo poeta
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- Iscritto il: 16/05/2010, 5:16
MADAME DE COURVASIEUR
Incipriata al profumo di cipressi antichi
a coprire indelebile ristagnato odore d’urine
tra atmosfere lascite di Principessa Egizia,
truccata in rimiro d’inganno a falce
ricevette il Marchese Zebeto Paco Degli Indulti
mai domo in corteggiamenti con chiodo fisso,
d’inesaudito rosario antico a frusciare
al salto di dita, rosea giarrettiera riccia,
lasciapassare invalidato di Madame De Courvasieur
-Passo felpato, mani a schiena lignea
poi stridulo freno e scatto consumato d’inchino roteante
a porgere alato, ennesimo mazzo di rose rosse
e solita accoglienza della Contessa in diversi intenti,
sorridente assenso di gradimento e cenno al fedele Osvaldo
ad abbeverare in vaso Cinese l’omaggio,inoltre tal comando
curva d’imbarazzo svoltante a discorsi vaghi furvianti
ma stavolta lo spasimante tenne linea dritta,
in frasi fiume vomitò sentimenti fermentati
alchè Lei arrestò in viso Modigliani il sangue,
inghiotti un respiro,dischiuse al cuore cieco
le rugose ancor belle labbra e sottile metallica la voce
si fece regale soma a risposta....mio caro Marchese
ai bei dì tu gran puttaniere cercavi me sigillo
in collezione e io trofeo raro più in alto di mani alzate
a gioir all’infinito d’uomini allo spasimo
ma il destino ci ha puniti,or due ruderi in solitudine
avvicinati da slavine in pretesa d’unico tetto
ma troppo tardi,ormai chi invano a pisciare oltre le scarpe,
chi con cipria Francese ad asciugare inopportuni liquidi
-Adirato,scosso e rosso in viso il Marchese si battè il petto
invogliandolo ad aprirsi a maggior rigenerante ossigeno
poi balbuziente replico...avviciniamo seppur a tempi brevi
queste due carcasse di cineprese capaci ancor di svolgere
eccentricamente all’anima la pellicola del nostro sogno
che distratti mai guardammo in realtà
-S’abbracciarono tra profumi di rose e muffa
--------------------------------------------------------
Da:Avanguardie Irriverenti
www.santhers.com
a coprire indelebile ristagnato odore d’urine
tra atmosfere lascite di Principessa Egizia,
truccata in rimiro d’inganno a falce
ricevette il Marchese Zebeto Paco Degli Indulti
mai domo in corteggiamenti con chiodo fisso,
d’inesaudito rosario antico a frusciare
al salto di dita, rosea giarrettiera riccia,
lasciapassare invalidato di Madame De Courvasieur
-Passo felpato, mani a schiena lignea
poi stridulo freno e scatto consumato d’inchino roteante
a porgere alato, ennesimo mazzo di rose rosse
e solita accoglienza della Contessa in diversi intenti,
sorridente assenso di gradimento e cenno al fedele Osvaldo
ad abbeverare in vaso Cinese l’omaggio,inoltre tal comando
curva d’imbarazzo svoltante a discorsi vaghi furvianti
ma stavolta lo spasimante tenne linea dritta,
in frasi fiume vomitò sentimenti fermentati
alchè Lei arrestò in viso Modigliani il sangue,
inghiotti un respiro,dischiuse al cuore cieco
le rugose ancor belle labbra e sottile metallica la voce
si fece regale soma a risposta....mio caro Marchese
ai bei dì tu gran puttaniere cercavi me sigillo
in collezione e io trofeo raro più in alto di mani alzate
a gioir all’infinito d’uomini allo spasimo
ma il destino ci ha puniti,or due ruderi in solitudine
avvicinati da slavine in pretesa d’unico tetto
ma troppo tardi,ormai chi invano a pisciare oltre le scarpe,
chi con cipria Francese ad asciugare inopportuni liquidi
-Adirato,scosso e rosso in viso il Marchese si battè il petto
invogliandolo ad aprirsi a maggior rigenerante ossigeno
poi balbuziente replico...avviciniamo seppur a tempi brevi
queste due carcasse di cineprese capaci ancor di svolgere
eccentricamente all’anima la pellicola del nostro sogno
che distratti mai guardammo in realtà
-S’abbracciarono tra profumi di rose e muffa
--------------------------------------------------------
Da:Avanguardie Irriverenti
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EPITAFFIO ALL'AMANTE
Se non ci fossero stati
tuo marito e mia moglie
a renderci proibito
questo nostro amore
non ci saremmo mai amati
così intensamente a lungo
-Mai avrei immaginato
che per rendere felici
due volpi come noi
(fucili permettendo)
ci sarebbero voluti due cervi
-Ogni sera a letto con mia moglie
faccio sempre il tuo nome
mentre lei per sostituirti
fa quello di tuo marito
-Oh! per Bacco!
i conti non tornano
vuoi vedere che a turno
siamo stati quattro volpi
e quattro cervi?
- A confermare questo dubbio
il fatto che al mio passare
nel cortile le galline ridono
e nell’orto l’insalata trema
--------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
http://www.santhers.com
tuo marito e mia moglie
a renderci proibito
questo nostro amore
non ci saremmo mai amati
così intensamente a lungo
-Mai avrei immaginato
che per rendere felici
due volpi come noi
(fucili permettendo)
ci sarebbero voluti due cervi
-Ogni sera a letto con mia moglie
faccio sempre il tuo nome
mentre lei per sostituirti
fa quello di tuo marito
-Oh! per Bacco!
i conti non tornano
vuoi vedere che a turno
siamo stati quattro volpi
e quattro cervi?
- A confermare questo dubbio
il fatto che al mio passare
nel cortile le galline ridono
e nell’orto l’insalata trema
--------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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