Portami con te
(Da Viaggio d'inverno)
Portami con te nel mattino vivace
le reni rotte l'occhio sveglio appoggiato
al tuo fianco di donna che cammina
come fa l'amore,
sono gli ultimi giorni dell'inverno
a bagnarci le mani e i camini
fumano più del necessario in una
stagione così tiepida,
ma lascia che vadano in malora
economia e sobrietà,
si consumino le scorte
della città e della nazione
se il cielo offuscandosi, e poi
schiarendo per un sole più forte,
ci saremo trovati
là dove vita e morte hanno una sosta,
sfavilla il mezzogiorno, lamiera
che è azzurra ormai
senza residui e sopra
calmi uccelli camminano non volano.
______________________________________________
Lasciami sanguinare
Lasciami sanguinare sulla strada
sulla polvere sull'antipolvere sull'erba,
il cuore palpitando nel suo ritmo feriale
maschere verdi sulle case i rami
di castagno, i freschi rami, due uccelli
il maschio e la femmina volati via,
la pupilla duole se tenta
di seguirne la fuga l'amore
per le solitudini aria acqua del Bràtica,
non soccorrermi quando nel muovere
il braccio riapro la ferita il liquido
liquoroso m'inorridisce la vista,
attendi paziente oltre la curva via
l'alzarsi del vento nel mezzogiorno, fingi
soltanto allora d'avermi udito chiamare,
entra nella mia visuale da un giorno
quieto di settembre, la tavola apparecchiata
i figli stanchi d'attendere, i figli
giovani col colore della gioventù
esaltato da una luce che quei rami inverdiscono.
Attilio Bertolucci
Moderatori: Luca Necciai, ito nami
Attilio Bertolucci
Ultima modifica di amicipoesia il 09/07/2012, 18:31, modificato 1 volta in totale.
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- amicipoesia
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Re: Attilio Bertolucci
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Re: Attilio Bertolucci
AT HOME
Il sole lentamente si sposta
sulla nostra vita,
sulla paziente
storia dei giorni
che un mite
calore accende,
d’affetti e di memorie.
A quest’ora meridiana
lo spaniel invecchia sul mattone
tiepido, il tuo cappello di paglia
s’allontana nell’ombra della casa.
Attilio Bertolucci
(18 novembre 1911 – 14 giugno 2000)
Il sole lentamente si sposta
sulla nostra vita,
sulla paziente
storia dei giorni
che un mite
calore accende,
d’affetti e di memorie.
A quest’ora meridiana
lo spaniel invecchia sul mattone
tiepido, il tuo cappello di paglia
s’allontana nell’ombra della casa.
Attilio Bertolucci
(18 novembre 1911 – 14 giugno 2000)
I am not liber, I'm FREE!
- Luca Necciai
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Re: Attilio Bertolucci
Sequenza familiare
Non chiedere altro, la felicità è in questo
corso paziente, mentre gli anni fuggono
e i giorni così lenti scorrono,
il sole indugia su palpebre e muri,
tu, io, i cari figli l'accogliamo
diversa beatitudine, persone separate.
E quando il tempo
vinca l'incanto cui ridiamo trepidi
questo lungo mattino d'ozio avvolto
(le rondini tornate attendono a nidi
nell'ombra d'un portico, fresco approdo),
oh, che nel lume incerto dei crepuscoli
onde la stagione s'esalta consumandosi
di nuovo oggi fra noi, la bella primavera,
neri voli e stridi su ponente
annunzino una stessa notte di pioggia,
una stessa pace alla nostra riunione terrena.
(da 'Lettera da casa', 1950)
Non chiedere altro, la felicità è in questo
corso paziente, mentre gli anni fuggono
e i giorni così lenti scorrono,
il sole indugia su palpebre e muri,
tu, io, i cari figli l'accogliamo
diversa beatitudine, persone separate.
E quando il tempo
vinca l'incanto cui ridiamo trepidi
questo lungo mattino d'ozio avvolto
(le rondini tornate attendono a nidi
nell'ombra d'un portico, fresco approdo),
oh, che nel lume incerto dei crepuscoli
onde la stagione s'esalta consumandosi
di nuovo oggi fra noi, la bella primavera,
neri voli e stridi su ponente
annunzino una stessa notte di pioggia,
una stessa pace alla nostra riunione terrena.
(da 'Lettera da casa', 1950)
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Luca Necciai
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