Gianni Regalzi

[Gianni Regalzi]

La verde prateria è disseccata

La verde prateria è disseccata
dal brivido infuocato del deserto.
Cerchi di falco in cielo
rivelano reliquia di finito
e l’inquietante soffio d’un serpente
raggela come l’Eco dell’inferno.

Ora che il sole è spento
attorno sento solo il nero fuoco
che brucerà in eterno il mio intelletto.

Alessandria 28 giugno 2011
Gianni Regalzi

[ito nami]

terra acerdica quella sua anima.Il seme è perduto.Appropriata metafora similitudine questa tua caro Gianni.Bravo

[Gianni Regalzi]

RUMORE DI FOGLIA

Come il rumore
di una foglia che cade
nell’intenso porpora dell’autunno,
cosi il mio inutile cammino,
lascia il suo segno
sull’ingannevole sentiero della vita.

Alessandria, 6 Gennaio 2004
Gianni Regalzi

[Gianni Regalzi]

QUEL TEMPO ORMAI LONTANO EPPUR VICINO

Era l'aprile chiaro
con la speranza tutta da sognare,
con le sue rosa Aurore
.........e i suoi tramonti colmi d'emozioni.

Fu lì che l'incontrai
sotto quel viale fra sentor di viole.
Negli occhi suoi la fresca giovinezza
su un viso che pareva di bambina.

La mano le sfiorai, Lei mi seguì.
E il vento ci trovò
immersi nella sera
col suo profumo d'Ombra e di Peccato.

Alessandria, 3 luglio 2011
Gianni Regalzi

[ito nami]

una lirica particolarmente apprezzabile per la dolcezza e per quel, certo voluto,riflesso d'antico che
presenta,Veramente un'opera di grande valore.

[Gianni Regalzi]

IL VELO DEL VENTO

Col volto velato dal vento
risento l'antico lamento del tempo.
La spiaggia è deserta.
nel cielo scintille di stelle
mi svelano arcani segreti.

Lontana, riascolto la voce di chi,
quando il sole coceva,
m'aveva d'incanto rubato la mente.

Ora il Gran Carro
sta già declinando a Occidente.

Il mio ardente delirio,
la tua carne e i tuoi occhi roventi
e la nostra infinita Follia
han lasciato lo spazio
all'Amaro Sapore
d'un effimero amore rubato.

Il velo del vento s'è spento.
Non resta che profondo silenzio.

Alessandia, 23 settembre 2011
Gianni Regalzi

[Gianni Regalzi]

MALATO SILENZIO

Lampi di Luce.
Scaglie di Mare.
Sulla Sabbia il profumo del Sale.

Stille di Stelle.
Spuma dall'Onde.
Sulla pelle il Calore del Sole.

La Lava rovente mi brucia la mente.
La Luna pian piano appassisce.

L'aperta corolla dell'umido fiore
richiude i suoi petali a tondo.

Non resta null'altro
che un sordo malato silenzio.


Alessandria, 29 settembre 2011
Gianni Regalzi

[ito nami]

Caro Gianni,cosa dà al mare quel tipico profumo non è il sale.Scienziati anglo-sassoni hanno stabilito che è il solfuro di metile,tossico.Per cui passeggiare del risonante mar lungo la riva e tuttaltro che salutare ciome si è sempre creduto.
La tua poesia invece è salutare come ho sempre pensato.

[Gianni Regalzi]

Caro Ito, auguriamoci che nessuno scopra la tossicità del buon vino novello.... Grazie mio Caro Amico.

[Gianni Regalzi]

IL CALORE DELL'INDIFFERENZA

In quell'aprile chiaro ho visto il Sole
all'ombra profumata d'una Viola.

Rovente venne luglio e la sua lava
il Cuore mi bruciò più dell'Inferno.

Le piogge di novembre han spento il fuoco
lasciando solo cenere annerita.

Dicembre giunse lento e sparse il velo
dall'Algido calor d'indifferenza.

Alessandria, 1 ottobre 2011
Gianni Regalzi

[Gianni Regalzi]

LA LUCE VELATA

La luce è velata
da un malato sudario,
la mente offuscata
... da un pesante sipario.

Non sorge più il Sole
ed il gallo è ormai muto.

Alessandria, 4 ottobre 2011
Gianni Regalzi

[ito nami]

caspita!Andiamo proprio male ad Alessandria.E questo inverno che succederà,sarete circolopolarizzati ,ed il sole non sorgerà mai.Ma ti consolerai con i poetici fuochi polari accesi dagli strati ionizzati dell'alta atmosfera(Van Allen etc etc).Insomma le aurore boreali

[Gianni Regalzi]

Mi preoccupa soprattutto il gallo muto. Come farà ad incantare le paffute polastrelle? Grazie Ito, a Presto.l

[Gianni Regalzi]

I FRUTTI MALATI

Ho colto frutti acerbi
e con la mani lorde,
ho colto frutti ormai monchi d'Umori.
... ... Non ho però mai colto l'Infinito.

Alessandria, 5 ottobre 2011
Gianni Regalzi

[ito nami]

Io te l'ho imprigionato ,ora puoi provare a coglierlo-
<∞>
buona fortuna