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Gruppo Amici della Poesia • Galvan
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Galvan

Inviato: 02/07/2015, 15:21
da Galvan
Quel che c'era più non è
quel che viene non si sa
quel che resta è spazio vuoto,
della vita, sol la foto.

Re: Galvan

Inviato: 05/07/2015, 15:08
da Petar
Non sono un intenditore, ma è davvero una lirica molto ben scritta e "profonda".
I miei complimenti

Petar

Re: Galvan

Inviato: 07/07/2015, 22:36
da Galvan
Costui teneva d’occhio il suo pollaio,
che non avesse, lo sfrontato gallo
d’uscir senza permesso, e del granaio
tenea le chiavi e guai a chi lo colga in fallo.

Ma pur se ben nutriva le mille gallinelle
oh, ‘un ci fu verso d’averne qualche ovo!
Forse mancavan crusche o forse clorofille
eh, beh, sì, come no… la cosa disapprovo

però… tutte ordinate e schierate in prima fila
all’occhio mio, diceva, mi paiono farfalle.
Per il gallo impertinente lesto la lama affila
e quello per sfuggir… rinuncia alle gonnelle.

Re: Galvan

Inviato: 10/09/2015, 14:47
da Galvan
Nel deserto de li fogli bianchi
uno ariva a metterce na firma,
e manco ci sta tempo che si stanchi
che l’altro, appresso, uscito dalla ciurma
s’addispone avanti, in prima fila.

"Che c’è vo fa, la vita è un gioco
nu te la prenne"
e lesto la su rima infila.
"Però in alto fammece sta nu poco,
cosi, tanto per provar l‘ebbrezza
d’aver scalato per primo la montagna".

"Mio caro, è il gioco delle parti a quest’altezza
che altri nun ce stanno in questo loco,
ar primo er secondo s’accompagna
e se tu mi rispondi, mò rigioco… "


Er terzo che seguiva da lontano
se divertiva all’umana sceneggiata
e co’ li su modi da gitano
partecipò all’allegra scampagnata.

Se ritrovò per un istante all’alta vetta
poi se ne scese, che in alto ben si è esposti
a quel sospir, all’insidiosa arietta
"… mmh te fa male… è mejo che te sposti…"

Re: Galvan

Inviato: 28/09/2015, 21:44
da Galvan
Autore 2015


Diritti… leggete TUTTI:

sulle opere, poesie antiche

come le Montagne,

pubblicate le regole d’attacco

per rompere i propri scritti,

per postare silenzi…

SPAM!!

Re: Galvan

Inviato: 09/05/2016, 22:25
da Galvan
Immagine




Tra erba, sassi e rovi, farfalla venne al mondo,
ancor con l’ali chiuse fuggì su piè la serpe
e appresso alzata in aria, un corvo in volo tondo
la vide e chiuso l’ali planò su quelle sterpe.
Parve la fin vicina ma più vicin fu torre
e vista una fessura entrò nel marmo bianco.

Ma il Re dal nero manto nel tetto volle porre
la sua novella casa ed ei non fu mai stanco
di là volar attorno, mirando tra le giunte,
a quel boccon sfuggito, sì salvo ma romito.

Reclusa suo malgrado, lontana dalla fonte
vedea le sue sorelle, volar, cercar marito
e vivere quel poco concesso dal guardiano,
che l’un e l’altra cogliea, cibo gradito.
Protetta dalla torre poté pensar lontano
e l’astri, l’enti e tutto alfin le fu elargito.

Cadea dalle sue ali la polvere dorata,
il vol divenne affanno, tra rampe e vuote stanze.
Ben prima della fine, uscita da una grata
s’alzò alta nel cielo, a disegnar le danze.

Sempre a cercar in basso il corvo non la vide
e pur se tu non credi lei gli volò vicino,
ei tosto volse l’occhio ma strano, quella ride!
Più non ha paura e accetta il suo destino.

Re: Galvan

Inviato: 03/11/2016, 22:19
da Galvan


https://www.youtube.com/watch?v=wLlBGeRPiVc


Un giorno
saranno troppi i ricordi
delle persone che avevi conosciuto
che, nel bene e nel male
e più volte nell’indifferenza
hanno camminato con te, vicino a te
o da un’altra parte, pur standoti vicino
in qualche modo…

Quelle persone
non sollevano più la polvere
ma sono diventate
la polvere stessa
che si deposita dovunque
e tu vorresti si depositasse
anche dentro di te
per sempre.

E invece un ricordo
come un alito di vento
venuto dal nulla
la risolleva
e riporta
nel tuo cinema interiore
i fratelli Gees
tuo padre
e quel tuo amico
cui non riuscivi ad invidiare
il sorriso e la bellezza
forse perché i suoi incredibili occhi azzurri
già allora
sentivi che
non appartenevano più
a questo mondo.

Ed altre persone
di cui hai sentito o letto
con le quali hai viaggiato
qualche sera
o solo una
attraverso una loro poesia
per cercare assieme
una luce di verità.

Un giorno
tu sarai quel ricordo
la polvere
nella mente di un’altra persona
e ci vorrà qualche generazione
perché diventi così fine
da viaggiare
assieme al vento
senza posarsi
mai più.

Un giorno
troverai nei tuoi ricordi
ricordi che non ti appartengono
e forse capirai
da dove provengono
le lacrime

di questa sera.

Re: Galvan

Inviato: 27/12/2016, 19:11
da Galvan
1

Ci sono molti poeti
E innumerevoli poesie
Un giorno ne ho trovato una diversa,
la poesia del momento.

Re: Galvan

Inviato: 28/12/2016, 18:11
da Galvan
2

La poesia del momento è come un uccello che si posa sugli alberi
Che avete chiuso con un recinto
Ma non sono davvero vostri, né del Re.
Gli alberi sono della vita.

Re: Galvan

Inviato: 28/12/2016, 21:13
da Galvan
3

Se la cercate non la troverete
Se la fermate non ci sarà più
E se pensate che si possa scrivere
Avrete scritto di voi, non di lei.

Re: Galvan

Inviato: 29/12/2016, 8:38
da Galvan
4

Egli, che amava luoghi disdegnati dai più
Avvertì qualcosa di diverso
Quasi un intangibile tocco
La sensazione di una presenza.

Re: Galvan

Inviato: 29/12/2016, 18:24
da Galvan

5

Quando accade di incontrarla crediamo sia per caso
In realtà sarà quando essa decide di incontrarci
Al suo apparire metteremo da parte ogni altra cosa
Ascoltando in silenzio.

Re: Galvan

Inviato: 31/12/2016, 9:53
da Galvan
6

Egli indossava vesti
Che non davano nell’occhio
E pochi si accorgevano di lui
Sinché, dopo averla incontrata, iniziò a scrivere.

Re: Galvan

Inviato: 02/01/2017, 22:50
da Galvan
7

Ogni volta che abbia preso il volo
La poesia del momento
Non ha più confini
Non ha bisogno di nulla

Re: Galvan

Inviato: 03/01/2017, 18:29
da Galvan

Qualcuno copia pur avendo il suo stile.
Buon segno,
vuol dire che legge.