Gruppo Amici della Poesia

ed oltre il mio respiro scosto il velo ...
il mondo radicato si separa
in luna e cielo.

plana dalle ali di un tramonto
denudata dentro al blu
virato in rosso.

Un goccio di caffè ruotante dentro gli occhi ruotanti nella stanza ruotante … la tazzina semivuota immobile da una finestra semichiusa il mondo fuori, pallido di neve … nessun colore.
Abarbicato sulla vetta della ciminiera un po' di grigio .. il fumo di un qualcosa va a svanire nel bianco sfondo d' occhi che non riescono a guidare.
Ai piedi un freddo inverno da invecchiare passa tra i capelli e il cuore … aprile e primavera da inghiottire. Un'ora poi che cambia la stagione … baccano spento ... va al di la del mare …
un traffico intasato dalle schegge di un rombante movimento di un aereo batticuore … macchia come scia l' intenso vuoto come goccia di caffè in un cielo chiaro da macchiare …
la sveglia torna agli occhi ... m' apro al sole.

dimmi la verità, erano occhi ?
o un pozzo inabissato in fondo al cuore
profondo come lacrime non dette
da un scintillante fiordo di parole ?

sale nel vento
dell' oceano ha gli occhi
il blu.

profonda come occhi sulla strada vira d' alibi la sera ...
perchè non ti fai luna ?

stanotte un velo limpido specchiato
s' è diffuso da una tela scevra d' ombre del ricordo
di un sospiro senza nome ... e del passato.

afona la notte di un silenzio che parlò quand' ebbi fame ...
ma il mare ha colto l' onda di decenni inappetenti in fondo al cuore.

compendio di beltà e rassegnazione,
pure le stelle
si fingono dilazionate e spente.

strappato
al vento
un labile
vissuto
lacerato.

dove porti l' acqua del tuo germogliare
non bastano le palme a schermare il sole.

ognuno dalla terra ascende il sole.

schermato il vento azzurro un mare schiuma infranto un fiore.

sicuro come aratro ai solchi in-vita.

esigua da una nebbia evanescente un' ombra appare
e il suon di lei ritorna in me sospeso
com' alba sfila oscurità col sole.