Damiano Rossi

[damiano rossi]

la strada aveva un nome : oscurità.
vezzeggiativo avulso dalla sera nel pallore della luna
sempre più chiara.

[damiano rossi]

stridula sul ghiaccio evanescente
come l' acqua un tempo arrise
controcorrente.

[damiano rossi]

e blu finestra dallo scuro invito ...
la notte luce luna d' abbaino.

[damiano rossi]

il sole come alito rovente
in schiusa lacrimosa goccia agli occhi
sale/discende.

[damiano rossi]

così gestante la malinconia ...
eppure non v' ha pena nel fluire d' ogni luce.

[damiano rossi]

un suono da un arpeggio di colline
affiora appena l' erba di un tremore.

[damiano rossi]

defenestrato sole al rifiorire una finestra.

[damiano rossi]

lo sciabordio del giorno si rinnova,
intride nebbia voci dalla strada ... nessuna riva.

[damiano rossi]

come sparsi aghi di pino da una volta sospesi.

[damiano rossi]

fredda roccia muta da una serpe rivestita.

[damiano rossi]

una stanzetta diaspora di mondo
ecclesia disperante flutti e strame, un soliloquio
e il vento al gufo ruba un madrigale.

[damiano rossi]

le foglie di te
da una panchina il verde
d'' occhi ristora.

[damiano rossi]

un rovesciato sole,
un ribollito mare ;
frigge il suo silenzio Nostalgia,
non si dà pace.

[damiano rossi]

e sia ...
per un' aurora ancora veglierò la notte mia.

[damiano rossi]

mi sono perso in labirinti e rose d' universo ;
persino alla viltà usurai rimorso ...
e un tempo avverso.