Damiano Rossi

[damiano rossi]

non mi confondo agli altri come gli astri sopra il mondo.

[damiano rossi]

la vita è qui,
all' ombra dell' adesso,
da come ci si stà e da come vedi
l' impresso passo.

[damiano rossi]

giù e profondamente in basso io mi decemento ed ho struttura.

[damiano rossi]

ancora,
vi scivola l' aurora
e al mare inetto tormentato
ascrive una parola : Geometria,
che luce stacca
e un cielo vi divora.

[damiano rossi]

concavo di luce accede un valico sortire.

[damiano rossi]

libero
la nebbia
dentro
l' anima
mi-raggio.

[damiano rossi]

l' azzurra nebbia d' alberi brunita ai tronchi appare ...
l' inverno stride assiomi dalla vita.

[damiano rossi]

sa di presenza questa luce ancora,
accede senza vanto d' altro mondo,
s' allunga e si disseta d' erba nuova,
non vi riposa un attimo ma crea
nell' onda un suono antico e vi dimora.

[damiano rossi]

poesia nata dall' ascolto di " Scarbo " di Ravel.
al pianoforte Alice Sara Ott.

notte...
sogni come schegge di pazzia
s' insinua una ficcante ritrosia : ultime stelle.

[damiano rossi]

un sole disertato
d' albe
vuote d' infinito.

[damiano rossi]

purche non vi sia vuoto nella pioggia
un' altra azzurra lacrima verrà.

[damiano rossi]

portami via,
come il sonno, la malinconia,
il vento usato, l' astio di un perchè
e il tempo errato d' ombre
che ho di te.

[damiano rossi]

scorre
sempre
a
nuova
noia
eguale.

[damiano rossi]

come
da pietra
spira
levità.

[damiano rossi]

brivido che sia
passato un vento
al cuore rozzo
dell' ingrato inverno.