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Gruppo Amici della Poesia • Gianni Regalzi - Pagina 90
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Re: Gianni Regalzi

Inviato: 01/12/2017, 20:32
da Gianni Regalzi
ALLITTERAZIONI CULINARIE
CON VARIAZIONI SUL TEMA

Un cavolo condito
Un sarago salato
Un brodo di bollito
Un astice arrostito.

Un sedano scottato
Un pollo pasticciato
Un pane abbrustolito
e un sandalo strappato.

Alessandria, 5 Kislev 5775 (27/11/2014)
Gianni Regalzi
(Svogliatamente Partorita in un uggioso mattino di pioggia)

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 01/12/2017, 23:21
da Gianni Regalzi
SLANG LISANDREN

“Fa fiuchè, ciapa quaji e sòuta ciuendi”
i sòn paroli ormai da tücc smentiaji.
Paroli che da temp is drobu pü,
però se ammez a vòi u j’è cucdeu-n
ch’us viza ancura u sò significato,
sens’ater us sentirà strensi ‘n pò ‘l còr.
I lisandren cui s-ceutt i sòn semp pü rar
e méa m vont ad esi j’eun ad lur
e se a vigh cucdeu-n con la mantlen-na
um ven sübit an ment la “piligeren-na”.
Se a vagh dal verdüre a “catè” I piselli
a ciam a la cumèsa ‘d “scapaton”,
ch’um daga pèr piesì am po’ d’”arbiòn”.
Ant’èl quatr’uri a vagh a riva Tani,
am bütt “dricc acme ‘n füss” ans cul sabiòn
e pò al post d’in tuffo, pèr fè u “speuss”
a fass con ‘n po’ ‘d malizia u “scanapeuss”.
A sèt e dez a entr ant l’usterea
Am sètt “tranquil ‘cme ‘n puciu” a cul taulen
E ‘nvece ad dì “Batista fam dòi òvv”,
a digh “Batista fam dòi cirighen”.

Lisondria, 25 Lü 2008
Gianni Regalzi

P.S.: El paroli tra virguleuti is drubavo ‘na vòta da la povra gent
e nent mec’us diva allura dai “siurr”.

Trattasi di dialetto alessandrino arcaico intraducibile.

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 01/12/2017, 23:53
da Gianni Regalzi
TANKA

Ricordo ancora
quegli occhi azzurri mare,
perle preziose.

Ma all'infinito il cielo
prometteva tempesta.

Alessandria, 13 Kislev 5778 (1/12/2017)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 03/12/2017, 19:22
da Gianni Regalzi
VERSO L'INFINITO

Il cielo è color sabbia e nella nebbia
rintocca un cupo soffio di campana.

Dischiudi la finestra,
devo volare verso l'Infinito.

Alessandria, 15 Kislev 5778 (3/12/2017)
Gianni Regalzi
(Da “Silenzi e Pensieri” dir.ris.)

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 07/12/2017, 23:55
da Gianni Regalzi
TEMPO

Un giorno, un mese, un anno, cosa vale,
il tempo è un'illusione.

Per un istante il fulmine ti abbaglia,
subito dopo tenebra.

Alessandria, 19 Kislev 5778 (7/12/2017)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 08/12/2017, 11:57
da Gianni Regalzi
OSTINATA ILLUSIONE

Prima regnava il nulla,
tutto ad un tratto una fioca luce,
un breve istante poi di nuovo il nulla.

Alessandria, 20 Kislev 5778 (8/12/2017)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 12/12/2017, 18:10
da Gianni Regalzi
Lunga è notte,
ombre sul muro appese
e il lampo del mattino
all'improvviso tace.

Alessandria, 24 Kislev 5778 (12/12/2017)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 17/12/2017, 9:33
da Gianni Regalzi
Mi si rivela spesso l'invisibile
e l'ombra del reale il petto preme.

Alessandria, 29 Kislev 5778 (17/12/2017)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 20/12/2017, 20:37
da Gianni Regalzi
Nell'ombra della sera
un altro giorno muore.

Alessandria, 2 Tevet 5778 (20/12/2017)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 23/12/2017, 18:47
da Gianni Regalzi
Sereno SOL INVICTUS a Tutti gli Amici della POESIA

NOTTE MAGICA ANCESTRALE

La strada era poco illuminata
e l’esile bagliore del lampione
velava quella casa abbandonata
di strana misteriosa sensazione.

Sono anni che non v'abita nessuno
e quella porta è sempre stata chiusa.
Sento un rumore, forse c’è qualcuno?
ascolto, è una voce assai confusa.

Non so che cosa fare, ma qualcosa
comanda la mia mano; non so cosa
e senza che la mente mia lo voglia,
m’appresto a manovrar quella maniglia.

Un cigolio sinistro mi raggela,
di moto proprio quella porta s’apre
ed allo stesso dietro me sigilla.
E’ buio, buio pesto, solo il nulla.

Il passo incerto muovo poco dopo
diretto ad una timida fiammella
che stranamente non parea più quella,
ma s’era tramutata in vivo fuoco.

e quella voce fioca e assai confusa,
d’incanto si fa voce intensa e chiara,
rivolge a me parole sconosciute,
nuove parole colme di dolcezza

ed una strana quiete e dolce ebbrezza
avvolge tutto quanto il mio intelletto.
Mi sembra di volar su verdi colli
dimentico di tutti i miei affanni

e un caldo vanto, come mano lieve,
carezza tutti quanti i miei capelli.
La melodia mi chiama, è voce amica
e tutte le parole ora hanno un senso.

M’invita a seguire quella luce
ed io obbedisco a tale voce.
M’appare uno scenario conosciuto
e sono avvolto da una grande pace.

C’è un pargoletto biondo in una greppia
che guarda con gl’occhioni spalancati
la Mamma ed il Papà a Lui vicino
e un ciuco e un bue proprio a Lui di lato.

Ho un grande desiderio di sfiorare
con la mia mano il volto del Bambino
e mentre con lentezza m’avvicino,
un coro di campane mi risveglia

e tutta quanta quella meraviglia
di getto lascia il posto alla realtà.
Un po’ confuso guardo alla finestra,
sta nevicando e s’odon le campane.

E’ stato un sogno colmo di dolcezza
che m’ha donato tanta tenerezza
in questa notte magica, ancestrale
poi, guardo il calendario; oggi è Natale.

Alessandria, 15 Novembre 2007
Gianni Regalzi
(da “Poesie d'Amore” dir.ris.)

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 27/12/2017, 13:32
da Gianni Regalzi
Basta un sospiro o un timido sorriso
per far che un uragano
si muti in dolce Zefiro sereno.

Alessandria, 9 Tevet 5778 (27/12/2017)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 28/12/2017, 23:41
da Gianni Regalzi
Quegli occhi senza ciglia mi han stregato
e in quell'Inferno colsi il Paradiso.

Ma il tempo fu malvagio ed ora è tenebra.

Alessandria, 10 Tevet 5778 (28/12/2017)
Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 03/01/2018, 0:20
da Gianni Regalzi
TRE RIGHE


Una riga per non dimenticare quanto bene ci ha fatto stare male.

Un’altra per ricordare quella LUNA, a volte “PUTTANA”
che ci chiamerà sempre.

Tre righe per dirti che: “Me at vòi ben”.

Sono tre righe brevi e immense insieme,
che ristorano la mia anima di eternità.

La mia eternità nelle tue mani,
la mia eternità nei Tuoi sospiri,
la mia eternità nelle Tue lacrime e nei Tuoi sorrisi.

Tre righe che palesano i nostri universi paralleli,
uniti in un’unica anima, che vive delle più profonde emozioni,
tinte di cromie solo nostre e mute agli occhi di chi non sa.

Tre righe di sogno concreto e tangibile dalle ciglia del mio cuore,
Di questo cuore che soffre e gioisce allo stesso tempo.

La terra arida, dove ho piantato il mio seme,
d'incanto s’è trasformata in dolce e fertile prateria dove,
forse domani o, forse tra mille anni,
germoglieranno infiniti, variopinti ed irripetibili Tulipani.


Alessandria, Settembre 2006

Gianni Regalzi

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 09/01/2018, 20:48
da Gianni Regalzi
Se sparsa sul mio senno...e mi son perso.

Re: Gianni Regalzi

Inviato: 11/01/2018, 18:33
da Gianni Regalzi
Passa in silenzio, vola
e senza nulla dire
ti lascia solamente amaro in bocca