Gruppo Amici della Poesia

CROCIATA

un divario di luce

da una fonte fende fragile

una croce.

NARCISO 1) quel che abbiamo non il tempo ci salverà 2) che sia per ora un primo si o null'altro 3) guardai la luna come chiamassi me m'eclissai 4) via da dove prima mi specchiava s'è riflessa 5) flesso il prato da un pendio ora m'appare 6) e chi mi stanca ora negli occhi la rugiada? 7) sempre l'atte...

TUTT'ALTRO

quiete in questo tempo non m'appare ... tutt'altro il cuore.

NEL MEZZO

le gocce nella pioggia

ed ero già li

tra lacrima e goccia

FUORI LE MURA

stipata dentro al cuore una certezza

frammista come cera alla pietà

più non si duole

e pure il vento passa e se ne và

tra fumo, cattedrali e la bellezza.

LA SERPE

frammista d'ali, polvere

dal varco vi serpeggia e muta notte

nell'umida pietà scavata a vita

e non di stenti, e non di morte.

VERSANTI

quale altro inverno migrerà com'è

sotto i versanti dei restanti ignudi

che in nuvole rimbalzano da se

ma sono dispersi?

L'ODE A NULLITA'

gli strascichi la notte ha riportato

sfumando dentro un suono senza fiato

com'erano le vette senza suolo

o i mari trascinati in faccia al volo



separano da se le divisioni

glissate sotto nuvole di tuoni

un astio dirottato in un perchè

che muto afferra il fato a un altro se.

NOVITA' DI IERI

erano gli inserti di giornata

accartocciati vilipesi ansanti quasi persi

e a sera da un insetto imprigionata ancora in fieri

un'altra storia priva di un domani

prima ancora che sia ieri.

NAVIGATO

livello d'altri mari navigato

sprofonda un cielo, giù

com' essiccato.

DIVERGENZA

continuamente il tempo si farà di tutto il niente.

HAIKU

ed un silenzio

accartocciato e smesso

veste l'inverno

OMBRA LUCE

al sole, si, da sole in faccia al sole

son sole le parole decantate al vuoto note

se l'ombra vi farà ciò che lei vuole.

TRA PARENTESI

dov'è la luna intatta

esposta al sole

una sirena s'è ritratta

( solo rumore )

HAIKU

nuvole basse

l'inverno sfiora il suolo

sono distratte