Yama
Moderatori: Luca Necciai, ito nami
Re: Yama
- poesia n. 569 del luglio 2004
PICCOLE DONNE
Sfilano sulla battigia
ancheggiano impacciate
piccole donne ancora bambine
ostentando corpi acerbi
e ingenui costumi.
In coppia si muovono
come tra i banchi d’inverno
oggi complici
nella ricerca di sguardi
raccolti con finta indifferenza
e risatine maliziose.
Così palesi nello scandagliare
tra gli ombrelloni colorati
in cerca di volti di cui cianciare.
Cuccioli di tigre in battuta
per imparare quel gioco
che nella vita
le farà regine e schiave.
yama
PICCOLE DONNE
Sfilano sulla battigia
ancheggiano impacciate
piccole donne ancora bambine
ostentando corpi acerbi
e ingenui costumi.
In coppia si muovono
come tra i banchi d’inverno
oggi complici
nella ricerca di sguardi
raccolti con finta indifferenza
e risatine maliziose.
Così palesi nello scandagliare
tra gli ombrelloni colorati
in cerca di volti di cui cianciare.
Cuccioli di tigre in battuta
per imparare quel gioco
che nella vita
le farà regine e schiave.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 11:54, modificato 1 volta in totale.
Re: Yama
- poesia n. 620 del novembre 2004
VOLANO LE FOGLIE
Le foglie volano
come i miei pensieri
in quest’aria fredda d’ottobre.
Sono trascinate incerte
senza sapere dove
si placherà il vento
per lasciarle riposare.
Neanche io so
dove mi portano queste correnti
che intrecciano il mio cammino
muovendo i miei passi curiosi
chissà dove
nonostante sia già l’autunno.
yama
VOLANO LE FOGLIE
Le foglie volano
come i miei pensieri
in quest’aria fredda d’ottobre.
Sono trascinate incerte
senza sapere dove
si placherà il vento
per lasciarle riposare.
Neanche io so
dove mi portano queste correnti
che intrecciano il mio cammino
muovendo i miei passi curiosi
chissà dove
nonostante sia già l’autunno.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 11:56, modificato 2 volte in totale.
- poesia n. 55 del gennaio 2003
CATENE
Catene d'orgoglio
legano antichi sentimenti.
Sorrisi mesti
come maschere di falsa gioia
avvolgono il quotidiano.
Rossi pensieri di passione
a te mi portano.
Fuori dal tempo e da realtà
per te io sogno
gioia profonda
di disinibiti baci.
Con te io sogno
di avvolgenti spire
e di profondi incanti.
. . . ma restano catene
a vincolare gli slanci
a chiudere gli spazi
di carnali confidenze.
A lasciare solo l'idea
d’inosata proposta
mentre abitudine avanza
e con essa, mesto, il domani.
CATENE
Catene d'orgoglio
legano antichi sentimenti.
Sorrisi mesti
come maschere di falsa gioia
avvolgono il quotidiano.
Rossi pensieri di passione
a te mi portano.
Fuori dal tempo e da realtà
per te io sogno
gioia profonda
di disinibiti baci.
Con te io sogno
di avvolgenti spire
e di profondi incanti.
. . . ma restano catene
a vincolare gli slanci
a chiudere gli spazi
di carnali confidenze.
A lasciare solo l'idea
d’inosata proposta
mentre abitudine avanza
e con essa, mesto, il domani.
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- poesia n. 135 del settembre 2003
FORESTE
Sentieri accoglienti
accompagnano il cammino
tra silenziose ombre
da raggi di sole incise.
Ombre fresche,
profumate di vita,
dove lo spirito corre
nella gioia di perdersi.
Foreste amiche
che di scoperte e meraviglia
i miei passi segnate
con immagini serene.
Rifugi dell’anima e del cuore
a voi vorrò tornare
nel giorno di mia quiete,
quando cesserà la tempesta
e come nuvola v’avvolgerò,
intrecciando con le mie spire
le vostre fronde brillanti,
come un eterno amante.
FORESTE
Sentieri accoglienti
accompagnano il cammino
tra silenziose ombre
da raggi di sole incise.
Ombre fresche,
profumate di vita,
dove lo spirito corre
nella gioia di perdersi.
Foreste amiche
che di scoperte e meraviglia
i miei passi segnate
con immagini serene.
Rifugi dell’anima e del cuore
a voi vorrò tornare
nel giorno di mia quiete,
quando cesserà la tempesta
e come nuvola v’avvolgerò,
intrecciando con le mie spire
le vostre fronde brillanti,
come un eterno amante.
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 11:58, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 95 del giugno 2003
DEBOLEZZA
Per forte
volevo farmi passare
e lasciarti andare
così che la tua strada
tu potessi percorrere
e senza briglia o indugio
finalmente da sola
nella vita ti muovessi,
ma così non è
ed a te m’aggrappo ancora
in questa rincorsa inutile
del tempo che forse non sarà.
yama
DEBOLEZZA
Per forte
volevo farmi passare
e lasciarti andare
così che la tua strada
tu potessi percorrere
e senza briglia o indugio
finalmente da sola
nella vita ti muovessi,
ma così non è
ed a te m’aggrappo ancora
in questa rincorsa inutile
del tempo che forse non sarà.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 11:59, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 406 dell'aprile 2004
SOTTO AL GLICINE
Baci che danno assuefazione
si rincorrono sul filo di un telefono
che distanza annulla
rendendo l’impossibile credibile
e suggerendo sogni
che dell’inverno fanno primavera
e il nostro parlare ci avvicina
come se ancora fossimo
sotto a questa pergola,
nel profumo del glicine fiorito
in quella tiepida sera di Aprile.
yama
SOTTO AL GLICINE
Baci che danno assuefazione
si rincorrono sul filo di un telefono
che distanza annulla
rendendo l’impossibile credibile
e suggerendo sogni
che dell’inverno fanno primavera
e il nostro parlare ci avvicina
come se ancora fossimo
sotto a questa pergola,
nel profumo del glicine fiorito
in quella tiepida sera di Aprile.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 11:59, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 458 del giugno 2004
CAMPIONE FRAGILE
Pedala pedala
con grande passione
scalare montagne
è la tua ossessione.
In piedi sui pedali
fendi la ressa
come nuovo mosè
che le acque attraversa,
ma il sogno s’infrange
sull’ultima salita
incapace di affrontare
sui pedali anche la vita.
Così ora ti godi
quei quattro soldi di morale
con sufficienza regalati
dall’ultimo telegiornale.
yama
CAMPIONE FRAGILE
Pedala pedala
con grande passione
scalare montagne
è la tua ossessione.
In piedi sui pedali
fendi la ressa
come nuovo mosè
che le acque attraversa,
ma il sogno s’infrange
sull’ultima salita
incapace di affrontare
sui pedali anche la vita.
Così ora ti godi
quei quattro soldi di morale
con sufficienza regalati
dall’ultimo telegiornale.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 12:00, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 460 del giugno 2004
TI DISSI
Ti dissi: “Ti amo.”
due sillabe di vita
che non potè mai
essere vissuta.
E dissi: “Ti lascio.”
e abbandonai il mio cuore
sul ciglio di una strada
come un cane
inutile in vacanza.
E infine, sottovoce,
ti dissi: “Me ne vado …”
per quelle carezze
che mai
ti avrei potuto regalare.
yama
TI DISSI
Ti dissi: “Ti amo.”
due sillabe di vita
che non potè mai
essere vissuta.
E dissi: “Ti lascio.”
e abbandonai il mio cuore
sul ciglio di una strada
come un cane
inutile in vacanza.
E infine, sottovoce,
ti dissi: “Me ne vado …”
per quelle carezze
che mai
ti avrei potuto regalare.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 12:00, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 670 del marzo 2005
NON È CHE SABBIA
È tiepida l’oscurità
e tra fragranze di spezie rare
come la speranza che qui
ha i colori dell’ocra
fiori rossi
si sgranano improvvisi
abbaglianti ricami
che incidono il buio
e la pelle
e l’anima
mentre a ponente
già il sole è tramontato
lasciando tenui strie infuocate
come strascico di un sorriso
amaro per una notte
che inesorabile avanza
e intorno non è che sabbia.
yama
(dedicata a calipari)
NON È CHE SABBIA
È tiepida l’oscurità
e tra fragranze di spezie rare
come la speranza che qui
ha i colori dell’ocra
fiori rossi
si sgranano improvvisi
abbaglianti ricami
che incidono il buio
e la pelle
e l’anima
mentre a ponente
già il sole è tramontato
lasciando tenui strie infuocate
come strascico di un sorriso
amaro per una notte
che inesorabile avanza
e intorno non è che sabbia.
yama
(dedicata a calipari)
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 12:01, modificato 1 volta in totale.
SESSANTOTTO
- poesia n. 298 del dicembre 2003
SESSANTOTTO
Fummo guidati
sgomenti e inquieti
da insegnamenti
che nella penombra
s’acquattavano
sfuggenti e fragili
fatti da vuote parole
e da slogan
senza costrutto
ma forti a sostenere
il nostro debole pensiero
che la storia ha poi distrutto.
SESSANTOTTO
Fummo guidati
sgomenti e inquieti
da insegnamenti
che nella penombra
s’acquattavano
sfuggenti e fragili
fatti da vuote parole
e da slogan
senza costrutto
ma forti a sostenere
il nostro debole pensiero
che la storia ha poi distrutto.
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 12:02, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 671 dell'aprile 2005
IL VENTO DELL'EST
Ha soffiato a lungo
il vento dell'est
increspando il mare
guidando le onde
a infrangere muri
e a ribaltare destini
senza speranza.
Forse quel vento
che il fumo disperse
amò anche noi
che non volemmo le ali.
yama
IL VENTO DELL'EST
Ha soffiato a lungo
il vento dell'est
increspando il mare
guidando le onde
a infrangere muri
e a ribaltare destini
senza speranza.
Forse quel vento
che il fumo disperse
amò anche noi
che non volemmo le ali.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 12:02, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 255 del novembre 2003
PASSIONE ROVENTE
Quanto amore
nell’assoluto delle tue parole
dove la mia anima brucia
per sensi adombrati
e passione rovente.
Come potrei mai
non ascoltarle ancora
o rinunciarvi coscientemente?
A costo d’affrontare l’inferno.
yama
PASSIONE ROVENTE
Quanto amore
nell’assoluto delle tue parole
dove la mia anima brucia
per sensi adombrati
e passione rovente.
Come potrei mai
non ascoltarle ancora
o rinunciarvi coscientemente?
A costo d’affrontare l’inferno.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 12:03, modificato 1 volta in totale.
- poesia n. 195 del novembre 2003
IL QUADRO
Quattro mani
di colori luminosi
intrecciati nel vento
a strappare petali
ai bianchi fiori
di un ciliegio
fiorito fuori stagione.
YAMA
IL QUADRO
Quattro mani
di colori luminosi
intrecciati nel vento
a strappare petali
ai bianchi fiori
di un ciliegio
fiorito fuori stagione.
YAMA
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- poesia n. 356 del febbraio 2004
INVERNO IN VALDICHIANA
Nebbia cala alla sera
a far la notte più scura
ad ovattare suoni
ed a coprire la luna.
E calda si fa la casa
e l’abbraccio dell’amante
mentre fuori acqua gelida
scorre costante.
In questa mia terra
di cipressi e di vigne curate
che cattura lo sguardo
dall’inverno all’estate,
respiro il profumo forte
di storia e di fieno bagnato
e trovo ristoro e pace
in questo vivere pacato.
yama
INVERNO IN VALDICHIANA
Nebbia cala alla sera
a far la notte più scura
ad ovattare suoni
ed a coprire la luna.
E calda si fa la casa
e l’abbraccio dell’amante
mentre fuori acqua gelida
scorre costante.
In questa mia terra
di cipressi e di vigne curate
che cattura lo sguardo
dall’inverno all’estate,
respiro il profumo forte
di storia e di fieno bagnato
e trovo ristoro e pace
in questo vivere pacato.
yama
Ultima modifica di YAMA il 01/05/2006, 12:04, modificato 1 volta in totale.