Fenice Felice
Moderatori: Luca Necciai, ito nami
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: 19/07/2017, 19:02
Fenice Felice
SENZA TITOLO
Bianco è il futuro, bianca è la via,
che ancor si presta, alla ragione mia...
Nero è il destino, nera è la Storia,
che ancor si mostra, deforme di gloria...
Bianco è il futuro, bianca è la via,
che ancor si presta, alla ragione mia...
Nero è il destino, nera è la Storia,
che ancor si mostra, deforme di gloria...
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: 19/07/2017, 19:02
Re: Fenice Felice
IL DESTINO NON È
C'eravamo trovati per caso un pomeriggio
io sempre perso e tu a ritrovarmi
e così il tempo che ho perso è un miraggio
che soltanto tu sai puoi ridarmi
Non serve soltanto il coraggio
perché è sempre andato via
ma qualcosa nella coscienza mia
si è confusa a questo viaggio
in cui la strada non trovavo
Tu soltanto riesci a darmi ciò che ignoravo
vita mia oh vita mia
il destino non è il tempo vola sempre dietro noi
vita mia oh vita mia
il destino non è tu sola sai quanto bene puoi
vita mia oh vita mia
il destino non è il destino
non è che a un passo
e poi corri veloce fino al collasso
e troverai un po' di tempo in più
per amare chi tanto credevi
avesse il tuo cuore infranto
Il tempo con te è adesso parte del mio destino
ma non provo pace e ti ho già persa
sembra che tutto sia stato soltanto vano
il pensiero vola ma la storia è diversa
ma poi a dirlo non sono bravo
Tu soltanto riesci a darmi ciò che ignoravo
vita mia oh vita mia
il destino non è il tempo vola sempre dietro noi
vita mia oh vita mia
il destino non è tu sola sai quanto bene puoi
vita mia oh vita mia
il destino non è il destino
non è che a un passo
e poi corri veloce fino al collasso
e troverai un po' di tempo in più
per amare chi tanto credevi
avesse il tuo cuore infranto
Tu soltanto riesci a darmi ciò che ignoravo
vita mia oh vita mia
il destino non è il tempo vola sempre dietro noi
vita mia oh vita mia
il destino non è tu sola sai quanto bene puoi
vita mia oh vita mia
il destino non è il destino
non è che a un passo
e poi corri veloce fino al collasso
e troverai un po' di tempo in più
per amare chi tanto credevi
avesse il tuo cuore infranto
Quando l'amore è senza futuro
perché il tempo che poi mi figuro
non riesco a digerirlo e mi resta la fame
e tutto brucia fra le parole delle mie brame
C'eravamo trovati per caso un pomeriggio
io sempre perso e tu a ritrovarmi
e così il tempo che ho perso è un miraggio
che soltanto tu sai puoi ridarmi
Non serve soltanto il coraggio
perché è sempre andato via
ma qualcosa nella coscienza mia
si è confusa a questo viaggio
in cui la strada non trovavo
Tu soltanto riesci a darmi ciò che ignoravo
vita mia oh vita mia
il destino non è il tempo vola sempre dietro noi
vita mia oh vita mia
il destino non è tu sola sai quanto bene puoi
vita mia oh vita mia
il destino non è il destino
non è che a un passo
e poi corri veloce fino al collasso
e troverai un po' di tempo in più
per amare chi tanto credevi
avesse il tuo cuore infranto
Il tempo con te è adesso parte del mio destino
ma non provo pace e ti ho già persa
sembra che tutto sia stato soltanto vano
il pensiero vola ma la storia è diversa
ma poi a dirlo non sono bravo
Tu soltanto riesci a darmi ciò che ignoravo
vita mia oh vita mia
il destino non è il tempo vola sempre dietro noi
vita mia oh vita mia
il destino non è tu sola sai quanto bene puoi
vita mia oh vita mia
il destino non è il destino
non è che a un passo
e poi corri veloce fino al collasso
e troverai un po' di tempo in più
per amare chi tanto credevi
avesse il tuo cuore infranto
Tu soltanto riesci a darmi ciò che ignoravo
vita mia oh vita mia
il destino non è il tempo vola sempre dietro noi
vita mia oh vita mia
il destino non è tu sola sai quanto bene puoi
vita mia oh vita mia
il destino non è il destino
non è che a un passo
e poi corri veloce fino al collasso
e troverai un po' di tempo in più
per amare chi tanto credevi
avesse il tuo cuore infranto
Quando l'amore è senza futuro
perché il tempo che poi mi figuro
non riesco a digerirlo e mi resta la fame
e tutto brucia fra le parole delle mie brame
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: 19/07/2017, 19:02
Re: Fenice Felice
UNA BALLATA SULLA VITA
Cade una foglia e si ripete il giro,
il circolo della vita resta tale,
però tale e quale e senza un finale,
come se fosse uno strano raggiro,
come se fosse uno strano raggiro.
C'è forse qualcuno, che sappia dire,
cosa centri quella foglia col fato?
Come possa il tempo, senza mentire,
rubarci la vita che abbiamo dato...
Noi questo mondo l'abbiam conquistato,
chiedendoci sempre il perchè di tutto,
se per questo vogliam essere in lutto,
prendiamo fiato e lasciamo un sospiro.
Cade una foglia e si ripete il giro,
il circolo della vita resta tale,
però tale e quale e senza un finale,
come se fosse uno strano raggiro,
come se fosse uno strano raggiro.
Questo giro di danza a fiato corto,
non prosegue mai come ci s'aspetta,
ma tu che lo balli resta assai accorto,
questa musica non è mai perfetta,
per ogni nota che viene disdetta,
il suo suono cambia e non è più uguale,
peraltro a noi sembra pure normale,
eppur rimaniamo senza respiro...
Cade una foglia e si ripete il giro,
il circolo della vita resta tale,
però tale e quale e senza un finale,
come se fosse uno strano raggiro,
come se fosse uno strano raggiro.
Se con questo non avete capito,
quella foglia è già arrivata a terra,
se tutto questo vien riconcepito,
un senso nuovo poi di fatti s'afferra,
c'è chi la raccoglie oppure sotterra
come si fa pure con la coscienza,
senza saper che questa negligenza,
poi ci mette a tiro e sempre nel giro...
Cade una foglia e si ripete il giro,
il circolo della vita resta tale,
però tale e quale e senza un finale,
come se fosse uno strano raggiro,
come se fosse uno strano raggiro.
Cade una foglia e si ripete il giro,
il circolo della vita resta tale,
però tale e quale e senza un finale,
come se fosse uno strano raggiro,
come se fosse uno strano raggiro.
C'è forse qualcuno, che sappia dire,
cosa centri quella foglia col fato?
Come possa il tempo, senza mentire,
rubarci la vita che abbiamo dato...
Noi questo mondo l'abbiam conquistato,
chiedendoci sempre il perchè di tutto,
se per questo vogliam essere in lutto,
prendiamo fiato e lasciamo un sospiro.
Cade una foglia e si ripete il giro,
il circolo della vita resta tale,
però tale e quale e senza un finale,
come se fosse uno strano raggiro,
come se fosse uno strano raggiro.
Questo giro di danza a fiato corto,
non prosegue mai come ci s'aspetta,
ma tu che lo balli resta assai accorto,
questa musica non è mai perfetta,
per ogni nota che viene disdetta,
il suo suono cambia e non è più uguale,
peraltro a noi sembra pure normale,
eppur rimaniamo senza respiro...
Cade una foglia e si ripete il giro,
il circolo della vita resta tale,
però tale e quale e senza un finale,
come se fosse uno strano raggiro,
come se fosse uno strano raggiro.
Se con questo non avete capito,
quella foglia è già arrivata a terra,
se tutto questo vien riconcepito,
un senso nuovo poi di fatti s'afferra,
c'è chi la raccoglie oppure sotterra
come si fa pure con la coscienza,
senza saper che questa negligenza,
poi ci mette a tiro e sempre nel giro...
Cade una foglia e si ripete il giro,
il circolo della vita resta tale,
però tale e quale e senza un finale,
come se fosse uno strano raggiro,
come se fosse uno strano raggiro.
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: 19/07/2017, 19:02
Re: Fenice Felice
I SOGNI
Come le aquile i sogni volano
lassù sul Monte Destino stanno
dove tutto prende forma vanno
senza affanno, liberi, liberi...
Col loro canto grida la gloria
del Tempo che tanti fulminò
dove la Storia lesta marciò
che dopo li lasciò, fieri, fieri...
Mentre il loro Monte tremò forte
perché il Caso poggiò il suo passo
e l'attimo pesò quanto un masso
in quel lasso, risero, risero...
Non è dell'uomo balzano restare
ad ascoltare il canto d'un sogno,
non è d'egli un utile bisogno,
dirlo non agogno, invano, invano...
Quanto a quello che fecero dopo
fu col futuro una gran scommessa
dove la ragione già rimessa,
della vita dimessa, arranca, arranca...
Come le aquile i sogni volano
lassù sul monte destino stanno
dove tutto prende forma vanno
senza affanno, liberi, liberi...
Come le aquile i sogni volano
lassù sul Monte Destino stanno
dove tutto prende forma vanno
senza affanno, liberi, liberi...
Col loro canto grida la gloria
del Tempo che tanti fulminò
dove la Storia lesta marciò
che dopo li lasciò, fieri, fieri...
Mentre il loro Monte tremò forte
perché il Caso poggiò il suo passo
e l'attimo pesò quanto un masso
in quel lasso, risero, risero...
Non è dell'uomo balzano restare
ad ascoltare il canto d'un sogno,
non è d'egli un utile bisogno,
dirlo non agogno, invano, invano...
Quanto a quello che fecero dopo
fu col futuro una gran scommessa
dove la ragione già rimessa,
della vita dimessa, arranca, arranca...
Come le aquile i sogni volano
lassù sul monte destino stanno
dove tutto prende forma vanno
senza affanno, liberi, liberi...
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: 19/07/2017, 19:02
Re: Fenice Felice
SENTO, IL SENSO
(sembra una follia)
Sento quel gusto,
della vita,
che scorre lieve,
lacrime,
fra le dita,
rimorso,
nella mente,
colma,
senza tempo,
d'Amor che non c'è più
Si muove,
il Senso
dove l'ho trovato,
in me,
da una nostalgia
e giace nascosto
riposa,
avvolto,
nelle parole
fra incubi o sogni
indesiderati
e scompare quell'amore
col ricordo
d'uno sguardo
che poi mi giudicò
così per nulla
Sento quel gusto,
della vita,
che scorre lieve,
lacrime,
fra le dita,
rimorso,
nella mente,
colma,
senza tempo,
d'Amor che non c'è più
Sento, il Senso,
che docile,
muove il passo
d'un sentimento
che evapora
ai primi istanti
della sera
e tramonta
al sorgere del Sole
Sento quel gusto,
della vita,
che scorre lieve,
lacrime,
fra le dita,
rimorso,
nella mente,
colma,
senza tempo,
d'Amor che non c'è più
e l'anima
a piè leggero,
va oltre il limite,
preordinato,
dove finisce l'amore
mai amato,
che il destino,
trascina con sé
quando la strada,
è dura assai
Sento, l'essenza
di ciò che il senso
porta nei sogni,
un silenzio vivo,
ma privo,
del tempo che muore,
d'immenso.
(sembra una follia)
Sento quel gusto,
della vita,
che scorre lieve,
lacrime,
fra le dita,
rimorso,
nella mente,
colma,
senza tempo,
d'Amor che non c'è più
Si muove,
il Senso
dove l'ho trovato,
in me,
da una nostalgia
e giace nascosto
riposa,
avvolto,
nelle parole
fra incubi o sogni
indesiderati
e scompare quell'amore
col ricordo
d'uno sguardo
che poi mi giudicò
così per nulla
Sento quel gusto,
della vita,
che scorre lieve,
lacrime,
fra le dita,
rimorso,
nella mente,
colma,
senza tempo,
d'Amor che non c'è più
Sento, il Senso,
che docile,
muove il passo
d'un sentimento
che evapora
ai primi istanti
della sera
e tramonta
al sorgere del Sole
Sento quel gusto,
della vita,
che scorre lieve,
lacrime,
fra le dita,
rimorso,
nella mente,
colma,
senza tempo,
d'Amor che non c'è più
e l'anima
a piè leggero,
va oltre il limite,
preordinato,
dove finisce l'amore
mai amato,
che il destino,
trascina con sé
quando la strada,
è dura assai
Sento, l'essenza
di ciò che il senso
porta nei sogni,
un silenzio vivo,
ma privo,
del tempo che muore,
d'immenso.
Ultima modifica di Fenice Felice il 06/04/2018, 18:50, modificato 2 volte in totale.
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: 19/07/2017, 19:02
Re: Fenice Felice
...QUELLA STELLA
Siamo solo noi a toccare questo cielo
con luce di stella il tempo ricuciamo
senza cui l'amore muore nel gelo
fino a render freddo ciò che sentiamo
e per ciò che siamo dirci pure soli
E per ciò che siamo dirci pure soli
Cadde una stella dalle nostre mani
e non sapemmo più come trovarci
cadde una stella dalle nostre mani
e il tempo sembrò quasi consumarci
ma non preoccuparti per quella stella
Ma non preoccuparti per quella stella
Ne coglieremo un'altra che più risplenda
e la sua luce farà al caso nostro
ci chiederemo come si comprenda
il caso che come una macchia d'inchiostro
continua a far sparire le parole
Continua a far sparire le parole
Cadde una stella dalle nostre mani
e non sapemmo più come trovarci
cadde una stella dalle nostre mani
e il tempo sembrò quasi consumarci
ma non preoccuparti per quella stella
Ma non preoccuparti per quella stella
Con la forza d'un uragano sai
tener testa al tempo che passa invano
perché lo riempi di luce e dirai
che sono sciocco e che parlo strano
ma cara mia, io non amo per caso
Ma cara mia, io non amo per caso
Tu porti nell'anima la tua luce
allora terrò la tua luce a cuore
per dissipare le ombre del dolore
che la luce dell'amore riduce,
perché poi colsi una stella che cadde
Perché poi colsi una stella che cadde
La nostra stella che sola conduce,
al pensiero di noi in un tempo truce.
Siamo solo noi a toccare questo cielo
con luce di stella il tempo ricuciamo
senza cui l'amore muore nel gelo
fino a render freddo ciò che sentiamo
e per ciò che siamo dirci pure soli
E per ciò che siamo dirci pure soli
Cadde una stella dalle nostre mani
e non sapemmo più come trovarci
cadde una stella dalle nostre mani
e il tempo sembrò quasi consumarci
ma non preoccuparti per quella stella
Ma non preoccuparti per quella stella
Ne coglieremo un'altra che più risplenda
e la sua luce farà al caso nostro
ci chiederemo come si comprenda
il caso che come una macchia d'inchiostro
continua a far sparire le parole
Continua a far sparire le parole
Cadde una stella dalle nostre mani
e non sapemmo più come trovarci
cadde una stella dalle nostre mani
e il tempo sembrò quasi consumarci
ma non preoccuparti per quella stella
Ma non preoccuparti per quella stella
Con la forza d'un uragano sai
tener testa al tempo che passa invano
perché lo riempi di luce e dirai
che sono sciocco e che parlo strano
ma cara mia, io non amo per caso
Ma cara mia, io non amo per caso
Tu porti nell'anima la tua luce
allora terrò la tua luce a cuore
per dissipare le ombre del dolore
che la luce dell'amore riduce,
perché poi colsi una stella che cadde
Perché poi colsi una stella che cadde
La nostra stella che sola conduce,
al pensiero di noi in un tempo truce.
Ultima modifica di Fenice Felice il 29/07/2017, 4:12, modificato 2 volte in totale.
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: 19/07/2017, 19:02
Re: Fenice Felice
SEGUI LA TUA VIA
Sembra che il mondo ruoti intorno a noi
e la nostra gravità ci renda immobili
ad ogni sforzo che facciamo e poi
gira anche la testa a quelli ignobili
che poi tirano monete truccate
che poi tirano monete truccate
ma tu che hai già perso la tua ragione
che non hai potuto mettere in gioco
ma tu che hai già perso la tua ragione
coi miti della vita accendi il fuoco
segui la tua via senza dubitare
segui la tua via senza dubitare
Sembra che tutto rimanga stabile
come se niente ci abbia mai cambiati
ed ogni politica resta inabile
la nostra natura ci ha già gabbati
e non c'è più la santità del sempre
e non c'è più la santità del sempre
ma tu che hai già perso la tua ragione
che non hai potuto mettere in gioco
ma tu che hai già perso la tua ragione
coi miti della vita accendi il fuoco
segui la tua via senza dubitare
segui la tua via senza dubitare
Il tempo passa e tutto si ripete
la pace resta solo se è nel cuore
attento a non cadere nella rete
che dilania l'anima col dolore
ma quelle monete davano croce
ma quelle monete davano croce
Di quelle monete lanciate in aria
non dirò quale pensiero si muove
della nostra natura che varia
ne sentiremo il peso delle prove
il caso non è bene e non è male
il caso non è bene e non è male
è come se vivesse d'Idee nuove
mentre il vero Senso si muove altrove
Sembra che il mondo ruoti intorno a noi
e la nostra gravità ci renda immobili
ad ogni sforzo che facciamo e poi
gira anche la testa a quelli ignobili
che poi tirano monete truccate
che poi tirano monete truccate
ma tu che hai già perso la tua ragione
che non hai potuto mettere in gioco
ma tu che hai già perso la tua ragione
coi miti della vita accendi il fuoco
segui la tua via senza dubitare
segui la tua via senza dubitare
Sembra che tutto rimanga stabile
come se niente ci abbia mai cambiati
ed ogni politica resta inabile
la nostra natura ci ha già gabbati
e non c'è più la santità del sempre
e non c'è più la santità del sempre
ma tu che hai già perso la tua ragione
che non hai potuto mettere in gioco
ma tu che hai già perso la tua ragione
coi miti della vita accendi il fuoco
segui la tua via senza dubitare
segui la tua via senza dubitare
Il tempo passa e tutto si ripete
la pace resta solo se è nel cuore
attento a non cadere nella rete
che dilania l'anima col dolore
ma quelle monete davano croce
ma quelle monete davano croce
Di quelle monete lanciate in aria
non dirò quale pensiero si muove
della nostra natura che varia
ne sentiremo il peso delle prove
il caso non è bene e non è male
il caso non è bene e non è male
è come se vivesse d'Idee nuove
mentre il vero Senso si muove altrove
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: 19/07/2017, 19:02
Re: Fenice Felice
QUELL'IRA...
Quel'ira che delle Armi mai si priva
annidata nell'animo essa propone
il suo appoggio fino a quando si pone
la ragione come sua alternativa...
ma l'ira è pur una diva lasciva,
che seduce nella psiche e ripone
nelle molli coscienze un'illusione
di una gioia che si desta furtiva...
Il retaggio dell'ira è Storia indegna
che si ripropone a sprazzi nel mito
che ad ogni parola rimane e regna
nei dissapori di sensi in consegna
che poi vanno e fanno e stanno in attrito
fino a quando di lei la mente è pregna
Quel'ira che delle Armi mai si priva
annidata nell'animo essa propone
il suo appoggio fino a quando si pone
la ragione come sua alternativa...
ma l'ira è pur una diva lasciva,
che seduce nella psiche e ripone
nelle molli coscienze un'illusione
di una gioia che si desta furtiva...
Il retaggio dell'ira è Storia indegna
che si ripropone a sprazzi nel mito
che ad ogni parola rimane e regna
nei dissapori di sensi in consegna
che poi vanno e fanno e stanno in attrito
fino a quando di lei la mente è pregna
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: 19/07/2017, 19:02
Re: Fenice Felice
...NON È LA MORTE
In un istante un semplice ricordo
ed il triste delirio che poi si forma
quello che a caso penso e dopo scordo
fintanto che il tempo lascia la sua orma
annaspa nel vuoto della coscienza
annaspa nel vuoto della coscienza
Le urla di scomposta riluttanza
erano le mie o quelle di qualcun'altro
le urla di scomposta riluttanza
erano di chi si sentiva scaltro
e non ci credo e questa non è la morte
e non ci credo e questa non è la morte
Sono un pazzo e non so più chi sono
tutto me stesso trovo e si confonde
e da questo posso trarne un perdono
ma non è che perso fra le strane onde
d'un mare che si desta ad ogni scoglio
d'un mare che si desta ad ogni scoglio
Le urla di scomposta riluttanza
erano le mie o quelle di qualcun'altro
le urla di scomposta riluttanza
erano di chi si sentiva scaltro
e non ci credo e questa non è la morte
e non ci credo e questa non è la morte
Ulula un lupo ad una luna rossa
mentre si riflette il cielo nel mare
un color vermiglio nelle acque s'affossa
troppo distante è la luna d'amare
rossa soltanto per il suo bel vanto
rossa soltanto per il suo bel vanto
E tutto è cambiato e restano i sogni
il tempo ci ha giocato un brutto scherzo
fin quando ognuno avrà i suoi bisogni
uniremo bene dei miti ogni ferzo
ma la realtà sarà poi una chimera
ma la realtà sarà poi una chimera
Ma luna dormiente che luce agogni
fai che di tutto ciò non mi vergogni
In un istante un semplice ricordo
ed il triste delirio che poi si forma
quello che a caso penso e dopo scordo
fintanto che il tempo lascia la sua orma
annaspa nel vuoto della coscienza
annaspa nel vuoto della coscienza
Le urla di scomposta riluttanza
erano le mie o quelle di qualcun'altro
le urla di scomposta riluttanza
erano di chi si sentiva scaltro
e non ci credo e questa non è la morte
e non ci credo e questa non è la morte
Sono un pazzo e non so più chi sono
tutto me stesso trovo e si confonde
e da questo posso trarne un perdono
ma non è che perso fra le strane onde
d'un mare che si desta ad ogni scoglio
d'un mare che si desta ad ogni scoglio
Le urla di scomposta riluttanza
erano le mie o quelle di qualcun'altro
le urla di scomposta riluttanza
erano di chi si sentiva scaltro
e non ci credo e questa non è la morte
e non ci credo e questa non è la morte
Ulula un lupo ad una luna rossa
mentre si riflette il cielo nel mare
un color vermiglio nelle acque s'affossa
troppo distante è la luna d'amare
rossa soltanto per il suo bel vanto
rossa soltanto per il suo bel vanto
E tutto è cambiato e restano i sogni
il tempo ci ha giocato un brutto scherzo
fin quando ognuno avrà i suoi bisogni
uniremo bene dei miti ogni ferzo
ma la realtà sarà poi una chimera
ma la realtà sarà poi una chimera
Ma luna dormiente che luce agogni
fai che di tutto ciò non mi vergogni
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: 19/07/2017, 19:02
Re: Fenice Felice
LE ORE
Mentre vanno di qua e di là - le ore -
nel ticchettio dei ricordi
come sembra lento
il muoversi del Sole
se distante poi ti scordi
di quella Stella e del tuo dolore
andrai fino
o ben oltre l'aurora
andrai fino
o ben oltre l'aurora
andrai fino
o ben oltre l'aurora
ascolti una canzone
brucia una passione
rallentano i respiri
per una sfida inaspettata
vai nell'oscurità
che oltre il tramonto vive
vuoi tu la verità…
sul tuo mare e sulle rive
dove adagiata
nel tuo sguardo dopo miri
ne farai un'ossessione
non è che una missione
andrai fino
o ben oltre l'aurora
andrai fino
o ben oltre l'aurora
andrai fino
o ben oltre l'aurora
mentre vanno di qua e di là – le ore –
nel ticchettio dei ricordi
come sembra lento
il muoversi del Sole
se distante poi ti scordi
di quella Stella e del tuo dolore
di quella stella e del tuo dolore
racchiuso in un sogno d’Amore...
Mentre vanno di qua e di là - le ore -
nel ticchettio dei ricordi
come sembra lento
il muoversi del Sole
se distante poi ti scordi
di quella Stella e del tuo dolore
andrai fino
o ben oltre l'aurora
andrai fino
o ben oltre l'aurora
andrai fino
o ben oltre l'aurora
ascolti una canzone
brucia una passione
rallentano i respiri
per una sfida inaspettata
vai nell'oscurità
che oltre il tramonto vive
vuoi tu la verità…
sul tuo mare e sulle rive
dove adagiata
nel tuo sguardo dopo miri
ne farai un'ossessione
non è che una missione
andrai fino
o ben oltre l'aurora
andrai fino
o ben oltre l'aurora
andrai fino
o ben oltre l'aurora
mentre vanno di qua e di là – le ore –
nel ticchettio dei ricordi
come sembra lento
il muoversi del Sole
se distante poi ti scordi
di quella Stella e del tuo dolore
di quella stella e del tuo dolore
racchiuso in un sogno d’Amore...
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: 19/07/2017, 19:02
Re: Fenice Felice
RICHIESTA
Tempo
datemi quel che non c'è – stato –
preghiere cadute dalle mani
poi colte come fiori
in primavere mai assopite negli anni
ora tacciono
tu che sei il ricordo
vuota il sacco e getta la verità
semina pure quanto puoi
le tue illusioni
la mente apparecchia la follia
e il pasto è caldo
diciamo che è passione e poesia
ma chi ci crede!?
Il trucco c'è e si vede
si espone ad ogni minima occorrenza
nell'incastro diabolico
che genera chi vuole il dissenso
ma passa
il mio male sembra spaurito
non vuol più trattenersi
e cede
ma resta li in agguato
ed io chi sono?
Tempo
datemi quel che non c'è – stato –
preghiere cadute dalle mani
poi colte come fiori
in primavere mai assopite negli anni
ora tacciono
Tempo
datemi quel che non c'è – stato –
preghiere cadute dalle mani
poi colte come fiori
in primavere mai assopite negli anni
ora tacciono
tu che sei il ricordo
vuota il sacco e getta la verità
semina pure quanto puoi
le tue illusioni
la mente apparecchia la follia
e il pasto è caldo
diciamo che è passione e poesia
ma chi ci crede!?
Il trucco c'è e si vede
si espone ad ogni minima occorrenza
nell'incastro diabolico
che genera chi vuole il dissenso
ma passa
il mio male sembra spaurito
non vuol più trattenersi
e cede
ma resta li in agguato
ed io chi sono?
Tempo
datemi quel che non c'è – stato –
preghiere cadute dalle mani
poi colte come fiori
in primavere mai assopite negli anni
ora tacciono
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: 19/07/2017, 19:02
Re: Fenice Felice
NEL CHIARIRE D'UN FOGLIO
Vidi un foglio, lo afferrai, in un gesto,
poi penna e sguardo vien molesto,
fossi io bianco che non s’ha da rivelare,
a chi potrei riferir messaggio
che vien com’è e non è virale?
Vidi un ladro, un lestofante, in corpo e in vino...,
com’è ch’esso non suol mentire,
sganciò reti e pescò dai versi, riluttante,
tant’è che al mar non die’ rispetto.
Scivolando e poi cadendo,
per il suo sprege incanto e inerte infuso,
come un chimico al bisogno di chiamar a sé l’estruso.
Goccia a goccia, funzion e spettar,
quand’è sé sincer Ramiro,
rimembrando, sarà solo e simil sogno
in ruota a un guado, re forense,
irto fra pièi e radici, disceso e in vista,
in ciel d’attesa e iniqua svista.
E quando, zingaro, fu polvere e virtù…,
…orsù, tu credi ch’esso vide fili, labirinti e prole?
Pungi e fendi, cerca in tempi, spazi e spade, grattàr nel fiuto
e all’ironico beccàr d’un pavone amante un cigno?
Strettamente e titubanti fra i lor confini e i lor traguardi.
Vidi un foglio, lo afferrai, in un gesto,
poi penna e sguardo vien molesto,
fossi io bianco che non s’ha da rivelare,
a chi potrei riferir messaggio
che vien com’è e non è virale?
Vidi un ladro, un lestofante, in corpo e in vino...,
com’è ch’esso non suol mentire,
sganciò reti e pescò dai versi, riluttante,
tant’è che al mar non die’ rispetto.
Scivolando e poi cadendo,
per il suo sprege incanto e inerte infuso,
come un chimico al bisogno di chiamar a sé l’estruso.
Goccia a goccia, funzion e spettar,
quand’è sé sincer Ramiro,
rimembrando, sarà solo e simil sogno
in ruota a un guado, re forense,
irto fra pièi e radici, disceso e in vista,
in ciel d’attesa e iniqua svista.
E quando, zingaro, fu polvere e virtù…,
…orsù, tu credi ch’esso vide fili, labirinti e prole?
Pungi e fendi, cerca in tempi, spazi e spade, grattàr nel fiuto
e all’ironico beccàr d’un pavone amante un cigno?
Strettamente e titubanti fra i lor confini e i lor traguardi.
-
- Messaggi: 13
- Iscritto il: 19/07/2017, 19:02
Re: Fenice Felice
IN TUTTO
Al mattino, al giorno, di notte, in tutto,
resta tale un destino da protrarsi,
se un albero cade e rimane il frutto,
a nuova sorte potrà inoltrarsi…
Nasce, vive, muore, dal limbo al lutto,
porge una preghiera per rialzarsi,
se un Uomo cade diremo anzitutto,
che Dio solo sa e potrà salvarsi…
Purché il ricordo non ceda una tregua,
il senso che soggiace non si arresta,
la corsa all’essere di Dio alla stregua,
consegna il dissenso a ciò che ridesta,
si sfalda in nulla al tempo che dilegua
e non lascia che una sola richiesta...
E’ tanto ciò che resta,
al mattino, al giorno, di notte, in tutto,
nasce, vive, muore, dal limbo al lutto…
Dov'è che l'Essere mai non s'adegua?
Al mattino, al giorno, di notte, in tutto,
resta tale un destino da protrarsi,
se un albero cade e rimane il frutto,
a nuova sorte potrà inoltrarsi…
Nasce, vive, muore, dal limbo al lutto,
porge una preghiera per rialzarsi,
se un Uomo cade diremo anzitutto,
che Dio solo sa e potrà salvarsi…
Purché il ricordo non ceda una tregua,
il senso che soggiace non si arresta,
la corsa all’essere di Dio alla stregua,
consegna il dissenso a ciò che ridesta,
si sfalda in nulla al tempo che dilegua
e non lascia che una sola richiesta...
E’ tanto ciò che resta,
al mattino, al giorno, di notte, in tutto,
nasce, vive, muore, dal limbo al lutto…
Dov'è che l'Essere mai non s'adegua?