Mark Haddon
Inviato: 31/01/2017, 14:30
Va’, libretto
Signore e signori, membri della giuria.
Quelli del mio mestiere, noi siamo come il tasso o la talpa.
Lavoriamo da soli nell’oscurità, guidati da minuscole
candele che non condividiamo, sudando per dare alla luce
pianeti di sostituzione dove accadono le cose che non accadono.
E qualche volta il difficile puzzle diventa una figura
e non un incidente d’auto. Piú raramente mettiamo
le nostre dita abilmente nei lavori di traforo o di tastiera
e moltitudini precipitano attraverso la piccola botola bianca
che sostiene i nostri geroglifici. Poi siamo sollevati
nella luce viva e nell’urlo delle conurbazioni
per fare parole nell’aria e impressionare con la strana posa
dal catalogo dei vestiti. Ma qualche volta vediamo
una rondine d’inverno. E il cavallo parlante
e la ragazza triste e il villaggio sotto il mare
discendono come stelle in una terra di lunghe serate
e verdure radicalmente diverse
e un filo di presa corre dai nostri cuori dentro i cuori
di coloro che non conoscono il significato delle parole
cardigan oppure nevischio. E non c’è un budino piú delicato.
Adesso sono come quella mucca nelle filastrocche.
Il fuoco che ho sentito sotto le tue camicie. Questi chiostri.
Triglia rossa con miele. L’incredibilmente ampia
lastra di Perspex. Le tue mani sono su di me. Ma quest’uomo
è un altro uomo. L’orologio rintocca, la mia zucca aspetta
e la rana tamburella le sue dita guantate sul cruscotto.
Possa il dio i cui pensieri sono come una tenda di luce bianca
sopra il bucato e i piccioni di questa città
camminare sempre al tuo fianco. La mia tana chiama.
Buona
notte.
Moltissimi lettori in tutto il mondo hanno potuto ammirare le qualità della scrittura di Mark Haddon nel suo romanzo Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, una scrittura che, ci ricorda Ian McEwan, «possiede il raro dono dell'empatia».
Tali qualità sono tutte presenti in grande misura anche qui - l'umanità delle sue diverse voci, lo humour nero e il suo talento quasi da ventriloquo nel riprodurre le personalità altrui - ma Haddon è anche uno scrittore di straordinaria serietà, dotato di potere lirico e di una surreale capacità inventiva.
In questo libro si trovano canzoni d'amore venate di amarezza, liriche costruite sullo humour, ninnenanne, ironici scherzi postmoderni e un intero romanzo di John Buchan condensato in cinque pagine.
Signore e signori, membri della giuria.
Quelli del mio mestiere, noi siamo come il tasso o la talpa.
Lavoriamo da soli nell’oscurità, guidati da minuscole
candele che non condividiamo, sudando per dare alla luce
pianeti di sostituzione dove accadono le cose che non accadono.
E qualche volta il difficile puzzle diventa una figura
e non un incidente d’auto. Piú raramente mettiamo
le nostre dita abilmente nei lavori di traforo o di tastiera
e moltitudini precipitano attraverso la piccola botola bianca
che sostiene i nostri geroglifici. Poi siamo sollevati
nella luce viva e nell’urlo delle conurbazioni
per fare parole nell’aria e impressionare con la strana posa
dal catalogo dei vestiti. Ma qualche volta vediamo
una rondine d’inverno. E il cavallo parlante
e la ragazza triste e il villaggio sotto il mare
discendono come stelle in una terra di lunghe serate
e verdure radicalmente diverse
e un filo di presa corre dai nostri cuori dentro i cuori
di coloro che non conoscono il significato delle parole
cardigan oppure nevischio. E non c’è un budino piú delicato.
Adesso sono come quella mucca nelle filastrocche.
Il fuoco che ho sentito sotto le tue camicie. Questi chiostri.
Triglia rossa con miele. L’incredibilmente ampia
lastra di Perspex. Le tue mani sono su di me. Ma quest’uomo
è un altro uomo. L’orologio rintocca, la mia zucca aspetta
e la rana tamburella le sue dita guantate sul cruscotto.
Possa il dio i cui pensieri sono come una tenda di luce bianca
sopra il bucato e i piccioni di questa città
camminare sempre al tuo fianco. La mia tana chiama.
Buona
notte.
Moltissimi lettori in tutto il mondo hanno potuto ammirare le qualità della scrittura di Mark Haddon nel suo romanzo Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, una scrittura che, ci ricorda Ian McEwan, «possiede il raro dono dell'empatia».
Tali qualità sono tutte presenti in grande misura anche qui - l'umanità delle sue diverse voci, lo humour nero e il suo talento quasi da ventriloquo nel riprodurre le personalità altrui - ma Haddon è anche uno scrittore di straordinaria serietà, dotato di potere lirico e di una surreale capacità inventiva.
In questo libro si trovano canzoni d'amore venate di amarezza, liriche costruite sullo humour, ninnenanne, ironici scherzi postmoderni e un intero romanzo di John Buchan condensato in cinque pagine.