Erik A. Karlfeld

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Mila
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Erik A. Karlfeld

Messaggio da Mila »

Natale nero 1917

Non accendere i lumi in questa tetra sera,
che sin lo spazio è una cappa strozzata:
non viene san Michele con la sua santa spada
a squarciare le nubi perché ascendano i cuori.
Dimènticati i salmi, confortanti e devoti
E i cori alti in dulci jubilo.
“Morte e sventura”
È di questo Natale il sordo accordo.
Quale una vergine stolta, il mondo ha dissipato
l’olio della lucerna, l’esca è nera di fumo;
lo sposo tarda, le campane tacciono,
né giungono i re magi guidati dalla stella.
Questa notte non è rinato un dio
e non scendono gli angeli nei sogni dei bambini;
in attesa che passi il Natale
vegliano neri elfi al canto delle case.
A fatica la misera madre riscalda
il figlio stento nelle proprie braccia
e sogna, la vigilia, le doglie di Maria:
non c’è stanza in locanda, non c’è pane in dispensa,
e gli sbirri di Erode vanno di porta in porta;
infascia il bimbo e fuggi via!
Esodo e addio
ti canta il mattutino, anima stanca

Erik Axel Karlfeld
(Poeta svedese, premio Nobel alla memoria 1931)
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Mila
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Re: Erik A. Karlfeld

Messaggio da Mila »

Ascolta cuore mio! Sulla landa
vibra il suono di un’ultima passione,
il fragore forte del tuono
echeggia un addio dal ponte blu notte.
Splendido era vivere ebbro fra le rose,
vagare nel fuoco come alla luce di casuali incendi.
Fiori dell’autunno
fiori del sollievo
misero è il vostro sussurro senza canto.




Erik Axel Karlfeldt, vita da Nobel

Il poeta, che veniva dalla sperduta cittadina di Avesta, nella gelida contea centrale di Dalarna tutta laghi e foreste, campi e miniere, aveva studiato a Uppsala (università che gli conferì la laurea honoris causa in filosofia nel 1917), ed era poi approdato a Stoccolma nel 1904 come membro dell’Accademia svedese – di cui fu segretario dal 1912 alla morte. L’anno dopo era al Nobel Institute e dal 1907 nel Nobel Committee.

Ne vide, quindi, e ne decise anche, probabilmente, di premi Nobel per la Letteratura che proprio in quegli anni muoveva i suoi primi passi (l’edizione zero è del 1901 e la categoria letteratura una delle cinque originariamente previste nel testamento di Alfred Nobel), prima di rifiutare il suo – con eleganza e, appunto, sobrietà – nel 1918. Ma nulla poté contro i suoi più accaniti sostenitori che glielo conferirono postumo nel 1931.
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