Fabio Solieri
Inviato: 09/05/2013, 18:36
Senza Perché
Con un mazzolin di rose in mano
Portando scuse chiese di vedermi
Miei istinti rimasero inermi
L'avevo amato tanto parve strano
Ci eravamo lasciati buoni amici
Mi aveva lasciata senza perché
Non era credere alcunché
Lasciarlo eran stati solo benefici
Mi chiese perdono per l'abbandono
Mi supplicò e si inginocchiò
Ridicolo con quel cuore in mano
Feci capire che non l'amavo più
Insistette e promise castelli
Buone intenzioni e sogni belli
Ma io non cedetti non l'amavo più
Mi aveva lasciata senza perché
__________________________________________________
In ultima sede
Che Dio ci aspetti al varco
è indubbio giudizio parco
Ma quel che non sapete e neanche immaginate
è che il giudice vostro giusto è ma privo di pietate
E quel che ignorate e neanche pensate
è che d'aspetto assumerà sembianze
Di chi caritate avete fatto dimenticanze
Umiliazione grande per chi a trattato male animali
Il suo bastonato cane a giudicare i suoi mali
E come ti sentirai di fronte alla Vecchietta dalla mano tesa
Che tu sempre hai ignorato davanti alla Chiesa
E il padrone che al servo diritti ha negato da lui giudicato
Dopo tanta umiliazione non rimane che la speranza
Che il Capo Supremo conceda paranza
Con un mazzolin di rose in mano
Portando scuse chiese di vedermi
Miei istinti rimasero inermi
L'avevo amato tanto parve strano
Ci eravamo lasciati buoni amici
Mi aveva lasciata senza perché
Non era credere alcunché
Lasciarlo eran stati solo benefici
Mi chiese perdono per l'abbandono
Mi supplicò e si inginocchiò
Ridicolo con quel cuore in mano
Feci capire che non l'amavo più
Insistette e promise castelli
Buone intenzioni e sogni belli
Ma io non cedetti non l'amavo più
Mi aveva lasciata senza perché
__________________________________________________
In ultima sede
Che Dio ci aspetti al varco
è indubbio giudizio parco
Ma quel che non sapete e neanche immaginate
è che il giudice vostro giusto è ma privo di pietate
E quel che ignorate e neanche pensate
è che d'aspetto assumerà sembianze
Di chi caritate avete fatto dimenticanze
Umiliazione grande per chi a trattato male animali
Il suo bastonato cane a giudicare i suoi mali
E come ti sentirai di fronte alla Vecchietta dalla mano tesa
Che tu sempre hai ignorato davanti alla Chiesa
E il padrone che al servo diritti ha negato da lui giudicato
Dopo tanta umiliazione non rimane che la speranza
Che il Capo Supremo conceda paranza