Andrea Donna
Inviato: 23/04/2013, 20:05
Ciao a tutti, poeti.
Sono raccolti qui quarantatre miei haiku:
I.
Inganno d’acqua:
perennemente scorre
e mai non muta.
II.
Profumo antico
di sale e di gabbiani
han le burrasche.
III.
Notte d’estate –
Resupino alle stelle
rimbombo d’echi.
IV.
Pioggia d’autunno –
L’ombra fredda di un morto
mi passa accanto.
V.
Strada di vento
e l’amore è lontano –
Sono un viandante.
VI.
Solo non sorge
il mattino del cuore –
Alba d’aprile.
VII.
Casa d’inverno –
Una ragazza passa
su un bianco manto.
VIII.
Stagno d’estate –
Sull’acqua scintillante
quante zanzare!
IX.
S’è infranto un sogno –
Come rinato il mondo
guardo stupito.
X.
Se sei lontana,
come piange la pioggia!
– Malinconia.
XI.
Ampio è l’amore –
Il resto del vïatico
sta in un fardello.
XII.
Tinnule voci
Dal vasto desinare
sparse scodelle.
XIII.
Anche avessi ali,
come ingannar le sbarre?
Ah, prigionia!
XIV.
Giorno d’autunno –
Strada di foglie morte
e un bimbo triste.
XV.
Scontroso è il vecchio:
se passa la fanciulla,
volge lo sguardo.
XVI.
Non t’assopire.
Ti culla un mesto azzurro.
Crescono i giunchi.
XVII.
Fanciulla sola
attenta a non sorridere
se nasce il giorno.
XVIII.
Oltre il torrente,
prima dei monti azzurri,
l’ampia vallata.
XIX.
Notte d’inverno –
Nel mio giardino ridono
rare peonie.
XX.
Cammina quieto
il mistico viandante
nei giorni tristi.
XXI.
Come cristalli,
passata la tempesta,
campi di riso.
XXII.
Sole nascente
sui gozzi tratti in secca.
Vuote le reti.
XXIII.
Stretta la strada
che dal tempio nel bosco
riporta a casa.
XXIV.
Danza nel vento
un petalo o una lacrima? –
Giorno di marzo.
XXV.
Per il tuo amore
oggi ho implorato il Buddha
di giada bianca.
XXVI.
Peonie bianche
stanno sul davanzale –
Fuori, che freddo!
XXVII.
Il pesco in fiore
è al centro del giardino –
Giorno di marzo.
XXVIII.
Finisce marzo –
Anche tornare è dolce –
Mandorli in fiore.
XXIX.
Quasi stupita,
stanca di replicare,
tace la rana.
XXX.
Accanto al gatto
l’attesa è meno triste –
Ragazza sola.
XXXI.
Se mi sorridi
sorride anche il giardino –
Sera d’estate.
XXXII.
Un altro sole
risplende nello stagno –
Giorno di giugno.
XXXIII.
Come aquiloni,
in volo sulla valle,
piccole gru.
XXXIV.
Stanze diverse
ma ti stringo la mano
senza parlare.
XXXV.
Fanciulla sola –
Ha composto un haiku
ma non lo sa.
XXXVI.
Cipolla rossa –
L’ho raccolta per ultima
dalla scodella.
XXXVII.
Dico a me stesso:
«Anche l’autunno è bello» –
Prugne d’agosto.
XXXVIII.
Là dove i pioppi
si piegano a occidente
muore l’estate.
XXXIX.
Metà gennaio –
Ha già buttato il pruno
il primo fiore.
XL.
Sono appassite
“Le Rose di Versailles”
insieme agli anni.
XLI.
Trentaquattro anni -
Ricordi di mio padre
a quell’età.
XLII.
La timidezza
ha disegnato un fiore
sulla tua guancia.
XLIII.
Metà dicembre -
Arancioni sull’albero
trentotto cachi.
______________________________________________________________
Ogni vostro commento o critica o consiglio o apprezzamento o stroncatura sono massimamente graditi.
Andrea Donna
Sono raccolti qui quarantatre miei haiku:
I.
Inganno d’acqua:
perennemente scorre
e mai non muta.
II.
Profumo antico
di sale e di gabbiani
han le burrasche.
III.
Notte d’estate –
Resupino alle stelle
rimbombo d’echi.
IV.
Pioggia d’autunno –
L’ombra fredda di un morto
mi passa accanto.
V.
Strada di vento
e l’amore è lontano –
Sono un viandante.
VI.
Solo non sorge
il mattino del cuore –
Alba d’aprile.
VII.
Casa d’inverno –
Una ragazza passa
su un bianco manto.
VIII.
Stagno d’estate –
Sull’acqua scintillante
quante zanzare!
IX.
S’è infranto un sogno –
Come rinato il mondo
guardo stupito.
X.
Se sei lontana,
come piange la pioggia!
– Malinconia.
XI.
Ampio è l’amore –
Il resto del vïatico
sta in un fardello.
XII.
Tinnule voci
Dal vasto desinare
sparse scodelle.
XIII.
Anche avessi ali,
come ingannar le sbarre?
Ah, prigionia!
XIV.
Giorno d’autunno –
Strada di foglie morte
e un bimbo triste.
XV.
Scontroso è il vecchio:
se passa la fanciulla,
volge lo sguardo.
XVI.
Non t’assopire.
Ti culla un mesto azzurro.
Crescono i giunchi.
XVII.
Fanciulla sola
attenta a non sorridere
se nasce il giorno.
XVIII.
Oltre il torrente,
prima dei monti azzurri,
l’ampia vallata.
XIX.
Notte d’inverno –
Nel mio giardino ridono
rare peonie.
XX.
Cammina quieto
il mistico viandante
nei giorni tristi.
XXI.
Come cristalli,
passata la tempesta,
campi di riso.
XXII.
Sole nascente
sui gozzi tratti in secca.
Vuote le reti.
XXIII.
Stretta la strada
che dal tempio nel bosco
riporta a casa.
XXIV.
Danza nel vento
un petalo o una lacrima? –
Giorno di marzo.
XXV.
Per il tuo amore
oggi ho implorato il Buddha
di giada bianca.
XXVI.
Peonie bianche
stanno sul davanzale –
Fuori, che freddo!
XXVII.
Il pesco in fiore
è al centro del giardino –
Giorno di marzo.
XXVIII.
Finisce marzo –
Anche tornare è dolce –
Mandorli in fiore.
XXIX.
Quasi stupita,
stanca di replicare,
tace la rana.
XXX.
Accanto al gatto
l’attesa è meno triste –
Ragazza sola.
XXXI.
Se mi sorridi
sorride anche il giardino –
Sera d’estate.
XXXII.
Un altro sole
risplende nello stagno –
Giorno di giugno.
XXXIII.
Come aquiloni,
in volo sulla valle,
piccole gru.
XXXIV.
Stanze diverse
ma ti stringo la mano
senza parlare.
XXXV.
Fanciulla sola –
Ha composto un haiku
ma non lo sa.
XXXVI.
Cipolla rossa –
L’ho raccolta per ultima
dalla scodella.
XXXVII.
Dico a me stesso:
«Anche l’autunno è bello» –
Prugne d’agosto.
XXXVIII.
Là dove i pioppi
si piegano a occidente
muore l’estate.
XXXIX.
Metà gennaio –
Ha già buttato il pruno
il primo fiore.
XL.
Sono appassite
“Le Rose di Versailles”
insieme agli anni.
XLI.
Trentaquattro anni -
Ricordi di mio padre
a quell’età.
XLII.
La timidezza
ha disegnato un fiore
sulla tua guancia.
XLIII.
Metà dicembre -
Arancioni sull’albero
trentotto cachi.
______________________________________________________________
Ogni vostro commento o critica o consiglio o apprezzamento o stroncatura sono massimamente graditi.
Andrea Donna