Gruppo Amici della Poesia

Carne vuota

Il mio capanno vuoto,
l’unica cosa che c’è:
il vuoto.
Il vuoto che sa di te.

Nero come la notte,
nero come il buio,
sento di aver paura,
paura della notte senza te,
perché ormai il buio sa di te.

Il mio capanno rosso sangue,
acclama te

Mamma

Con gli occhi chiusi,
guardo il sole sul tuo viso,
ripercorrendo la mia vita.

Eri tu!
Quella che mi ha sorriso per prima,
eri tu quella che mi ha abbracciato per prima.
Ti ho sterro le dita
afferrandomi per la prima volta alla vita.

Ora sono cresciuto.
Piangi per me,
Soffri per i miei errori e delusioni.
Mi offri il tuo aiuto,
ma io rifiuto.
Non voglio farti conoscere il dolore
che alberga il mio cuore.

Ora tu mi afferri le dita,
per mantenermi attaccato alla vita.