Gruppo Amici della Poesia

E grazie infinite per la Tua Attenzione.

Shalom e BUONA PASQUA
פסחא שמח

Gianni Regalzi

FINE DI UN’ESTATE

Ho sparso il vino sul tappeto buono
in quell’istante in cui l’estate svenne
e all’orizzonte tuonò la tempesta.

Alessandria, 12 Adar 5775 (3/3/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

SI È ROTTA LA CAMPANA

Si è rotta la campana,
la primavera resta solo un sogno
e dopo aver urlato ai quattro venti
parole che esalavano dolore
ho spento con le dita la candela.

Alessandria, 12 Adar 5775 (3/3/2015)
Gianni Regalz
(da “Silenzi e Pensieri”)

LA GIOSTRA ARRUGGINITA

La triste giostra è tutta arrugginita
e i canti della gioia
hanno lasciato il posto
a questa fredda nebbia
che penetra negli occhi e nella mante.

Spegnete quella luce,
l’antico sogno è ormai solo un ricordo.

Alessandria, 12 Adar 5775 (3/3/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri")

una fulminazione ,direi, intensissimo lampo creativo,quanti altri mai,caro Gianni,,d'intenso sentimento ,anche se dulcamaro.Mi hai stupito ed istupidito,per l'éclate
Ad majora !
Gilberto

Grazie Ito, le tue parole mi confortano e mi spronano a continuare nella mia avventura "Verseggiante" (aggettivo inventato).

Un Abbraccio "A"mico mio.
Gianni Regalzi
(Alessandria)

AL LIMITE DELLA MALINCONIA

Al limite della malinconia
con l’umile e mio fragile talento
sto modellato sogni e fantasie
con semplici parole e brevi versi,
ma il tuono troppo forte
e il vento tempestoso
del mio spuntato lapis fanno scempio.

Alessandria, 14 Adar 5775 (5/3/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

IL NULLA CHE RITORNA DOPO UN LUME

La rugiada sui fiori,
la polvere di stelle sulla pelle,
capelli sciolti al vento,
l’eterno divenir dell’onda al mare.

Il soffio dell’autunno
Il gelo inesorabile del verno.

All’improvviso il nulla,
il nulla che ritorna dopo un lume.

Alessandria, 17 Adar 5775 (8/3/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

TUTTO È SILENZIO E BUIO

Tutto e silenzio e buio,
all’improvviso un lampo e un urlo e un pianto.

S’apre il sipario, polvere sul legno.

In coro tutti quanti a recitare
strane commedie e spesso anche tragedie.

C’è qualche fioco lume, tanta ombra
e infine con affanno torna il buio.

Alessandria, 17 Adar 5775 (8/3/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

INCUBO

Cosa volete, andatevene via
non voglio più sentirvi a me vicini.

Quei singhiozzi, quei pianti e quelle urla
continuano a fare sanguinare
la mia ferita ancora aperta al male.

La luce più non brilla,
la rosa s’è appassita,
il pesco non mi dona più i suoi frutti
e immerso in questo incubo malato
mi frusta la paura.

Alessandria, 26 Adar 5775 (17/3/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

FETORE DI RADICI

Tutto è svanito, intorno solo buio.
A volte in lontananza s’intravvede
un fiore, un lume e poi si ascolta un canto.

La luce è molto vaga, il suono è breve
ed improvvisamente gran silenzio.

Allungo la mia mano per sentire
il mondo che conosco,
ma sono violentato dalle tenebre,
fetore di radici e freddo legno.

Alessandria, 27 Adar 5775 (18/3/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

TOGLITI LA MASCHERA

Togliti la maschera,
pensavo avessi l’ali,
ma dietro quel tuo tenero sorriso
nascondi certamente
insanguinati artigli.

Per un istante guardami negli occhi
e nel tuo specchio leggerò l’inferno.

Dimmi chi sei, chi veramente sei,
un’anima dannata, oppure un sogno
con quell’orrendo alone di dolore?

Vattene via, vai,
non voglio più sentir fetor d’incenso.

Alessandria, 28 Adar 5775 (19/3/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

AVANZA LA TEMPESTA

Ci siamo feriti nei più appuntiti
spigoli del destino.

Le mani ancora tremano,
dolgono i cuori
e inesorabilmente
avanza tempesta.

Ma un giorno tuoneranno le campane,
si spegnerà anche l’ombra della luna
e come dell’impronta nulla resta
al divenir dell’onda sulla rena,
così la Falce, amica della notte,
reciderà lo stelo ad ogni fiore.

Alessandria, 29 Adar 5775 (20/3/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

URLA LA BUFERA

Mi son perso nel nulla
e la bufera urla senza posa.

Spargo il dolore al vento, inutilmente,
nessuna mano amica, neanche un sogno
rispondono al mio grido di dolore
e quella luce fioca non è un faro,
ma nella mia ferita
c’è un brivido di notte che m’attende.

Alessandria, 29 Adar 5775 (20/3/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

LA PIOGGIA CON IL GELO SI FA NEVE

La pioggia con il gelo si fa neve,
il vento uccide l’orma sulla rena,
l’onda spumeggia e ridiventa mare.

Li senti quei lamenti di campana?
Stanno piangendo a morto,
quella reliquia torna a ciò che è stata
e quando il cielo trema
all’improvviso tuona la tempesta.

Alessandria, 2 Nisan 5775 (22/3/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)