Gianni Regalzi

[Gianni Regalzi]

LA FOTO

Ho colto in quell’Inferno il Paradiso

Labbra socchiuse, ombra, ardenti brame,
mentre la luna porpora baciava
avidamente la sua ambrata pelle,
la calda sabbia d’oro fatta a dune
si tinse di delirio e di peccato.

Ora novembre avanza, il gelo preme
e contro il bianco muro
di questa muta stanza,
mi frusta solo l’eco d’un ricordo.

Alessandria, 9 maggio 2014 (5774)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

QUELL’ALBERO SECCATO

C’è tanto verde, tanto verde intorno
alberi, foglie, frutti e tanti fiori,
profumo di colori, voli d’ala,
l’azzurro che si sposa al ricco prato
nell’armonia del giorno dolce e lenta.

Poco più avanti, in mezzo a tanta gioia,
spunta smarrito un albero seccato
che disperato tende i rami al cielo,
sembra che voglia dir “Tutto ha una fine”.

Alessandria, 10 maggio 2014 (5774)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

OMBRA

Spesso nell’ombra ritrovo la pace,
altre volte l’oblio,
ma quando questa pesa e si fa dura
quell’incubo ritorna
e a piene mani attingo nel delirio.

Alessandria, 15 maggio 2014 (5774)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

CHISSÀ SE C’ERO, C’ERO OPPUR NON C’ERO?

Chissà se c’ero, c’ero oppur non cero?
Lo specchio rifletteva un’ombra strana
soltanto fuchi fatui, brevi luci
e veli ancor neri della notte.

L’olezzo dello zolfo
mesceva col profumo dell’incenso
e il mio orizzonte stava ormai sfumando.

D’incanto tutto quanto venne Luce
nel magico momento che rividi
l’Eterno divenir dell’Onda, MARE.

Alessandria, 20 maggio 2014 (5774)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

IL FIORE DELL’OBLIO

C’è tanto freddo, vento e pioggia e noia
in questa notte ormai senza domani.

Sulla parete un’ombra si rivela,
mi dice che il profumo delle rose
s’è perso nei meandri dell’ignoto,
rimane solo il fiore dell’oblio.

Mi volto per scacciar questo pensiero,
ma attorno tutto è tenebre e mistero.

Alessandria, 22 maggio 2014 (5774)
Gianni Regalzi
( da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

BRIVIDO DI LUNA

Brivido di Luna
sale da questa inquietante attesa.

Ombre lontane m’avvolgono tese,
il tempo si perde.

M’immergo nel sogno
e colgo l’assordante silenzio
del Nulla passato

Alessandria, 2 Maggio 2006
Gianni Regalzi

[Gianni Regalzi]

I SOGNI NON SI SPENGONO

I sogni non si spengono
fin quando non rintocca la campana.
Rimangono sospesi
celati nei meandri dell’oblio,
ma basta solo un alito di vento,
il timido stormire di una foglia,
un cenno, un volto, un lampo nella sera
che all’improvviso il fuoco si riaccende
e brucia, brucia e brucia come lava.

Alessandria, 27 maggio 2014 (5774)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

TRISTEZZA

Rimane sempre lì
nascosta nei risvolti dei ricordi.

Si manifesta ambrata,
confusa nelle ombre della sera
o in una melodia ormai scordata
che all’improvviso sboccia come un fiore.

È Lei che a volte avvolge come il miele,
a volte invece brucia come lava,
a volte ti è compagna, a volte amante,
ma spesso ti conduce verso il Gorgo
che ha quel profumo intenso di FOLLIA.

Alessandria, 30 maggio 2014 (5774)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

Versi di Gianni Regalzi e voce recitante di Gianni Moi.

http://www.youtube.com/watch?v=_GeUiu4J36Q

[Gianni Regalzi]

IL MANTO DI NOIA

L’Estate è solo un sogno
il grigio di novembre
sparge il suo freddo velo.

Fra breve un bianco manto
ricoprirà di noia ogni speranza.

Alessandria, 31 maggio 2014 (5774)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

È RITORNATO IL MOSTRO DELLA NOTTE

È ritornato il mostro della notte
che con i suoi artigli insanguinati
sta lacerando il rosa dell’Oriente.

Mai più ritornerà nessuna Aurora
le tenebre hanno steso il velo nero,
Lucifero è tornato nel suo regno.

Ed ora il buio è denso quanto il male.


Alessandria, 4 giugno 2014 (5774)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

DAL ME CULEN-NI

Là ‘n fónd u j’è ‘l Bric dl’Oli e la Quaieuta,
pü ‘n zü la Prea, an popi ‘sü Pavón.
Ans l’ültima culen-na là ‘ns la dricia,
u j’è ‘l Casté e la roca ‘d Muncasté.

El vigni, i persu, i pum e tónt cirezi
j’adurnu tütt antur el panurama
e an primavera u smea ‘l Paradiz.
Se pó d’istà t’hai cóud e t’ei südà,
pianen at cali zü da la culen-na,
t’at uardi ‘ntur e se u j’è ‘nzeun ch’ut vigh
t’at büti bel biut e ammez al cani
at fai u scanapeus ant l’acqua ad Tani.

Lisòndria, 6 g-ügn 2014
Gianni Regalzi
(El fió del Bosch e l’anvud du Smój)
(da “Silenzi e Pensieri”)

TRADUZIONE
DALLE MIE COLLINE
Là in fondo c’è il Bricco dell’Oglio e la Quaglietta/più giù Pietra Marazzi, più in su Pavone/Sull’ultima collina sulla destra si trova il Castello e la Rocca di Montecastello/. Le vigne, i peschi, i meli, e i molti ciliegi/adornano tutt’intorno il panorama/e in primavera sembra il Paradiso/. D’estate se hai caldo e sei sudato/scendi piano dalla collina/ti guardi intorno e se non c’è nessuno/ti spogli nudo e in mezzo alla vegetazione/fai un tuffo nelle acque del Tanaro.
Gianni Regalzi

(P.S.: Purtroppo la traduzione in lingua non rispetta la metrica dell'originale in dialetto privandone, di conseguenza della musicalità).

[Gianni Regalzi]

PER LEI

No so com’è il Tuo volto,
ma nella mia commedia
sei diventata la Protagonista.

Nuove emozioni ardenti come lava,
celesti melodie, poi delirio.

L’essenza Tua mi inebria, sei regista
di questa mia Follia sconosciuta
e come un’altalena,
l’eterno divenir della risacca
mi porta con la mente al tuo Piacere.

Alessandria, 6 giugno 2014
Gianni Regalzi
(da "Poesie d'Amore")

[Gianni Regalzi]

SPIAGGE D’ESTATE

Spiagge al tramonto ebbre di sospiri,
la brezza e la risacca le consola,
ma quando il raggio verde lascia il posto
al brivido di Luna ancor bambina
un timido sospiro si fa pianto
e quella fiamma ch’era appena accesa
s’è spenta ai primi palpiti di sera.

L’eterno divenir dell’onda mare
ha tinto d’Infinito quel dolore.

Alessandria, 8 giugno 2014 (5774)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri” dir. ris.)

[Gianni Regalzi]

NELL’ALITO DEI TIGLI

Nell’alito dei tigli ho ritrovato
ciò che pensavo fosse ormai perduto.
Un prato, un fiore, un volto e quel sorriso,
…quel timido sorriso senza tempo
che mi ha rubato l’anima all’aurora.

La primavera ormai è solo un sogno,
la mia violenta estate è settembrina
e l’orizzonte sembra voglia dirmi:
“L’inverno sarà freddo e lungo e breve”.

Ma ora il tiglio amico mi consola
con la sua ombra molle e il suo respiro.

E un altro giorno ancor verrà domani.

Alessandria, 9 giugno 2014 (5774)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)