Regola acquea
canzone di Marco Paolini
uno
Tutte le specie e gli ecosistemi hanno diritto
alla loro quota d’acqua su questo pianeta.
due
C’è un filo liquido che ci lega tra noi umani
e lega noi alle altre specie.
Si chiama ciclo e non va spezzato, aggrovigliato
o non potrà più tornare a scorrere.
terzo
L’acqua è gratis, ma può costare cara,
quindi non sbarrate ancora, non deviate ancora,
non prosciugate ancora, nell'illusione di bonificare
perché incalcolabile è il danno che farete per fare del bene.
quarto
Non escludere, l’acqua è un dono, nessuno e
chi progetta di trasformarla in merce da tubo o bottiglia
sta rubando ai poveri per vendere ai ricchi.
quinto
L’acqua può bastare a questo pianeta
solo se impariamo a farla bastare, non solo perché costa,
ma perché vale più di quello che costa.
sesto
L’acqua non è un brevetto, non è un marchio, non è un logo
e come aria non rispetta confini e va lasciata libera
di passare da nazioni e proprietà perché l'acqua
che non è vagabonda diventa morta
settimo
Non ne abusare, non è tua, non è nostra, siamo
custodi e non padroni.
Ogni permesso di inquinare, ogni consumo industriale esagerato
è una truffa legale al nostro pianeta, a tutti noi,
nessuna merce potrà sostituirla.
L’acqua non è un sottoprodotto della Coca Cola.
Voi che pensate di averne ancora da vendere, comprare, sporcare, buttare,
vivete già su un altro pianeta.
Firmato, per ora, noi fiumi lombardo-veneti:
Seveso, Lambro, Olona, Adda, Ticino, Serio, Oglio, Mincio, Adige,
Brenta, Sile, Piave, Livenza, Isonzo, Tagliamento e Po, ...ma solo un po’.
Marco Paolini
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