attesa...
lei dorme, e tu gioisci della sua tranquillità
lei sogna, ignara e lontana, occhi chiusi
immagini ogni suo lento respiro, segno di felicità
di abbandono, di fuga dai pensieri tristi
abbracciando colui che ama, lontano dalla realtà
fiori, orchidee e dolcezza, insomma, cose semplici
come cadere,piangere ed essere tristi, non importa
basta ascoltare, il cuore, come i venti, infiniti e caldi
che abbracciano, mostrano da seguire una strada
difficile, sembra impossibile, parola di cui ti vergogni
arriverà il giorno in cui tutto, anche la speranza, cambierà
mattino in cui, non ti svegli sognando ad occhi aperti
ma abbracciando la persona amata, colei per cui doni la vita
doni ogni secondo, ogni pensiero e speri che arrivi
il giorno in cui smetti di sognare ma finalmente arriva la realtà
amare, così tanti sacrifici, tanta la gioia, dolorosa la tristezza
il periodo dove non la senti ti ammazza, come una candela, ti spegni
ma resusciti, pronto a sperare, a sentire la brezza della felicità
a costo di infinito dolore, oblio che uccide la scelta dei sentieri
la strada è unica, la via è quella, ti chiedo solo di andare decisa...
colui che scrive e colui che ama, che soffre e che spera
i giorni si allungano, non vede il sole, egli tramonta con te
pioggia, le mie lacrime, e il cuore che va avanti senza
muore, ricomincia a battere solamente quando è presente
la risata, sguardo dolce, infinita gioia, un pensiero... aspetta...
Mary...
egli dipende da lei, vive per e grazie al suo ricordo
respira perché sente l'aria che le dona la ninfa vitale
vive, con il pensiero che non c'è vita senza, che non ce motivo
per continuare questa assenza, ma qualcosa lo spinge avanti
lo assorbe, come il sole il mattin ruggiada, come le onde
che insieme all'acqua portano via anche i ricordi
se pur belli sempre non reali, sempre li, presenti
che non danno spazio alla azioni, che breccia non fanno
bloccano sempre la realtà, non danno assuefazione
ma portano alla pazzia e cicatrizzano i nostri cuori...
la mente pensa, il cuore piange, non sa che fare senza
le mani legate, i piedi di piombo, la nostra prigione
è un ricordo, è un vago pensare, sogno che un giorno
l'autunno delle illusioni trovi la forza e si dissolva
come il mattino delle giornate, gli occhi si aprono
si rendono conto, come nebbia, quanto la realtà crudele sia
circonda l'animo, pervade la mente, ma dona un po' di felicità
il ricordo svanisce, il reale compare, così bello, puro e innocente
e non ride più da solo, può ridere con lei, il tempo è misericordioso
dona secondi, minuti, se pur pochi, abbastanza per ricominciare a sperare...
siamo i riflessi delle nostre anime... i nostri corpi sono solamente specchi...
michele89
Moderatori: Luca Necciai, ito nami
michele89
Ultima modifica di amicipoesia il 24/02/2011, 12:40, modificato 2 volte in totale.
Motivazione: apertura cartella personale
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Re: attesa...
Caro Michele89 ti porgo il benvenuto anche da parte del nostro Amin,Luca Necciai .Qui ti troverai benissimo.
Ho letto questa tua très agréable poesia tutta tessuta su un contrapporsi del sognato con la realtà.Naturalmente un contrapporsi nel senso di alternarsi delle due situazioni che sarebbe auspicabile si potessero sovrapporre il più
possibile.
Serena e proficua permanenza.
Ho letto questa tua très agréable poesia tutta tessuta su un contrapporsi del sognato con la realtà.Naturalmente un contrapporsi nel senso di alternarsi delle due situazioni che sarebbe auspicabile si potessero sovrapporre il più
possibile.
Serena e proficua permanenza.
ito nami