Paolo Conte

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Gianni Regalzi
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Paolo Conte

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GENOVA PER NOI


Con quella faccia un po’così

quell’espressione un po’così

che abbiamo noi prima andare a Genova

che ben sicuri mai non siamo

che quel posto dove andiamo

che ben sicuri mai non siamo

non c’inghiotte e non torniamo più.



II. Eppur parenti siamo in po’

di quella gente che c’è lì

che in fondo in fondo è come noi selvatica

ma che paura che ci fa quel mare scuro

e non sta fermo mai.



Genova per noi

che stiamo in fondo alla campagna

e abbiamo il sole in piazza rare volte

e il resto è pioggia che ci bagna.

Genova, dicevo, è un’idea come un’altra

Ah… la la la la



III. Ma quella faccia un po’così

quell’espressione un po’così

che abbiamo noi mentre guardiamo Genova

ed ogni volta l’annusiamo

e circospetti ci muoviamo

un po’randagi ci sentiamo noi.

Macaia[1], scimmia di luce e di follia,

foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia.

E intanto nell’ombra dei loro armadi

tengono lini e vecchie lavande

lasciaci tornare ai nostri temporali

Genova ha i giorni tutti uguali.

In un’immobile campagna

con la pioggia che ci bagna

e i gamberoni rossi sono un sogno

e il sole è un lampo giallo al parabrise.



Con quella faccia un po’così

quell’espressione un po’così

che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
Gianni Regalzi
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Re: Paolo Conte

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UNA GIORNATA AL MARE


Una giornata al mare

solo e con mille lire

sono venuto a vedere

quest’ acqua e la gente che c’è

il sole che splende più forte

il frastuono del mondo cos’è

cerco ragioni e motivi di questa vita

ma l’epoca mia sembra fatta di poche ore

cadono sulla mia testa le risate delle signore



Guardo ma cameriera

non parla è straniera

dico due balle ad un tizio

seduto su un’auto più in là

un’auto che sa di vernice,

di donne, di velocità

e laggiù sento tuffi nel mare,

nel sole o nel tempo chissà,

bambini gridare,

palloni danzare



Tu sei rimasta sola,

dolce madonna sola,

nelle ombre di un sogno

o forse di una fotografia lontani dal mare

con solo un geranio e un balcone



Ti splende negli occhi la notte

di tutta una vita passata a guardare

le stelle lontano dal mare

e l’ epoca mia è la tua

e quella dei nonni dei nonni

vissula neglia anni a pensare



Una giornata al mare

tanto per noi morire

nelle ombre di un sogno

o forse di una fotografia lontani dal mare

con solo un geranio e un balcone
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