Gruppo Amici della Poesia

CORSO D' ACQUA

abbagliante,
come il suono ad occhi chiusi,
alata notte,
la fervida malinconia m' accresce,
l' acqua scorre.

MIGRANO STELLE

libertà di vento e rame,
dopo l' estate frinita di calore ai passeri s' affrettano vischiose
poche stelle,
le fosche antiche aurore.

DAL SALICE

si porta via le gocciole,
in ogni verde rivolo si fonde,
trasuda un' allegria che non traspare,
mi scivola e mi scinde il vecchio cuore,
potrebbe ancora amare.

nuda
anima
mia
la
notte
implose,
se
mai
disciolse
l' ombra
il
vento
accese,
alle
finestre
in
visi
specchi
appese.

erano le nubi della sera
o gli occhi di mio padre in gocce nuove
antiche come stelle a primavera.

profonda notte,
la volta delle lune,
al cielo una pozzanghera s' inchina
e se non muore
rinasce agli occhi suoi
la terza luna.

inutilmente
l' onda
il
vento
vela.

... addio.

quasi silenzioso oscilla il vento
il mio pensiero così stanco.

... e dalla spuma all' amo il mare urlò grondante luna.

l' adolescenza innata degli eventi,
le scariche di blu addensate in nero e poi lucenti
dagli incisivi nubiformi sguardi.

c' è uno scivolo di vento,
un filo d' attenzione,
un abito da smettere o abitare
tra le foglie di persone ... poi l' autunno
ed ombre nuove
e d' altro sole.

strappa un cielo nero il suo ritorno,
così m' approda ... il nuovo giorno.

quante foglie d' autunno varcheranno il giardino ?
e la stagione mia ... quale cammino ?

notturno depennato di silenzi,
una farfalla usata tra le rose,
un suono dalle melodie cadenti,
artigli e specchi e denudate pose.

fumo d' asfalto,
le mie scarpe nuove,
le discontinue gocce poco fa tornate a mille,
e scintillanti e intrise ondose e scosse
nelle fangose vie smarcate in blu rimpiante nette
e l' ora zero ... o mezzanotte.

... ma poi dall' alto stride un cielo a piombo ... spiove.