Gio R.

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Moderatori: Luca Necciai, ito nami

Gio R.
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Re: Gio R.

Messaggio da Gio R. »

Togliendo quel "ciò" la considereresti una poesia conclusa e una poesia come si deve?
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Sara
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Re: Gio R.

Messaggio da Sara »

Gio R. ha scritto:Togliendo quel "ciò" la considereresti una poesia conclusa e una poesia come si deve?
Se togli quel "ciò" , non puoi che fare cosa buona. A me poi suona meglio "tangibil fitta".
Vedi tu.... :-)
Gio R.
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Re: Gio R.

Messaggio da Gio R. »

Hai assolutamente ragione!
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Sara
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Re: Gio R.

Messaggio da Sara »

E l' "idillio", che fine ha fatto?
Gio R.
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Re: Gio R.

Messaggio da Gio R. »

Devo ancora immaginare un po' organicamente come strutturare la seconda parte.
Gio R.
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Re: Gio R.

Messaggio da Gio R. »

Il colle di cui parlavo è simile a questo (foto scattata a poca distanza dal colle che ho guardato io in un giorno simile.

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Altra prospettiva di un colle qui nei paraggi:

Immagine

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Sara
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Re: Gio R.

Messaggio da Sara »

Ciao Giovanni! :-)
La foto in alto è proprio come l'hai descritta tu e delle due è la più bella, anche per la presenza di quel lieve rosa del cielo.
Hai usato una digitale o hai scannerizzato foto scattate con una macchina tradizionale?
Gio R.
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Re: Gio R.

Messaggio da Gio R. »

Ho rubato virtualmente le foto di una mia amica che le ha scattate in una nebbiosa mattina. Non si nota mai la bellezza del posto in cui si vive finché la realtà non ti viene sbattuta in faccia tanto maestosamente dalla natura!
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Sara
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Re: Gio R.

Messaggio da Sara »

A me pure è capitato di assistere a simili spettacolari panorami, ma mai che avessi con me la macchina fotografica per immortalarli.
Gio R.
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Re: Gio R.

Messaggio da Gio R. »

Già pure io quando mi trovo di fronte a certe cose, come certe albe o certe aurore o alcuni tramonti incredibili, esplosioni di colori e segno di una presenza inconfondibile, beh, non mi resta che stupirmi di fronte all'universo, perché non ho mai con me una macchina fotografica!
Gio R.
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Re: Gio R.

Messaggio da Gio R. »

SOLILOQUIO

Mastica la sconfitta afflitto amico mio
Null’altro ti resta.
Non hai altro di che piangere,
Non la mia quiete, tetra, silenziosa, austera
Ti potrà servire, non io,
Afflitto amico mio.
Alcuno sguardo potrà alleviare il dolore
Che in te, profonda natura dell’umano agire, trova
Una breccia, un luogo in cui aver vita nuova.
I gesti non risolveranno nulla: non vi sarà un’azione
Per punire o per sanare la mia o la tua colpa.
Ogni gesto è vano, il suo significato è il vuoto
Che lascia avendo percosso inutilmente il tempo.
Ogni parola suonerà come un accento discorde,
Ogni frase come un’assurda dissonanza,
Un velo di ridicolo che strapperà un sorriso mesto,
Inconsapevole del peso del suo essere.
Niente ormai dovremmo paventare,
Se non noi stessi, ché per noi soli
Fummo a nostra volta condannati
All’imputridire delle carni e del pensiero
All’inafferrabilità del reale: polvere e sabbia,
Squallida e vana ricerca ostinata del nulla.
Gio R.
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Re: Gio R.

Messaggio da Gio R. »

Metro: sonetto (endecasillabi in rima incrociata)

ANGOSCIA

L’ombra è scesa sulla fiera indomita
Dell’animo, volto e rivolto, sola
Stringendo in una bottiglia che cola
Di sudor diaccio la vita e vomita

Gli infiniti demòni del dolore
Che gridano, strepitano, stridono,
Dell’afrore del rimorso ridono
Mentre il cuore affonda in fango e vapore

Che son delle paludi ch’io vedo
L’unico moto che ancor pur rimane:
Il mal che mi annega ed a cui ancor cedo

E non mi è di conforto saper strane
Le forme della vita, le parvenze
Che segnan tragiche nostre esistenze.
sabatino
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Re: Gio R.

Messaggio da sabatino »

Bravo!!!
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sabatino
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Re: Gio R.

Messaggio da Gio R. »

Ho preso spunto dal simbolismo francese. Io adoro Baudelaire.
sabatino
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Re: Gio R.

Messaggio da sabatino »

Anch'io.
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sabatino
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