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Gruppo Amici della Poesia • Gianni Regalzi
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Gianni Regalzi

Inviato: 10/09/2008, 16:15
da Gianni Regalzi
VOGLIA DI NULLA

Voglia di tutto quel nulla
che giace nel pantano della mia inquietudine.
Non mi resta che un filo di ragno
per portare alla luce
quel desiderio pesante una vita
e lontano come l’irraggiungibile
miraggio d’un sogno, mentre
insistente pioggia salata
mi brucia gli occhi.

Alessandria, 20 Ottobre 2005
Gianni Regalzi
gianni.regalzi@libero.it
http://xoomer.virgilio.it/gianniregalzi/


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IMPRONTA SULLA RENA

Impronta sulla rena…e un vago affanno
furtivamente insinua la mia mente.
Ora la vedo, è lì, contorni netti,
concreta come l’ombra del meriggio.
Immagine riflessa d’un presente,
delirio d’un istante
che annega lentamente nell’oblio.
L’onda l’abbraccia, vigliacca e traditrice,
la bacia, la violenta e la divora.
Subito dopo il nulla;
soltanto quel profumo d’un rimpianto,
e tutt’attorno, e tutto il resto tace.

Alessandria, 5 Luglio 2007
Gianni Regalzi

_______
AURIJSA

Aurijsa esi present ant ti tò sogn,
esi la tò ròza sensa spen-ni, u tò tulipon,
esi u ciel sren del tò pü bèll giurnà,
esi u tò sù, la tò cansòn, la tò felicità.
Vulè con te per mòn ans’na niula biònca
e uardonti sempr ant’ògg, vulè lunton.
Crujemm auzen a te ans’la sabbia còuda
quond cui tramònta u sù e, ant l’aria ròza,
sfiurètt col lavri j’ògg,
fin quond cui ven la nòcc.

Lisondria, 26 Giugn 2003
Gianni Regalzi

______
VORREI

Vorrei essere presente nei tuoi sogni,
essere la tua rosa senza spine, il tuo tulipano,
essere il cielo sereno dei tuoi giorni più belli,
essere il tuo sole, la tua canzone, la tua felicità.
Volare tenendoti la mano su una nuvola bianca
e, guardandoti sempre negli occhi, volar lontano.
Sdraiarmi accanto a tè sulla sabbia calda
quando tramonta il sole e, nell’aria rosa,
sfiorarti con le labbra gli occhi,
fino quando viene la notte.

Alessandria
Gianni Regalzi


__________________
PRUFŰM D’IN RICORD
(Dedicaija a ‘n Òngel co’i cavì neier)

U j’è in ricord cum riturna ant’la ment
tutt el siri quònd ch’a vagh a drumì.
A l’è in ricord ch’lè divers da tücc j’ater,
l’è ‘l prufüm d’in amur ch’j’hò perdì.
L’era frёsch cme na ròza d’Avrì
e pulid acme l’aria ‘d muntagna, ma
forse te a t’l’hai nenta capì
e ta m’hai dacc in dulur infinì.
A me um basta stèt auzen ogni tònt
e parlèt con la vuz del me còr,
dedichet quater vers ‘d Puesia
e ricurdet che sensa te me a mòr.

Lisòndria, 3 Mars 2004
Gianni Regalzi
(El fiò del Bosch e l’anvud du smoj)


PROFUMO D’UN RICORDO (Dedicata ad un Angelo bruno)

C’è un profumo che mi torna alla mente
tutte le sere quando vado a dormire.
E’ un ricordo diverso dagli altri,
è il profumo di un amore perduto.
Era fresco come una rosa d’aprile
e pulito come l’aria di montagna, ma
forse tu non l’hai capito
e m’hai dato un dolore infinito.
A me basta starti vicino ogni tanto
e parlarti con la voce del mio cuore,
dedicarti quattro versi di Poesia
e ricordarti che senza te io muoio.


Gianni Regalzi
gianni.regalzi@libero.it
http://xoomer.virgilio.it/gianniregalzi/

Inviato: 10/09/2008, 19:18
da ito nami
Vedo ,caro Gianni, amico di nuovo arrivo,che il tuo dialetto è più difficile a leggersi e a scriversi,che intendersi.Letto bene deve essere buon tessuto per far poesia.Ti auguro una felice permanenza:ritornerò con calma sui tuoi verrsi.

Inviato: 10/09/2008, 19:22
da ito nami
Un utile consiglio,per tenere raccolte le tue poesie,quando ne vuoi postare una,dopo aver fatto login, digita Rispondi e quindi scrivi i versi.L'Amin Provvederà certamente ad incolonnare queste già postate.

Inviato: 10/09/2008, 19:44
da ito nami
Ho visitato il tuo blog, mi è piaciuto per la sua essenzialità.Ho eseguito una divisione col calcolatorino per sapere la tua età.Posso dire che se speri di far verdura per la cena con quanto ti tirano dietro alla lettura delle tue poesie,rimarrai a digiuno perché non sono affatto male.

Inviato: 11/09/2008, 12:43
da Mila
ito nami ha scritto:Un utile consiglio,per tenere raccolte le tue poesie,quando ne vuoi postare una,dopo aver fatto login, digita Rispondi e quindi scrivi i versi.L'Amin Provvederà certamente ad incolonnare queste già postate.
Parole sante e sacre!
http://amicipoesia.mondoweb.net/viewtop ... =2657#2657
(utile ripassino per tutti)

:lol:

Inviato: 11/09/2008, 14:43
da Gianni Regalzi
DAL POZZO DEL SILENZIO HO ATTINTO UN CANTO

Dal pozzo del silenzio ho attinto un canto
che muto al vento urla il suo dolore.
Null’altro reca l’eco che il mio pianto
e spegne ad ogni fiore il suo colore.

È un canto d’armonie intense e lente;
bagliori d’un amore tormentato,
che ancor sconvolge tutta la mia mente,
ma inesorabilmente è tramontato.

Un tempo non lontano avevo un fiore
che all’arido mio tempo dava un senso
ed io lo coltivavo col calore

che emana dal turibolo l’incenso,
ma il Fato ha fatto sì che quell’ardore,
non abbia rivelato a “Lei” l’immenso.

Alessandria, 20 Novembre 2006
Gianni Regalzi

Inviato: 11/09/2008, 15:46
da ito nami
Di bene in meglio!Questa poesia in forma chiusa,un classico sonetto è molto più di un " non sono affatto male".

Inviato: 11/09/2008, 15:53
da ito nami
Da notare che in questo sonetto oltre alle codificate rime se ne trovano anche delle interne.Una vera preziosità.Nel presentarti nel tuo blog sei stato troppo modesto,in verità,sei un maestro

Inviato: 11/09/2008, 15:56
da Gianni Regalzi
A ME STESSO

Colore sale e pepe i miei capelli,
basetta da Rodolfo Valentino,
m’hanno anche detto che ho gli occhioni belli,
praticamente sono un figurino.

Anche se gli anni più non sono quelli
di quando scorrazzavo in motorino
e un sogno m’appariva la “BENELLI”,
dentro mi guardo e lì trovo un bambino.

Ma quando allo specchio mi rivolgo
m’accorgo che il mio tempo sta volando
e d’altra parte il mio sguardo volgo.

Questa è la vita, passa troppo in fretta
e te ne accorgi solamente quando
non puoi che divorar l’ultima fetta.

Alessandria, 20 Aprile 2007
Gianni Regalzi

Inviato: 11/09/2008, 16:07
da Gianni Regalzi
FIORE MIO FIOR

Come la goccia al gelo si fa neve
e cambia veste e muta la sua forma,
anch’io così, in questo tempo greve,
mi guardo indietro e non ritrovo l’orma.

Muta innanzi a me m’appar la strada,
vedo soltanto volti sconosciuti,
straniero ciò che vedo e ovunque vada,
si mutano in eterno i miei minuti.

Purpureo fior un giorno in mente avevo,
fiore appassito ormai ho nella mano
e nell’amaro calice ora bevo.

Fiore dal capo chino per l’inverno,
fiore, mio fior sei diventato vano
s’è aperta ormai la porta del mio Inferno

Alessandria, 29 Novembre 2005
Gianni Regalzi

Inviato: 12/09/2008, 6:21
da ito nami
"A me stesso" un autoritratto,con pochi decisi tratti, non solo formale ma psicologico,insaporito da sottile autoironia.
Confermata in questo e l'altro più recente post,la grande abilità formale
del poeta Gianni Regalzi.Anche la sua poetica è piacevole.

Inviato: 12/09/2008, 16:06
da ito nami
Sempre dal tuo blog:essenziale ed affettiva la tua ikonografia:se non fosse per i vestiti oggidiani,sembreresti un ottimo personaggio da commedia ottocentesca.Genetiche le basette,le aveva anche tuo nonno(un antico presidente USA).Tutto interessante(quelle tue giornate a fiume con gli amici),le tue poesie specialmente.Simpatiche le donne della tua famiglia.Un personaggio che certamente arricchisce questo sito.Ringraziamo.

Inviato: 15/09/2008, 15:26
da Gianni Regalzi
Caro Ito,
ti ringrazio per le parole di incoraggiamento.

Gianni Regalzi

Inviato: 18/09/2008, 10:05
da Gianni Regalzi
HAIKU

Chiudi la porta.
Lascia alla mia anima
il suo dolore.


Scende la neve.
Petali di ciliegio
nella mia mente.


Fetor di fumo.
Hai spento la mia fiamma,
resta il rancore.

Alessandria, 1 Dicembre 2005
Gianni Regalzi

Inviato: 18/09/2008, 11:01
da Gianni Regalzi
HO SEMINATO UN SOGNO

Nel solco del mio affanno
graffiato dalla tua indifferenza
ho seminato un sogno.
Seme appassito,
forse infecondo,
e fredda terra -la tua anima-
sarà la sua crudele urna.
L’inutile calore di fatua fiamma
subito in te svanita
soffocherà sul nascere
il mio impartoribile fiore.

Alessandria, 9 Settembre 2005
Gianni Regalzi