Gianni Regalzi

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Moderatori: Luca Necciai, ito nami

Gianni Regalzi
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Re: Gianni Regalzi

Messaggio da Gianni Regalzi »

SENZA CAREZZA

Ho cercato l’armonia nel silenzio,
il calore nel colore delle stelle,
ma all’ombra del violino
c’era soltanto freddo,
tanta miseria e inutili illusioni.

Ora il violino sta …muto, scordato
e la carezza rimarrà un ricordo.

Alessandria, 25 Nisan 5775 (14/4/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)
Gianni Regalzi
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Re: Gianni Regalzi

Messaggio da Gianni Regalzi »

IL FANGO E IL FIORE

Nel calice del fiore immondo fango
e nel giardino antico langue l’alba.

Nascosta nella nebbia un’ombra guarda
nell’angolo più buio del cortile
dove dolente giace una reliquia.

Un giorno, ali arlecchine,
imposte aperte al sole,
allegre urla di bimbi,
profumo di speranza
e sotto al cornicione
un nido e il pigolio di rondinini.

Ma il gelo ha spento il senno
e un mormorio sinistro si fa tuono.

Alessandria, 27 Nisan 5775 (16/4/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri” dir.ris.)
ito nami
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Re: Gianni Regalzi senza carezza

Messaggio da ito nami »

Siamo finiti proprio nel pozzo della tristezza,eppure siamo all'equinozio di primavera.Sursum corda,caro Gianni
ito nami
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Re: Gianni Regalzi

Messaggio da Gianni Regalzi »

Caro Ito in tal modo si apprezza ancor di più l'Amica Estate.

Un Abbraccio,
Gianni Regalzi
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Re: Gianni Regalzi

Messaggio da Gianni Regalzi »

SOLTANTO UN MESTO PIANTO

Sfioravo l’erba ebbra di rugiada
e tutto intorno cantava Primavera,
ma all’imitar del bosco
quel canto cristallino
si dileguava in brividi di pianto.

Silvana selva amica, perché piangi?
M’è diventata muta l’armonia
che le tue verdi felci,
baciate dalla brezza del mattino,
spargevano nell’aria
e lo stormir di foglie
che dalla quercia antica
accompagnava l’inno del risveglio.

Ora è silenzio e pianto,
pianto e silenzio che tanto m’affatica.

Selva silvana amica,
dimmi perché, perché non mi rispondi?

Tutto è silenzio,
soltanto un mesto pianto.

Alessandria, 28 Nisan 5775 (17/4/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)
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Re: Gianni Regalzi

Messaggio da Gianni Regalzi »

SOGNO ARRUGGINITO

Un libro, un cerchio, un fiume
e un sogno arrugginito si fa vento.

È ormai lontano il tempo
delle illusioni ebbre di speranza.
Tutto s’è fatto brace, brace spenta
raccolta in freddi cocci di bottiglia.

Inutili bagliori nella notte
feriscono la mente,
son solo fuochi fatui e inutilmente
svaniscono nell’ombra del mattino.

Alessandria, 30 Nisan 5775 (19/4/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri” dir.ris.)
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Re: Gianni Regalzi

Messaggio da Gianni Regalzi »

UN VOLTO VELATO

Non c’eri, no non c’eri,
ma la penombra Ti velava il volto.
La notte col suo gelo
Intorpidiva tutta la mia mente
e nello specchio solo un’eco vaga.

Perché non parli, dimmi,
fammi sentir l’ebbrezza del Tuo Nume.
Fra poco un’alba livida
soffocherà ogni sogno
e come sempre svanirai nel tempo.

Alessandria, 1 Iyyar 5775 (20/4/2015)
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Re: Gianni Regalzi

Messaggio da Gianni Regalzi »

SPICCHIO D’INFINITO

Siam timide fiammelle, fuochi fatui,
siamo aliti di vita alla deriva
in questo oscuro cosmo sconosciuto.

Chissà se un giorno una scintilla d’Astro
ci prenderà per mano
e nell’immensità del nulla eterno
ci squarcerà le nubi dell’inganno
per farci assaporare per un poco
almeno un breve spicchio d’Infinito.

Alessandria, 2 Iyyar 5775 (21/4/2015)
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Re: Gianni Regalzi

Messaggio da Gianni Regalzi »

MI GUARDO NELLO SPECCHIO E VEDO UN RAGNO

M’arrampico sui muri come un ragno
e con la pipa spenta schiaccio mosche
son certo che anche questo è un chiaro segno
che arriveranno ancora ore più fosche.

Ero un signore, Principe del regno
ora con otto zampe mi altaleno
appeso alla mia bava e poi disegno
contorni astratti e rime sempre meno.

Il sole mi è nemico, vivo d’ombra
ho zanne adunche in bocca, ma nel seno
non ho né una grancassa, né una tromba,
ma un cuore di colore arcobaleno.

Alessandria, 2 Iyyar 5775 (21/4/2015)
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Re: Gianni Regalzi

Messaggio da Gianni Regalzi »

CABLAS CAPFINIDAS

sboccia la viola
ma la speranza è vana
piange la luna

piange la luna
fredda pioggia d’argento
sui pipistrelli

sui pipistrelli
si posano gli sguardi
tutto è silenzio

tutto è silenzio
un’ombra squarcia il velo
lascia che sia

lascia che sia
foriero della sera
il raggio verde

Alessandria, 4 Iyyar 5775 (23/4/2015)
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Re: Gianni Regalzi

Messaggio da Gianni Regalzi »

STERILI LINI

Nell’aria della sera fatta scura
il lume di candela si fa muto
e nel silenzio opaco s’ode un pianto.

Trasuda la parete ombre malvagie
confuse nel delirio dei ricordi.

Un prato, un fiore, un bacio, una carezza,
il vento fra i capelli ed un sorriso.
Occhi socchiusi, brividi e follia.
E poi follia e ancor tanta follia.

Risento quello stridere del treno,
scintille sui binari e infine il buio.

Sterili lini violentati a sangue.

Alessandria, 4 Iyyar 5775 (23/4/2015)
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Messaggio da Gianni Regalzi »

LO SCIABORDIO DELL’ONDA

È indifferente l’onda al mio vagare,
ma appena mi allontano
violenta la mia impronta, la divora
e senza sussurrare
ritorna senza posa ad esser mare.

Volgo il mio volto al Tempo…tutto è muto,
lo sciabordio dell’onda m’avvelena.

Alessandria, 5 Iyyar 5775 (24/4/2015)
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Messaggio da Gianni Regalzi »

SOLTANTO QUATTRO MURA IL MIO ORIZZONTE

Soltanto quattro mura il mio orizzonte
e quella porta sempre a ferro muta,
ma quando chiudo gli occhi vedo il mare,
un mare ricamato di miraggi.

Ecco, laggiù, lei corre sulla sabbia
occhi di cielo e chioma ardente brace
scomposta a maestria dal caldo vento.
Mi passa accanto e un brivido rovente
pervade tutta quanta la mia mente.
La seguo con lo sguardo, s'allontana.
Così per molti giorni e molti ancora.

Ora passo il mio tempo nell'attesa
che si ripeta quel celeste incanto.
La sabbia è lì che attende la sua impronta
ed io rapito aspetto il suo profumo.

Inesorabilmente torna il gelo
e tante lune argentano il mio cielo
ed io son sempre lì che attendo muto
il rinnovar di tanto Paradiso.

C'è un gran rumore, molta folla intorno,
qualcuno mi domanda, non comprendo,
muovono le labbra, io non capisco,
mi prendono le mani, non lo voglio.

Lasciatemi sognar la mia Follia,
ma quattro braccia forti come il male
mi legano con tela fredda e dura.

Ed ora sono qui con gli occhi chiusi
che sogno quella chioma ardente brace
scomposta a maestria dal caldo vento
e tutt'attorno, tutto il resto tace.

Alessandria, 4 settembre 2012
Gianni Regalzi
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È TROPPO AMARO IL MIELE

Hai pianto però Lui non è tornato;
e la bufera sferza le tue ciglia .
La lacrime ti bruciano negli occhi,
ma il gelo del tuo cuore spegne il senno.

Per te non fiorirà la Primavera,
soltanto opaco Autunno e freddo Inverno.

Nascondi il tuo dolore
e lascia che l’argento
ferisca nel Silenzio i tuoi capelli.
Non devi pianger più, è troppo Amaro il Miele.

Alessandria, 7 Iyyar 5775 (26/4/2015)
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