Gianni Regalzi

[Gianni Regalzi]

TUTTO È RELATIVO

Alza il Tuo viso, guardami negli occhi
e ascolta ciò che dico.

Anche l’inverno può sembrarti dolce
se visto dietro ai vetri
seduta accanto al fuoco di un camino.

Alessandria, 27 Elul 5774
Gianni Regalzi

[Gianni Regalzi]

IL FARO COME STELLA

Le nuvole, la spiaggia
all’orizzonte il faro come stella.

Le mani, le Tue mani,
le labbra, la Tue labbra,
con Te peccare non è mai peccato.

L’eterno divenire di quell’onde
non spegnerà le fiamme del Tuo Inferno
e in quelle ardenti braci… il PARADISO.

Alessandria, 29 Elul 5774
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

NOTTE APPASSITA

Notte appassita all’ombra d’un rancore.

Rifiuto di guardarmi nello specchio
sfocato al centro e ai lati arrugginito
mentre sui vetri batte senza posa
un’estenuante pioggia amara e greve.

Nel lurido belletto della strada
la fioca e nuda luce del lampione
rivela quel che un tempo era allegria
ed ora solo scimmia di se stessa..

Vetrina con reliquie appese a un gancio
mostrando carne fredda e nuda e muta
promettono improbabili profumi.

Tutto svanisce e la spietata notte
definitivamente sparge il manto.

Alessandria, 1 Tishri 5775 (25/92014)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

HAIKU

l’onda lamenta
parole consumate
noia d’agosto

Alessandria, 24 luglio 2014 (5774)
Gianni Regalzi

[Gianni Regalzi]

VERSI PAZZI

Ho visto il mio fantasma nella via
col suo sacchetto in mano
che entrava dal droghiere a far la spesa.

Gli ho chiesto: “cosa compri per domani?”
un poco mi sorrise
e poi, mostrandomi il suo lenzuolo bianco

rispose: “non lo vedi com’è lercio?
non ho più detersivo,
domani se non piove me lo lavo”.

Rimasi un po’ stordito al quel suo dire,
mi sbottonai la giacca,
mi strinsi un po’ le stringhe
e col mio cavatappi feci “BUMMMM”.

Alessandria, 6 Tishri 5775 (30/9/2014)
Gianni Regalzi

[Gianni Regalzi]

E PIOVVE, PIOVVE E PIOVVE

E piovve, piovve e piovve,
poi piovve ancora e foglie decomposte
lordarono il sentiero di lamenti.

Successero quei giorni ad altri giorni,
talvolta qualche spicchio di sereno
subito dopo grigio.

Le notti erano lunghe, fredde, buie
e il lume tremolante di candela
sul muro rifletteva amari spettri.

Chiurlava la civetta, il vento urlava,
ma all’improvviso tutto attorno tacque
…e l’affilata falce, fredda luna
con un sinistro lampo spense il lume.

Alessandria, 8 Tishri 5775 (2/10/2014)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

la rosa è in fiamme
rosseggia l’occidente
notte d’amore

Alessandria, 24 luglio 2014 (5774)
Gianni Regalzi

[Gianni Regalzi]

LACRIME DI CERA

Il tempo si trascina,
si fa più greve l’aria
e ormai all’orizzonte il fuoco tace.

Sfarfalla la fiammella, ombre sul muro,
le lacrime di cera si fan dense
legando ogni pensiero a eterno danno.

Alessandria, 9 Tishri 5775 (3/10/2014)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

SETTENARI SBALLATI

E cadono le foglie
sui prati addormentati.

Attorno tutto tace,
il cielo sembra pece,
il fuoco si fa brace.

No sono più capace
nel flusso d’emozione
trovare la ragione
del tempo che passò.

Chissà, tra un poco piove,
poi scenderà le neve
e sotto quella nave
tant’acqua passerà.

Vorrei poter dormire,
ma adesso vado a bere
il tempo dell’Amore
ben presto sboccerà.

Alessandria,24 Tishri 5775 (18/10/2014)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

l’alba s’inrosa
vertigini di nubi
sboccia la viola

Alessandria, 27 Tishri 5775 (21/10/2014)
Gianni Regalzi

[Gianni Regalzi]

PUNTEGGIATURA

La virgola divide senza spesa,
l’apostrofo le unisce
al prezzo d’una timida vocale.

Alessandria, 1 giugno 2013
Gianni Regalzi

[Gianni Regalzi]

È SEMPRE DIETRO L’ANGOLO CHE ATTENDE

È sempre dietro l’angolo che attende,
nella cantina dell’Antica casa,
nel cono d’ombra d’una scala scura,
nel misterioso canto della sera.

Ti aspetta, ti spaventa, ti violenta,
ti avvolge col suo manto tinto a male,
ti ruba l’aria, ruba il tuo respiro
e senza darti tregua annebbia il senno.

E come l’ombra ruba il posto al sole,
così la goccia al gelo si fa neve.

Alessandria, 26 Tishri 5775 (20/10/2014)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

E UN FREDDO LACCIO STRINGE LE MIE MANI

In questo ottobre anomalo
ritorna molto spesso quel ricordo.

La sabbia arroventata,
lentiggini di perle sella pelle
e nei suoi occhi languidi
riflessi del mio amore tormentato.

Erano caldi i giorni,
le notti si tingevan del suo gelo
e ci accoglieva l’alba
con tanto freddo, tanto freddo intorno.

A volte qualche alito di vento
recava sulle ali
qualcosa che sembrava la speranza,
subito dopo grigio
e attesa tanta attesa e ancora attesa.

Ma un giorno maledetto
si frantumò il Castello di cristallo
che avevo edificato
e con la mente ormai dipinta a male
la mano mia dannata
compì lo scempio indegno degli umani.

Ora la stanza è bianca,
la luce è sempre accesa
e un freddo laccio stringe le mie mani.

Alessandria, 28 Tishri 5775 (22/10/2014)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

PERCHÉ QUANDO TI INCONTRO NON MI GUARDI

Perché quando ti incontro non mi guardi
Ti sei dimenticata quei momenti
che il mormorio dell’onde
accompagnava i miei e i Tuoi sospiri?

Or a l’inverno ha steso il freddo manto,
attorno c’è silenzio,
ma se per un istante chiudi gli occhi
ancora sentirai le mie carezza
e un alito di vento
Ti porterà il profumo di quel fiore
e in quella dolce ebbrezza
ritroverai l’Aurora.

Alessandria, 30 Tishri 5775 (24/10/2014)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)

[Gianni Regalzi]

AVANZA MINACCIOSO L’URAGANO

Avanza minaccioso l’uragano,
il sole si fa scuro; che succede!

Tu non ci sei, mi manca il Tuo profumo
e nuvole di fumo brucian gli occhi.

Ho le mani sudate, la mente si fa vaga,
si mescola il presente al mio passato
e senza meta vago. Ora è tempesta.

Alessandria, 3 Kheshvan 5775 (27/10/2014)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri”)